Non solo pesi, non solo muscoli: il preparatore atletico delle Zebre, il professor Giovanni Biondi ci svela i segreti della preparazione dei rugbisti: "Il peso non ¨¨ l'unica discriminante..."
Non solo massa, non solo pesi, non solo palestra: a dispetto dell¡¯aspetto fisico e di quello che appare all¡¯esterno, magari guardando il Sei Nazioni in tv, chi gioca a rugby lavora sul proprio fisico in modo molto attento e ricercato. La palestra fa parte del programma di allenamento, ma si lavora in maniera diversa, e il peso e la massa muscolare non sono le uniche discriminanti per valutare lo stato di forma di un atleta. Ne ha parlato con Gazzetta Active il preparatore atletico delle Zebre, il professor Giovanni Biondi: "Innanzitutto, l¡¯allenamento in palestra di un rugbista non si basa sull¡¯ipertrofia. Non ci si allena per diventare grossi e voluminosi, per ¡°spostare¡± gli altri, ma per diventare potenti, veloci, forti. Si lavora sulla muscolatura profonda, in modo da formare atleti agili, veloci e che siano protetti nel contatto fisico con l¡¯avversario".?
Un po¡¯ come costruire le fondamenta di una casa??
"Esatto. Nel body building si allenano principalmente i muscoli esterni, una cosa impensabile nel rugby perch¨¦ sarebbe come creare un grosso guscio esterno che prima o poi si rompe perch¨¦ dentro ¨¨ morbido. Bisogna avere delle fondamenta dure per andare a contatto con l¡¯avversario nel modo giusto".?
In effetti su questo tema Finn Russell (una delle stelle della nazionale scozzese, ndr) ha recentemente detto: ¡°Sono un rugbista, non un body builder¡±?
"Sono assolutamente d¡¯accordo. La nostra scuola di preparazione ¨¨ esattamente in linea con questa frase: noi, cos¨¬ come la Scozia, non possiamo permetterci di fare una guerra di muscoli coi sudafricani, per fare un esempio, perch¨¦ saranno sempre pi¨´ voluminosi di noi. Abbiamo bisogno di atleti duri, agili e veloci: per esserlo bisogna passare del tempo in sala pesi, ma non solo. Noi preparatori ci occupiamo anche della coordinazione di base, cogliamo ogni occasione per far diventare il nostro atleta pi¨´ coordinato ed efficiente dei movimenti. Ad esempio, quando un giocatore ¨¨ infortunato al naso o alla mano, sfruttiamo questo tempo per fare tanto lavoro sulla corsa, e quando rientra in campo si trova a un livello pi¨´ alto sotto questo aspetto. Si sfruttano a proprio vantaggio anche i periodi in cui non si gioca, anche perch¨¦ gli infortuni fanno parte di questo sport. Anche in et¨¤ adulta ¨¨ possibile migliorare la corsa e l¡¯agilit¨¤, e mi sono trovato a lavorare con atleti di 30 anni che hanno fatto notevoli passi avanti".?
Quindi non ¨¨ questione di ¡°pura¡± massa? Anche perch¨¦ altrimenti giocatori come Capuozzo, Bruno o Kolbe (ala del Sudafrica campione del mondo, alto 1.71 per 75 kg) non ci sarebbero¡?
"Esattamente, nel Sei Nazioni noi italiani siamo tra i pi¨´ leggeri, e in generale tra quelli che giocano a rugby ad alti livello. Una seconda linea di 130 kg pu¨° andare all¡¯impatto con un mediano di mischia o un estremo di 70 kg: nel Judo, ad esempio, una cosa del genere durerebbe 3 secondi, nel rugby l¡¯arbitro fischia la fine dopo 80 minuti. Bisogna quindi andare a sopperire la mancanza di peso per ogni atleta, lavorando in questo modo. Sono contento che dalla Scozia arrivino messaggi come quello di Russell, e anche l¡¯Irlanda sta applicando una filosofia simile con i trequarti".?
Come cambia il lavoro sui giovani? Si corre il rischio di forzare un po¡¯ troppo??
"Lavorare sui giovani fa parte del nostro lavoro. Le Zebre sono una franchigia di sviluppo e il mio lavoro in questi anni ¨¨ stato formare i giovani: capita che arrivino giocatori non ancora prontissimi per l¡¯alto livello, quindi il mio compito ¨¨ di accompagnarli nella formazione. Si va in sala pesi, anche abbastanza presto, ma col principio base di rendere stabili le articolazioni e senza mai sovraccaricare. Si utilizza la forza massimale solo quando il corpo del giovane ¨¨ pronto. Ci sono tanti amatori, non solo nel rugby, che spesso lavorano in palestra con l¡¯idea di mettere su pi¨´ massa possibile".?
Quali consigli pu¨° dare loro??
"Nei centri fitness si tende ad avere un approccio basato un po¡¯ troppo sulla muscolatura esterna e sull¡¯ipertrofia. Si tende a credere che essere grossi sia sempre funzionale per un atleta. Consiglio ai giovani di non concentrarsi solo sui pesi e di non chiudersi soltanto in palestra, ma di accompagnarla con altri sport che si sviluppano all¡¯aperto, magari di squadra. Consiglio fortemente di appoggiarsi a dei professionisti, e infatti le palestre gestite da preparatori atletici sono le migliori".
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