? davvero utile? Evita i dolori muscolari? Va fatto sempre? Lo stretching va incluso nella routine dell'allenamento. Ecco perché e gli esercizi giusti
Distendersi: naturale bisogno fisiologico, base dello stretching, l’allungamento per la salute: si tengono in tensione i muscoli alcuni secondi, poi si rilasciano e guadagnano elasticità. “Lo stretching fatto in modo corretto, integra il nostro benessere, aiuta a raggiungere una dimensione di rilassamento – spiega Elena Buscone, massoterapista, trainer, insegnante di yoga e pilates -. L’organismo è composto da muscoli: rimangono in salute se tonici, allungati, ben idratati”.
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E’ necessario? “Non fa aumentare le prestazioni, né impedisce gli infortuni, ma favorisce la “messa in moto”, aiuta la mobilità, interessa muscoli, tendini, articolazioni, coinvolge vasi sanguigni e nervi. Allungarsi migliora coordinazione, flessibilità, elasticità, contrasta la retrazione, cioè l’accorciamento dei tessuti legato all’età e alle posture scorrette,: nel post- infortunio aiuta la ripresa dell’ampiezza di movimento, utilissimo nella riabilitazione post-covid”.
Prima e dopo. “Va bene come attività principale o associata ad altri sport, ma è sconsigliata all’interno di un allenamento: potrebbe favorire il rischio di traumi. Quale tipologia di allungamento praticare, è scelta individuale: dinamico, prima dell’attività, statico dopo. Importante è la correttezza di esecuzione: non è necessario sentir male per far sì che l’esercizio sia efficace: basta avvertire una piacevole tensione, non un dolore fastidioso, tenere la posizione 30-35 secondi. Lo stretching deve essere progressivo, il muscolo deve allungarsi piano, come fosse un elastico: nessuna tensione, né fretta: si rischia di “strapparlo”. Basilare la respirazione: profonda, rilassata, mai in affanno”.
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Corpo e mente. “Lo stretching rilassa, dimezza lo stress fisico, aiuta la propriocezione, dà al sistema cognitivo utili informazioni che lo spingono a muoversi meglio. Ecco perché sequenze di allungamento sono presenti in discipline come pilates, yoga”. E si può farlo anche in due: lo stretching in coppia , favorisce la socialità”.
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C’è quello profondo “E’ il deep stretching, dolce, intenso, dai grandi benefici. “Non il solito percorso di allungamento, quello fatto a conclusione di una seduta fitness o dopo la corsa, ma un lavoro in due importanti step: il primo, interessa la muscolatura profonda, l’allunga, la rende flessibile, la decontrae, il secondo coinvolge la respirazione, la sblocca, rimuove gli ostacoli psicologici e mentali, spesso causa di malesseri, dolori diffusi, problemi di postura. L’allenamento si fa a terra, su un tappetino classico, a occhi chiusi. Gli esercizi prevedono il mantenimento delle posizioni per un tempo compreso fra 20 secondi e 1 minuto. Adatto a tutti, senza controindicazioni, ideale per allontanare in modo veloce, tensioni e dolori”.
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