Enrico Ruggeri tra nuovo album, palestra, Nazionale cantanti e Inter: "Lukaku? Non ne ho nostalgia"

Enrico Ruggeri ci presenta il suo nuovo album "La Rivoluzione” e racconta il suo rapporto con lo sport e con il calcio: "Mi piacciono Dzeko e Lautaro"

“La Rivoluzione” è l’ultimo album di Enrico Ruggeri, grande tifoso dell’Inter, che uscirà venerdì dopo due anni di lavoro. In copertina la foto di classe quando frequentava il liceo “Berchet”, a Milano, nel 1973-‘74 , uno sguardo affettuoso a quella generazione, che ha combattuto ma che non ha mai vinto veramente. (“Siamo la rivoluzione da sempre sognata/quella che avremmo tanto voluto così desiderata/vincitori di un grande girone ma poi sconfitti in finale/noi che quella sera avevamo da fare”). “Un album denso, attuale, autobiografico, che si divide tra rock e canzoni intimiste. “Eravamo la generazione di Carosello, delle bombe di piazza Fontana, dell’Aids, una generazione che si è scontrata con la vita ma che ha anche vissuto tanti tipi di musica che hanno segnato la storia. Sono cambiate tante cose, ma la voglia di fare musica è sempre la stessa”.?

Già allora era sportivo…?

“Tifoso dell’Inter, il gusto di giocare a calcio con gli amici, il piacere di guardare le partite e le Olimpiadi”.?

Oggi quali sport pratica??

“Corro e faccio esercizi in palestra, a casa, un po’ di lavoro aerobico e un po’ cardio, tutto in funzione delle partite otto contro otto, due volte alla settimana, con gli amici e di quelle con la Nazionale Cantanti”.?

Ha qualche regola alimentare??

“Da due anni non bevo più alcolici”.?

Gioca da tanti anni nella Nazionale Cantanti, è anche il presidente e il capitano, quali sono i vostri piani??

“Abbiamo ricominciato a incontrarci in ritiro, siamo già scesi in campo a Limbiate, per ricordare Luca Attanasio, l’ambasciatore ucciso in Congo, e stiamo preparando la Partita del Cuore. E con la Fondazione Progetto Arca sosteniamo il progetto “Profughi di Guerra” relativo all’”Emergenza Ucraina”, con il numero solidale 45527, attivo fino al 31 marzo. Ci stiamo dando molto da fare, Boosta è partito verso il confine con la Romania per portare vestiti e medicinali ai profughi, siamo mobilitati”.?

Una Nazionale profondamente rinnovata dopo la pandemia e l’assurda polemica sessista dell’anno scorso…?

“Ci siamo compattati. Sono entrati molti giovani in gamba e sono andati via i cantanti che pensavano più che altro a promuovere la loro immagine”.?

E la sua Inter come la vede??

“All’inizio del campionato si diceva che era una squadra smobilitata, poi che aveva lo scudetto in tasca… secondo me né l’una né l’altra, è una delle pretendenti allo scudetto. Sono contento che la corsa al titolo sia combattuta, il campionato è più divertente rispetto ad altri, tipo quello francese, con il Psg staccato da tutti”.?

Nostalgia di Lukaku??

“No. Mi piacciono Dzeko, che fa giocare bene gli altri, e Lautaro. Non amo quei giocatori che risolvono le situazioni con i loro gol e nascondono i problemi di una squadra, come era capitato alla Juventus con Ronaldo: la squadra giocava male, ma lui nascondeva la polvere sotto il tappeto”.