Lorenzo Cannone: il terza linea "pescatore" che ha conquistato l'Italrugby

Lo scorso weekend è stato d’oro per l’Italia del rugby, che ha vinto e convinto contro un avversario non facile come le Samoa, battendole per 49-17 in uno Stadio Plebiscito di Padova tutto esaurito per il primo dei 3 test match autunnali. ? stato un weekend d’oro anche per Lorenzo Cannone, terza linea di Firenze che alla prima in maglia azzurra si è tolto la soddisfazione di segnare anche una meta, a coronamento di una prestazione di altissimo livello che lo candida a tenere questa maglia anche per il futuro. “? stato un esordio bellissimo” racconta Lorenzo Cannone a Gazzetta Active, ancora emozionato dopo la prima assoluta in azzurro.

Nel mito di sergio

A proposito di maglia, la numero 8 (che indica il ruolo di terza linea centro) in Italia non è certo come tutte le altre, visto che per oltre un decennio a indossarla c’è stato Sergio Parisse: “Per me è un modello. Ho sempre amato questo ruolo, fin da quando ho iniziato a giocare a rugby da bambino, e naturalmente sono cresciuto guardando lui con la maglia azzurra. Prima della partita ho sentito un po’ la pressione di indossare una maglia così ‘pesante’, poi però una volta entrato in campo mi sono sbloccato subito, è bastato il primo placcaggio” dice Cannone.

La passione per la pesca

Nella vita di Lorenzo Cannone, oltre alla palla ovale, c’è la pesca. Una passione ereditata dal padre che porta avanti con orgoglio e passione: “Nasce tutto da mio padre che mi portava a pescare con lui da quando ero piccolo. Avevo 5 anni e salivo in barca con lui. Quando posso e ho dei giorni liberi cerco sempre di ritagliarmi una giornata con gli amici per andare a pescare. Sicuramente è una delle cose che amo di più, infatti oltre al rugby e alla pesca non seguo molto altro, al massimo un po’ il tennis. Se è più facile pescare un pesce che non vuole farsi prendere o un pallone in un punto d’incontro con 3 samoani? Con i samoani non è stato per niente facile, credo mi riesca meglio con i pesci (ride, ndr)”. Questa passione, chiaramente, va di pari passo con quella per la cucina: “Mangio praticamente tutti i tipi di pesce, in particolare amo cucinare la cernia, un pesce di fondale”.

La tradizione azzurra

L’esordio di Cannone porta avanti anche la lunga tradizione di fratelli azzurri, da Marcello e Massimo Cuttitta a Mirco e Mauro Bergamasco, fino ad arrivare ai giorni nostri con Paolo e Alessandro Garbisi e adesso anche Niccolò e Lorenzo Cannone: “Dopo la meta mi sono girato e c’era già Niccolò ad abbracciarmi, o meglio a travolgermi (ride, ndr). Poi sono arrivati anche tutti gli altri, Fischetti, Lucchesi, Lamaro, c’erano davvero tutti, è stato bellissimo e segnare una meta alla prima in azzurro resterà un ricordo indelebile”.

Un secondo esordio

Non è ancora finita, però, perché sabato prossimo si giocherà Italia-Australia proprio nella sua Firenze, al Franchi, e per Lorenzo non sarà una partita come le altre: “Giocare a casa mia, se dovessi essere scelto dal c.t. Crowley, sarebbe praticamente un secondo esordio. ? una cosa che mi darà ancora di più la carica, a Firenze poi si vive di Fiorentina e al massimo di calcio storico fiorentino, per cui portare anche il rugby nella mia città è sempre importante. Spero ci sia tanta gente sabato”.