L'attore ricorda le migliori esperienze di viaggio e come il Marocco sia uno dei suoi luoghi del cuore
Diego Abatantuono, un attore "Eccezzziunale" non solo al cinema e in tv ma anche nelle sue passioni, dal Milan che continua sempre a seguire, fino ai viaggi da quelli che faceva da ragazzo con i genitori, a quelli per lavoro che gli hanno fatto scoprire il mondo.?
l'amore per i viaggi di diego abatantuono
¡ª ?In un'intervista con il Corriere della Sera, Diego Abatantuono in un periodo in cui gli italiani si stanno preparando per le classiche ferie d'Agosto, ha ricordato i viaggi in famiglia: 800 km di statale per andare da Milano a Vieste: "L'idea geniale era sempre la partenza di notte che non c'¨¨ nessuno e c'¨¨ freso. La trovata senza tempo e a volte senza senso, per poi ritrovarsi tutti in coda". Compir¨¤ 70 anni tra due anni Diego Abatantuono e sul Corriere della Sera si lascia andare alla nostalgia dell'Italia che fu, di quando era bambino e tutto era pi¨´ semplice, dei viaggi all'avventura, quasi selvaggi quando faceva "campeggio libero sulla spiaggia" sul Gargano a Vieste il paese del padre. Una spiaggia diversa da oggi "era deserta, a due chilometri si intravedeva al massimo una tenda di qualche olandese o svedese". Viaggi semplici in cui si piazzavano vicino a un ruscello che faceva da frigorifero e serviva per lavarsi e pulire le stoviglie. "Stavamo con altre tre o quattro famiglie, mettevamo le tende a semicerchio vista mare. Entravo in acqua all'arrivo e uscivo solo per dormire, mangiavamo direttamente in acqua".?
l'avventura dei viaggi in macchina
¡ª ?In macchina, Diego Abatantuono nell'intervista al Corriere della Sera, ricorda come il padre metteva tutto dai materassini alle bici e poi c'erano gli scambi tra le varie macchine "una mamma in cambio di due bambini, perch¨¦ noi piccoli volevamo fare il viaggio insieme". Tutto in statale ovviamente perch¨¦ l'autostrada costava e "bisognava risparmiare". Un viaggio non breve e pieno di tappe "ci mettevamo quasi due giorni" ma "la litoranea ¨¨ meravigliosa se sei sulla barca, dalla strada mica tanto. In Puglia non c'era la strada che c'¨¨ oggi, si girava largo, un inferno di caldo, nausea e vomito." E appena arrivati bisognava poi montare la tenda, raccogliere la legna. La sera si andava al paese "c'era il cinema all'aperto con la luna e il faro di Vieste", una vacanza straordinaria tutte le estati fino a quando ha compiuto 15 anni iniziando ad andare da solo in vacanza.?
i viaggi per i film
¡ª ?Poi i viaggi sono cambiati, sono iniziati quelli per lavoro e l¨¬ entri in un meccanismo diverso, come ha raccontato Abatantuono al Corriere della Sera "conosci sfaccettature che da turista non cogli". Il paese che pi¨´ l'ha conquistato ¨¨ il Marocco dove adora contrattare nei mercati. Prima di scoprirlo con Salvatores nel 1989 con Marrakech Express ci era stato in Il segreto del Sahara, miniserie di Alberto Negrin con Ben Kingsley, Miguel Bos¨¦, Andie Macdowell. Il regista gli aveva detto: "Vieni vedrai che ti diverti, ci sar¨¤ sangue sudore e polvere. Gli risposi che con quello non mi diverto. La verit¨¤ ¨¨ che non faccio questo mestiere per il sacro fuoco ma avevo intuito che avrei passato met¨¤ della mia vita in giro". Nel cast c'era anche David Soul "il biondo di Starsky e Hutch che aveva velleit¨¤ non corrisposte da cantante folk, purtroppo si era portato la chitarra e scass¨° i maroni per tutto il volo. Mi sembrava un incubo, avevo il magone per aver lasciato la figlia piccola nata da poco, avevo la sensazione di andare al militare." Le riprese poi non sono state semplici soprattutto per i cammelli ma la carriera di Abatantuono ¨¨ decisamente decollata, trascorsa davvero in giro per il mondo come aveva intuito.
? RIPRODUZIONE RISERVATA