Valentina Giacinti, attaccante del Milan e della Nazionale racconta la sua passione per il basket e il calcio: "Bobo Vieri ¨¨ il mio idolo
Tacchi? "Magari uno stivaletto e una bella giacca". Tatuaggi? "Ne ho pi¨´ d¡¯uno, tutti con un significato". Gol decisivi? Beh, domanda facile e risposta pi¨´ facile: "Segnare nel derby ¨¨ un¡¯emozione doppia, quattro gol poi¡ Indescrivibile. Io ero gi¨¤ felice perch¨¦ avevamo ribaltato la partita". Se chiedete a Valentina Giacinti di definire se stessa con un aggettivo, vi dir¨¤: "Genuina". Impossibile darle torto. Valentina da Bergamo, precisamente Trescore Balneario, anni 27, attaccante del Milan e della Nazionale.
Quanti messaggi le sono arrivati dopo i gol all¡¯Inter? Ha eguagliato Altafini.
"Eh lo so, ¨¨ stato carino Jos¨¦, mi ha mandato un vocale per farmi i complimenti e raccomandarmi di farne 4 anche alla Juve, come lui. Non sapevo nemmeno di questo record, non bado alle statistiche. Sapevo di aver raggiunto quota 50 gol col Milan, questo s¨¬".
Cinquantatr¨¨ a fine gara. Ma ¨¨ andata oltre: si ¨¨ tolta la maglietta come Brandy Chastain, diventata un¡¯ icona.
"Sinceramente non ci ho pensato, ¨¨ stato un gesto liberatorio. Io sono cos¨¬, mi lascio trasportare, forse un po¡¯ troppo. Ho preso un cartellino giallo e la mia compagna Veronica Boquete mi ha detto 'vedi di non fare altre stupidate'. Allora mi sono calmata e ho pensato a non fermarmi".
Altre persone che si sono fatte sentire dopo quel derby?
"Tante, mi sono arrivati complimenti da Bobo Vieri, che ¨¨ il mio idolo. Ma ovviamente le congratulazioni pi¨´ importanti sono quelle delle mie compagne. I gol vengono sempre dalla squadra. E anche i ragazzi del Milan maschile ci sono molto vicini. Mi sento spesso con Rafael Leao, Romagnoli, Kalulu, Calabria. Siamo una famiglia. Il club d¨¤ molta importanza al settore femminile, il nostro a.d. Gazidis, il direttore tecnico Maldini e il d.s. Massara vengono alle partite. Franco Baresi ci segue spesso e Gazidis dice che da me vuole 20 gol a stagione. Una carica in pi¨´".
Il Milan ¨¨ il club del RespAct, contro le diseguaglianze di ogni tipo, genere compreso. Che cosa pensa della nomina di Valentina Vezzali a sottosegretario con delega allo Sport e delle altre presenze, Gama, Christillin, nelle gerarchie della politica sportiva?
"Un passaggio necessario, ma finch¨¦ continueremo a pensare che sia qualcosa di straordinario vorr¨¤ dire che siamo ancora indietro. Avere donne o uomini ai posti di comando: dovrebbe essere la normalit¨¤".
A proposito di normalit¨¤, come si vive da ragazza in un mondo prettamente maschile, soprattutto in Italia, come il calcio?
"Benissimo. Sa, io sono abituata a leggere i commenti sui social quando mettiamo le notizie sulle nostre partite. Non vedo pi¨´ frasi tipo 'andate a casa' o 'andate a cucinare'. C¡¯¨¨ vicinanza con noi, con quello che facciamo. Certo, i leoni da tastiera ci sono sempre, ma quelli mirano a distruggere le vite degli altri perch¨¦ forse non hanno molto da fare. Meglio non occuparsene".
Perch¨¦ ha scelto di giocare a calcio?
"Avevo la passione dentro. Il mondo non cambier¨¤ finch¨¦ continueremo a pensare che per i bambini si fa il fiocco azzurro e alle bambine si regalano cose rosa e bambole. Magari alle bambine potrebbe piacere, che ne so, il verde. Sa che cosa facevo con le bambole? Prendevo la testa e la usavo come palla. A un certo punto hanno capito che forse era meglio smettere di regalarmi bambole".
E cos¨¬ ¨¨ arrivato il calcio. Quanto c¡¯¨¨ di Ganz, il suo tecnico, nel suo maturare come attaccante?
"Molto. Io ascolto ogni allenatore, sono abituata cos¨¬, perch¨¦ ciascuno pu¨° darti qualcosa. Da tutti si impara".
Umile e determinata. Pensa ancora con le sue compagne allo scudetto o si ferma alla zona Champions?
"Penso che battere la Juve in questa stagione sia dura, ¨¨ un blocco tosto, sono ragazze che lavorano insieme da anni. Noi stiamo cercando un equilibrio e siamo cresciute molto. Qualificarsi per la Champions League sarebbe un grande obiettivo, un traguardo storico. In Nazionale vorrei rinnovare l¡¯affetto che abbiamo ricevuto durante il Mondiale, ma fare belle cose all¡¯Europeo sar¨¤ dura: in un Europeo non ci sono squadre materasso. Spero prima di tutto che si torni alla normalit¨¤ e si possano avere le persone allo stadio. Una piccola cosa per tornare sereni".
Come vive l¡¯era del Covid?
"All¡¯inizio malissimo, visto che vengo da Bergamo. Adesso un po¡¯ meglio. Ho imparato ad apprezzare cose che prima non avrei apprezzato altrettanto, tipo parlare mezz¡¯ora al telefono con mio padre. Noi calciatrici siamo privilegiate, possiamo fare ci¨° che amiamo. Raccontare le nostre giornate agli altri alleggerisce, d¨¤ conforto. La libert¨¤ di fare ¨¨ la cosa pi¨´ importante".
A proposito di libert¨¤, come trascorre il tempo libero?
"Quando si poteva uscivo con gli amici. Mi piace andare in sala giochi a giocare a basket, ha presente quel gesto ripetitivo di provare a fare canestro? Ecco, quello mi rilassa".
Il suo film preferito?
"La vita ¨¨ bella".
Lei ride o piange di pi¨´?
"Durante la giornata rido e sorrido, poi alla sera divento malinconica, ¨¨ il momento in cui pensi a te stessa e a quello che succede nel mondo".
Dopo il calcio, dove si vede?
"A volte penso che vorrei restare nel pallone, la mia passione. Altre volte mi vedo in un bar. A preparare cocktail o cappuccini, a fare festa. Ah, c¡¯¨¨ anche il karaoke. Mi piace un sacco".
? RIPRODUZIONE RISERVATA