Irma Testa: "Gli allenamenti, i consigli di Cammarelle e… Così mi preparo ai Giochi di Parigi"

Uno degli ultimi pensieri condivisi sui social rende l’idea. "Alla fine dell’allenamento una parte di te vince, ma un’altra perde sempre. Ed è quella che dobbiamo lasciare andare. Si chiama crescita, si chiama cambiamento". Le prospettive di Irma Testa sono cambiate poche settimane fa, grazie a una qualificazione olimpica agguantata con un anno di anticipo. "? un privilegio. A Rio e a Tokyo mi ero qualificata a ridosso dei Giochi, senza il tempo di entrare davvero nel focus olimpico. In quesi casi tutta la preparazione si era concentrata sulla qualificazione, mentre avere già il pass in tasca avvantaggia la pianificazione".

Com'è la sua quotidianità a quasi un anno da Parigi?
"Mi verrebbe da dire molto noiosa". E se la ride. "? tutto schematizzato al massimo e non c’è spazio per improvvisare. Per abitudine mi sveglio presto al mattino e faccio due allenamenti al giorno. Il primo dopo la colazione e il secondo nel pomeriggio. Tra l’uno e l’altro non c’è tempo per fare granché, si punta soprattutto a sfruttare il riposo. L’obiettivo è arrivare alla sera soddisfatti di quanto portato a casa".

Come si suddividono le sessioni in palestra?
"Di mattina c’è l’allenamento fisico, mentre nel pomeriggio si pensa alla tecnica. E quindi teoria, sacco con il maestro e sparring con gli avversari. Lo schema consolidato prevede una sequenza di tre giorni di lavoro e uno di riposo".

Come cura invece l’aspetto nutrizionale?
"La nazionale di boxe è seguita da un nutrizionista, ma io non ne usufruisco perché ho imparato a conoscere il mio corpo e so cosa mangiare per stare bene. Per un pugile cambia tutto in base al periodo, in relazione a match fissati e taglio del peso. Di solito mangio carboidrati in modo tranquillo, sempre con la giusta dose di proteine e verdure, e inizio a calare a ridosso dell’incontro in autonomia. Da buona campana amo la pasta, soprattutto ripiena, ed è forse questa la rinuncia che pesa un po’ di più verso un match quando bisogna scendere".

C’è qualche atleta da cui ha preso esempio nel corso degli anni?
"Di certo Roberto Cammarelle, in nazionale ci segue tutti i giorni e ha sempre il consiglio giusto per tutti. ? un uomo spogliatoio abituato a vincere e le sue dritte sono utili sotto tanti aspetti perché trasmette mentalità. E poi Federica Pellegrini, il suo percorso è da ammirare".

Che consiglio darebbe a una ragazza che si avvicina al pugilato?
"Divertiti. E prendi tutto con serenità, perché solo così riuscirai a dare il 100%. Io mi sono divertita per anni, ma in un periodo questo aspetto è venuto meno e ho notato la differenza. Sorridere, è questa la chiave".

Sa tutto di boxe, ma segue anche altri sport?
"In generale un po’ tutti, amo il contesto e la magia dello sport. Dall’atletica al karate, dal judo al nuoto. Da sempre mi affascina il concetto di competizione, le Olimpiadi fanno sognare gli atleti anche per questo".