Paralimpiadi
Veronica Yoko Plebani: le cicatrici, il dolore per i tutori, l¡¯amore per il suo corpo e lo sport
Sono tante, tantissime, le donne di spettacolo e le atlete che dicono di ¡°amare il proprio corpo cos¨¬ come ¨¨¡± e poi non solo ricorrono a Photoshop, ma utilizzano il chilo in pi¨´ o in meno preso in vacanza per dire: ¡°Anche io mangio¡±. C¡¯¨¨, invece, chi davvero il proprio corpo lo ama, anche quando a 15 anni una meningite fulminante ti costringe ad amputare le falangi e ad avere grandi cicatrici. Un dramma enorme per una ragazzina, ancor di pi¨´ per una giovane promessa dello sport. Ma Veronica Yoko Plebani non si ¨¨ data per vinta: il corpo ha continuato a mostrarlo e lo sport a praticarlo, tanto che oggi alle Paralimpiadi di Tokyoha vinto il bronzo nel triathlon nella classe Pts2.
In totale 750 metri di nuoto, 20 km di ciclismo e due di corsa. All¡¯arrivo ha festeggiato con il tricolore sulle spalle e un sorriso gigantesco: ¡°La miglior sensazione di sempre¡±, ha scritto su Instagram, lei che gi¨¤ aveva partecipato ai Giochi di Sochi con lo Snowboard e a quelli di Rio con la canoa. ¡°Persino mio padre che ¨¨ il mio fan numero uno pensava che il triathlon fosse troppo per me, anche per questo oggi sono felicissima¡±.
Veronica Yoko Plebani tra social e sport
¡ª ?Seguita da oltre 60mila follower solo su Instagram, molto attiva anche nel social, non ha paura a mostrarsi nella sua quotidianit¨¤, pure senza veli: ¡°Perch¨¦ io il mio corpo lo amo¡±. Capelli lunghissimi, grandi occhi azzurri, nata a Gavardo, in Lombardia, il 1¡ã marzo 1996, poche settimane dopo le dimissioni dall¡¯ospedale dopo la meningite, nel 2011, vola con il pap¨¤ a New York per assistere alla maratona e l¨¬ capisce che lo sport, nonostante tutto, sar¨¤ la sua vita. ¡°Per me il mio corpo non ¨¨ un problema e se posso essere in qualche modo da stimolo per tutte quelle persone per le quali lo ¨¨, questo mi fa felice. Oltre alle vittorie sportive ci sono anche queste soddisfazioni¡±, ha detto a Vanity Fair.
Plebani tra snowboard, canoa e triathlon
¡ª ?Lo sport, per¨°, rimane sempre il suo grande amore, anche quando le consente di cambiare vita visto che nel 2016, a Rio, gareggiava in canoa e ora ha vinto il bronzo nel triathlon: ¡°Alle Olimpiadi brasiliane ho conosciuto la squadra del triathlon e sono rimasta affascinata dai loro racconti. Mi sono detta: provo. Ma mentre bici e nuoto sapevo non sarebbero stati un problema, la corsa mi preoccupava, perch¨¦ io, quando ho iniziato, non riuscivo nemmeno a correre per qualche centinaio di metri, e invece in questa disciplina bisogna farlo per cinque chilometri. Per tre anni correre ¨¨ stato molto doloroso, perch¨¦ i tutori mi facevano male. Ma in quella sofferenza, alla fine, ero riuscita a vederci un valore aggiunto. Poi l¡¯anno scorso ho trovato le protesi giuste e quei cinque chilometri ¨C dopo i 750 metri di nuoto e i 20 chilometri di bici ¨C sono diventati piacevoli come tutto il resto¡±. Resto che, appunto, ha portato ad una medaglia di bronzo che ha impreziosito il medagliere azzurro.
La famiglia
¡ª ?Per lei, al ritorno in Italia, sar¨¤ grande festa. Il pap¨¤ le ha trasmesso la passione per lo sport, la mamma ha scelto ¡°il nome Yoko, parola giapponese che richiama il sole. Lo ha voluto lei, che ama ed ¨¨ affascinata da quella terra¡±. E proprio dal Giappone Veronica torner¨¤ con la medaglia. E chiss¨¤ che magari questa storia non trovi spazio anche in un altro libro. Dopo: Fiori affamati di vita la vita le ha dato (ancora) un¡¯altra occasione. E lei se l¡¯¨¨ presa con tutta la forza del mondo.
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