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Covid, lo studio: "L'attrezzatura sportiva presenta un basso rischio di contagio"
Uno dei grandi temi dello sport durante questa pandemia ¨¨ stato stabilire le potenziali dinamiche di trasmissione del coronavirus tra gli atleti durante l¡¯attivit¨¤ sportiva. Quando, la scorsa primavera si discutevano i primi protocolli per permettere alle societ¨¤ di tornare a competere e si cominciava a parlare di sport di squadra e/o di contatto, c¡¯era sempre un grande punto interrogativo: come limitare un¡¯eventuale trasmissione attraverso gli strumenti dell¡¯attivit¨¤ sportiva, a cominciare da palline e palloni? Sono argomenti quanto mai attuali anche a mesi di distanza, con la discussione che ¨¨ tornata attiva sulla riapertura di impianti da sci e soprattutto palestre e piscine. Nel frattempo abbiamo imparato a conoscere meglio il coronavirus e i ricercatori non hanno mai smesso di studiarlo e indagare i principali veicoli di contagio. Gli scienziati della Liverpool School of Tropical Medicine sono giunti alla conclusione che il rischio di trasmissione del virus attraverso gli strumenti condivisi dello sport ¨¨ "pi¨´ basso di quanto si pensasse una volta", tanto da portare i ricercatori a dire che ¡°sembra improbabile¡± che palloni e accessori sportivi possano essere una principale causa di trasmissione del virus.
LA RICERCA
¡ª ?Lo studio ¨¨ stato condotto su diverse discipline sportive e due quantit¨¤ differenti di coronavirus (basse o alte) sono state applicate su un guanto e sulle palle da cricket, palloni da calcio e rugby, palline da golf e tennis, un attrezzo da palestra, la sella di un cavallo e su un pezzo di acciaio inossidabile come materiale di controllo. I test venivano ripetuti dopo 1, 5, 15, 30 e 90 minuti per valutare se fosse stato possibile trasferire il virus a intervalli di tempo compatibili con gli sport in questione. La ricerca ha mostrato che dei dieci oggetti su cui erano state applicate basse quantit¨¤ di virus, su sette il virus era ancora presente dopo un minuto, su una dopo 5 minuti (la sella) e su nessuna dopo 15 minuti. Quando, invece, la quantit¨¤ di virus applicata era alta, era ancora riscontrabile su nove superfici a distanza di uno e 5 minuti (ad eccezione del guanto da cricket), su sei dopo 30 minuti e su due dopo 90 minuti (la palla da rugby e la sella). Lo studio (che per¨°, per essere ritenuto valido deve essere riprodotto in situazioni diverse, a parit¨¤ di condizioni), in conclusione mostra che ¡°la persistenza del virus valutata su tutti i materiali ¨¨ scesa allo 0,74% in un minuto, allo 0,39% dopo 15 minuti e allo 0,003% dopo 90 minuti¡±.
PRIMA LE PERSONE
¡ª ?La ricerca ha evidenziato come il virus tenda a essere meno ¡°trasferibile¡± quando applicato su superfici assorbenti (come la palla da tennis o il guanto da cricket), in relazione a superfici non porose come le selle o i palloni da rugby. E anche che c¡¯¨¨ un ¡°rapido decadimento¡± delle particelle virali sui diversi materiali rendendo ¡°molto difficile¡± la trasmissione del virus ¡°vivo¡± a partire da questi ultimi. Questo, secondo gli scienziati, spiega che il ¡°contatto stretto¡± tra gli atleti ¨¨ un veicolo di diffusione del virus molto pi¨´ importante che l¡¯utilizzo di strumenti condivisi. Tanto che James Calder dell¡¯Imperial College and Fortius Clinic ha detto alla Bbc che i risultati di questi studi ¡°evidenziano l¡¯importanza di promuovere ulteriori misure di prevenzione di contagio negli sport sollecitando i produttori di attrezzature sportive a identificare le superfici che potrebbero avere meno probabilit¨¤ di trattenere virus¡±.
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