Nasce una nuova coppia nel beach volley azzurro. Lupo, argento olimpico a Rio 2016, racconta i primi allenamenti con Enrico Rossi
Il suo storico argento a Rio de Janeiro 2016 ha emozionato milioni di italiani. In coppia con Paolo Nicolai ha raggiunto vette nel beach volley ancora inesplorate da qualsiasi altro atleta del nostro Paese. Ora Daniele Lupo ci riprova. E lo fa con Enrico Rossi. Obiettivo Parigi 2024. Non cerca semplicemente la partecipazione ma una medaglia. Il percorso non sar¨¤ semplice, entrambi i due ragazzi ne sono consapevoli. Per¨° sono pronti a tutto: ¡°Sappiamo gi¨¤ da ora che dovremo fare sacrifici. Concentrarci sugli allenamenti in modo estremamente professionale e riuscire, allo stesso tempo, a divertirci. L¡¯ansia ¨¨ una cattiva compagna. La mia filosofia ¨¨ da sempre la stessa: dare il massimo giorno dopo giorno per cercare di essere pi¨´ tranquilli e lucidi in partita¡±.
Quali sono le sue aspettative?
¡°Il nostro ¨¨ un percorso tutto da costruire insieme allo staff che ci accompagner¨¤. Siamo una squadra che ha alle spalle solo una decina di allenamenti insieme per ora ma che racchiude un desiderio comune: le Olimpiadi del 2024¡±.
Nel 2024 avrete un¡¯et¨¤ compresa tra i 30 e i 35¡
¡°Per quel che riguarda il nostro sport, sono convinto che arriveremmo a Parigi nel momento perfetto: non saremo giovani inesperti ma neppure troppo in l¨¤ con gli anni. Avremo raggiunto il giusto livello di consapevolezza dei nostri mezzi. Non possiamo nasconderci: il nostro obiettivo sar¨¤ una medaglia¡±.
Nella sua bacheca c¡¯¨¨ gi¨¤ un argento olimpico.
¡°La medaglia ¨¨ il traguardo. Ma io ho sempre dato grande valore al percorso. Qualche ¡°up and down¡± ¨¨ inevitabile che ci sia nel tempo ma devo ammettere che sono stato soddisfatto di quello che abbiamo fatto io e Paolo (Nicolai) perch¨¨ siamo sempre stati competitivi¡±.
Quali momenti del vostro tragitto mette sul suo podio personale?
¡°Senza dubbio il ricordo della finale: ¡°Siamo arrivati fino a qui: andiamo a goderci quello che ci siamo guadagnati¡±, furono le ultime parole prima di iniziare il match. Non posso dimenticare neppure i tre titoli europei vinti insieme. E infine la sensazione quando ci siamo divisi: zero malinconia. Solo tanti bei ricordi¡±.
Le prime impressioni su Enrico Rossi?
¡°A mio parere Enrico, rispetto a Paolo e ad Alex (Ranghieri), ¨¨ un atleta pi¨´ tecnico. Credo che insieme potremo sviluppare un gioco diverso da quello che ho mostrato in passato. Aggiungo che, dai primi allenamenti che stiamo affrontando, ho avuto la conferma di avere al mio fianco un grande atleta. Fisicamente ¨¨ una ¡°bestia¡± (afferma ridendo)¡±.
Come si lavora insieme all¡¯inizio di un percorso?
¡°Stiamo cercando di modellare le nostre abitudini. Imporre qualsiasi cosa, soprattutto in questo momento, sarebbe controproducente. Ognuno ha il suo modo di giocare derivante da esperienze passate: dobbiamo trovare il giusto metodo per fare emergere le nostre migliori qualit¨¤¡±.
Lei ed Enrico avete solo due anni di differenza: ¨¨ un vantaggio?
¡°? sicuramente un buon punto di partenza. Ma tutto ¨¨ ancora da costruire: dentro e fuori dal campo. Posso dire che siamo molto simili per hobby e modo di svagarci. Condividere anche questi momenti ¨¨ importante per rendere pi¨´ semplice la parte professionale¡±.
Quali sono le vostre prime necessit¨¤?
¡°Sono estremamente curioso di vedere dove possiamo arrivare insieme. Siamo entrambi giocatori esperti: questo ¨¨ un grande vantaggio. Ora dobbiamo trovare quel feeling di squadra che, inevitabilmente, ancora manca. Ma, per fortuna, abbiamo il tempo dalla nostra parte¡±.
Qual ¨¨ stato il vostro percorso in questa stagione?
¡°Io mi sono sempre allenato tanto, 3 volte al giorno, anche se ho giocato meno tornei. Enrico, a differenza mia, ¨¨ stato impegnato in tante gare. Gli ¨¨ richiesto un sacrificio extra in questo finale di stagione. Ma, nel momento in cui gliel¡¯ho proposto, non ha esitato un attimo. Ha ripreso subito con grande grinta¡±.
A breve, infatti, partirete per l¡¯Australia.
¡°Sar¨¤ la prima uscita ufficiale per la nostra coppia. In questi giorni ci siamo confrontati parecchio: daremo il massimo e vedremo cosa succeder¨¤. Questi due tornei sono esami di livello per capire come migliorare il nostro gioco. Abbiamo lavorato in maniera efficace negli ultimi sette giorni¡±.
Come ¨¨ stata scandita la settimana?
¡°Non abbiamo ceduto neppure un momento: sempre sul pezzo, sempre concentrati. Una media di tre sedute al giorno, tanto lavoro fisico e fisioterapico. Il nostro desiderio ¨¨ quello di arrivare pronti agli appuntamenti che avremo in Australia perch¨¦ saranno i primi banchi di prova del nostro biennio¡±.
In questa fase qual ¨¨ il valore aggiunto dello staff?
¡°Abbiamo almeno sei persone che pensano a noi dalla mattina alla sera, professionisti che studiano come permetterci di migliorare, sessione dopo sessione. L¡¯affiatamento della squadra nella sua totalit¨¤ ¨¨ uno degli obiettivi da raggiungere il prima possibile. Io mi fido ciecamente di ci¨° che mi propongono¡±.?
Lavora con un mental coach?
¡°Mi ha sempre incuriosito questo aspetto dello sport. Io lavoro da anni con Giuseppe Vercelli, uno dei migliori professionisti nel suo settore se non addirittura il migliore. E per cultura personale leggo tanti libri suI tema, tra cui anche quelli di Tony Robbins, life coach e formatore motivazionale conosciutissimo in tutto il mondo¡±.
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