Miglior marcatore della storia della Nazionale, dopo 10 anni al Viareggio Gabriele Gori si prepara a cambiare squadra. Un viaggio nel suo mondo, tra allenamenti e alimentazione
Aprile 2010. Sole leggero, che non brucia. Primi allenamenti in spiaggia e una palla che arriva dallĄŻalto. Esitazione, un urlo: ĄŽTin TinĄŻ e poi via di rovesciata, per sbatterla sotto lĄŻincrocio dei pali. "Non so che mi pass¨° per la testa, ma tutti i miei compagni da quel giorno mi chiamano cos¨Ź". ĄŽTin TinĄŻ, forse in riferimento a qualcosa che non cĄŻ¨¨ ma che prima o poi viene fuori allĄŻimprovviso, come i suoi gol. La seconda vita di Gabriele Gori, asso della Nazionale di beach soccer, comincia alla rovescia sulla sabbia di un universo parallelo: "A calcio ero un trequartista, nel beach quel ruolo non esiste. O giochi in difesa o vai in attacco. Io mi sono buttato in avanti". Per un cambio di prospettiva, in campo e nella vita.
Come si ¨¨ avvicinato a questo sport?
"Un poĄŻ per gioco, avevo 22 anni e venivo dal calcio. Partecipai a un Memorial a Viareggio, a casa mia, in onore di un ragazzo scomparso. A fine torneo lĄŻattuale allenatore del Viareggio (Stefano Santini, ndr) decise di selezionare i migliori per comporre una squadra. Ed eccociĄ".
Cosa significa per lei giocare sulla sabbia?
"Chi da piccolo gioca a pallone sogna di diventare un calciatore professionista. Anche io ci speravo, poi ho avuto due infortuni importanti ed ¨¨ arrivata dal nulla questĄŻopportunit¨¤, con il beach soccer che stava diventando sempre pi¨´ importante. Ci provai, fu la mia seconda chance".
Come and¨° la prima partita?
"Dissi ĄŽOk. Se va bene ¨¨ la mia strada, altrimenti nullaĄŻ. Ed ebbi una gran fortuna, perch¨Ś quando part¨Ź il primo ritiro con il Viareggio io non dovevo esserci per impegni con il calcio. Successe che saltarono, si fecero male tutti gli attaccanti e giocai titolare alla prima del torneo. Perdemmo 7-6 con il Catania, segnai tutti i gol della mia squadra. Magrini, lĄŻallenatore della Nazionale, il giorno dopo mi volle parlare. Capii di poter fare qualcosa di importante".
Come si prepara una stagione?
"Di solito la preparazione parte a met¨¤ aprile e dura un mese e mezzo , con i primi impegni ufficiali previsti a inizio giugno. AllĄŻinizio si fa lavoro di fondo sulla spiaggia, per mettere fiato e chilometri nelle gambe. Poi il focus si sposta sulla forza esplosiva, cĄŻ¨¨ tanto potenziamento e la fatica si sente ".
Come si allena un giocatore?
"Dal luned¨Ź al venerd¨Ź, ogni giorno cĄŻ¨¨ almeno una seduta di un paio dĄŻore. Tra sabato e domenica, se non cĄŻ¨¨ un impegno ufficiale si fissa unĄŻamichevole. Discorso diverso con la Nazionale, dove ci si allena anche due volte al giorno. Si parte da lavori sulla velocit¨¤ come focus e navette, fondamentali per essere brillanti. Poi si allena la resistenza al gesto tecnico, con scatti e conclusioni a raffica in pochi minuti, per arrivare ad attivit¨¤ pi¨´ brevi e finalizzate alla qualit¨¤ dei movimenti. Si inizia per esempio con una serie di dieci rovesciate per vedere come si arriva allĄŻultima, con lĄŻobiettivo di farne tre di seguito in unĄŻazione di gioco ma con la massima lucidit¨¤".
A proposito di rovesciate, ¨¨ un mago. CĄŻ¨¨ un modo per allenarle?
"Sono cresciuto in spiaggia, giocando e facendo acrobazie a riva. La coordinazione ¨¨ questione di Dna, o ce lĄŻhai o non ce lĄŻhai. Il gesto, ¨¨ ovvio, va perfezionato e dietro cĄŻ¨¨ un lavoro incredibile. Penso per esempio al corretto posizionamento del corpo e al modo in cui girare bene il piede".
Ne ha fatte migliaia. Una nel cuore?
"Torniamo al 2019. Viareggio-Catania 7-5, fu il gol della vittoria. Ero pi¨´ vicino alla mia porta che allĄŻaltra e, notando il loro portiere fuori dai pali, rovesciai. Il tiro baci¨° il legno e fin¨Ź in rete, il video fece il giro del mondo. Ho stampato e incorniciato il fermo immagine".
Tanti dicono che nel beach soccer sia pi¨´ facile infortunarsi.
"Faccio gli scongiuri (ride, ndr). Non ¨¨ proprio cos¨Ź, ¨¨ fondamentale la preparazione atletica perch¨Ś ci vuole tanta forza nelle gambe. Nel 2010, dopo un infortunio, ebbi qualche dubbio prima di ricominciare. Lo specialista mi disse per¨° di fare potenziamento sulla sabbia perch¨Ś aiuta, mentre in genere si pensa che possa essere un pericolo per le articolazioni".
ComĄŻ¨¨ lĄŻalimentazione di un campione del beach?
"Ferrea, soprattutto in Nazionale. I medici controllano peso, massa muscolare e massa grassa, non si sgarra. A pranzo e a cena abbiamo per¨° sempre sia primo che secondo , spesso ci alleniamo a 38Ąă e serve energia. Quando si fa tanto lavoro ci si aiuta anche con integratori, ma il punto fondamentale resta la qualit¨¤ degli alimenti".
Miglior marcatore di tutti i tempi della Nazionale. I segreti?
"Impegno, una squadra eccezionale alle spalle e tanta fortuna. Ho cominciato al momento giusto e lĄŻallenatore ha creduto in me".
Ad agosto ¨¨ previsto il mondiale in Russia. Obiettivo?
"Dopo lĄŻargento del 2019 in Paraguay dobbiamo crederci ed essere ambiziosi, ma sono onesto. La Nazionale non si riunisce da un anno e mezzo, rispetto ad altri Paesi siamo dimenticati. Prima di andare in Russia ci sono le qualificazioni a giugno, se non ci diamo una mossa sar¨¤ difficile farcela".
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