Imparare a gestire il nostro atleta interiore secondo Luciano Sabbatini, il mental coach di Gianmarco Tamberi, pu¨° fare la differenza nella vita e nello sport
Dentro ogni atleta, dal pi¨´ piccolo fino ai grandi campioni, c¡¯¨¨ un atleta interiore, fatto di pensieri, emozioni, sensazioni e percezioni. E sono proprio queste, al momento opportuno, a farsi notare in campo e nella vita, secondo Franco Rossi e Luciano Sabbatini, autori di L¡¯Atleta Interiore, libro edito da Franco Angeli, dove spiegano agli allenatori come trattare con quella parte che ¡°agisce in ogni sportivo, cos¨¬ come in ogni individuo, e che ¨¨ capace di favorire o ostacolare la sua massima prestazione¡±. Una sorta di subconscio atletico che pu¨° fare la differenza anche alle Olimpiadi. E non per modo di dire. Gli autori sono due mental coach molto apprezzati: Rossi ¨¨ il co-fondatore di IN-COACHING e Sabbatini ¨¨ il mental coach di molti atleti famosi, non ultimo Gianmarco Tamberi, l¡¯altista che ha regalato all¡¯Italia l¡¯oro olimpico nel salto in alto a Tokyo 2020. A Sabbatini abbiamo chiesto di spiegarci se l¡¯atleta interiore ce l¡¯abbiamo tutti, campioni e non, e come possiamo usarlo a nostro vantaggio.
Sabbatini, l¡¯atleta interiore: ce l¡¯abbiamo tutti o solo i grandi campioni?
"Ognuno di noi conosce atleti interiori, persone normali che hanno affrontato le sfide della vita con determinazione, coraggio, chiarezza mentale da veri campioni. Di fatto abbiamo tutti un s¨¦ interiore, fatto di pensieri e emozioni che a volte ci supporta nelle nostre azioni, mentre in altre occasioni ci limita".
Possiamo usarlo anche nella vita di tutti i giorni o solo nello sport?
"Qual ¨¨ la differenza tra lo sport e la vita? In entrambi, non siamo comunque chiamati ad esprimere le nostre potenzialit¨¤, a confrontarci con continue variabili, spesso a competere con gli altri e a dialogare con i nostri pensieri e le nostre emozioni? Nel libro L¡¯Atleta Interiore, con Franco Rossi, parliamo di sport, in particolare ci rivolgiamo agli allenatori sportivi. Di fatto per¨°, ogni persona chiamata ad esprimere le sue qualit¨¤ deve necessariamente accedere alla sua interiorit¨¤, per dare sostanza e autenticit¨¤ alle sue azioni".
Nel libro un capitolo ¨¨ dedicato all¡¯importanza degli obiettivi. Come si sceglie un obiettivo atletico?
"La scelta di un obiettivo ¨¨ sempre dell'atleta, il mental coach interviene per renderlo possibile, mettendo in evidenza la specificit¨¤, la misurabilit¨¤, la segmentazione e la temporalit¨¤ dell'obiettivo scelto. Insomma, l'obiettivo ¨¨ individuato dall'atleta, il quale insieme a me lo trasforma in un focus efficace e motivante".
A proposito, come ¨¨ riuscito a motivare Gianmarco Tamberi, aiutandolo a dare forma a ul sogno olimpico?
"Gianmarco ha talento e motivazione da vendere, il mio ruolo con lui ¨¨ stato quello di fargli comprendere che il suo potenziale si poteva esprimere solo attraverso la piena manifestazione della sua unicit¨¤ . In seguito abbiamo lavorato cercando di incanalare la sua eccezionale volont¨¤ in azioni concrete, senza disperdere energie. Ricordo per esempio quando, qualche anno fa, gli regalai un imbuto da tenere in borsa durante la gara: era il simbolo di una giusta dose di volont¨¤ e determinazione, perch¨¦ l'eccessiva "quantit¨¤" sarebbe fuoriuscita dall'imbuto, facendo perdere la giusta decontrazione tecnica e la fluidit¨¤ del gesto".
Altra questione: l¡¯attenzione. Spesso si chiede agli atleti o a chi pratica sport di essere concentrati e al tempo stesso rilassati. Come si conciliano questi due stati d¡¯animo apparentemente inconciliabili?
"Se l'attenzione ¨¨ posta su aspetti tecnici specifici del gesto atletico durante l'esecuzione in gara, spesso si creano effetti negativi sulla prestazione, perch¨¦ l'attenzione cosciente va ad incidere negativamente sull'automatismo acquisito. Invece ¨¨ di importanza vitale per un atleta, di qualsiasi livello, essere sia attento che rilassato, o meglio decontratto, per dare il meglio in gara. Per fare ci¨° ¨¨ fondamentale portare il focus dell¡¯attenzione lontano, fuori dal corpo, per esempio verso la porta dove voglio tirare e non dove o come colpire con il piede il pallone. Le ultime ricerche neuroscientifiche affermano che pi¨´ il focus attentivo ¨¨ lontano dall'atleta, migliore sar¨¤ l'esecuzione automatica del gesto tecnico e quindi, di conseguenza, minori saranno le interferenze interne. Cosa ben diversa durante gli allenamenti tecnico-specifici, dove il focus interno ¨¨ la guida sensoriale e percettiva di ogni apprendimento".
E la visualizzazione? Alcuni Coach suggeriscono di usarla anche nella vita, perch¨¦ aiuta a realizzare i propri obiettivi. ? cos¨¬? Ci suggerisce un piccolo esercizio di visualizzazione?
"Pre-visualizzare un evento, una gara, un esame universitario o un colloquio di lavoro ci consente di interiorizzare come vogliamo vivere la situazione futura e quindi come essere al nostro meglio, anche per poter controllare l'aspetto emozionale. Vivere mentalmente ci¨° che affronteremo nel futuro, prepara la nostra mente a quello che accadr¨¤ e anche agli eventuali imprevisti: per il nostro cervello visualizzare qualcosa o viverla ha, in gran parte, la stessa valenza neurologica. ? molto importante utilizzare questa tecnica (eseguita nella giusta modalit¨¤) anche ai fini dell'apprendimento nei giovani o nel ri-apprendimento dopo gli infortuni. Per esempio, con Gianmarco Tamberi la visualizzazione ¨¨ stata uno dei principali strumenti di mental training che abbiamo utilizzato nel periodo post infortunio alla caviglia del 2016".
i consigli
¡ª ?Due piccoli suggerimenti per tutti quelli che vogliono provare ad allenarsi anche con la visualizzazione:
- esercitatevi gradualmente e non arrendetevi, all'inizio pu¨° risultare non facile riuscire a visualizzarsi;
- eseguite la visualizzazione con gli abiti che indosserete durante la gara/evento, cercando di richiamare le emozioni della competizione, possibilmente nello stesso ambiente dove si svolger¨¤. La ricerca scientifica afferma che la visualizzazione cos¨¬ eseguita ¨¨ pi¨´ efficace.
Infine la consapevolezza. Negli ultimi anni si sono diffuse tecniche di mindfulness anche nello sport. In quale altro modo possiamo attivare la nostra consapevolezza?
Vivere una gara con consapevolezza ¨¨ la conseguenza di una ottimale preparazione mentale. Se accetto la variabilit¨¤ delle situazioni che ogni disciplina mi pone davanti (avversario, arbitraggio, condizioni climatiche, velocit¨¤ e imprevedibilit¨¤ del gioco) e sono pronto ad accogliere amorevolmente tutte le emozioni che vivr¨° durante la gara (felicit¨¤, rabbia, gioia, paura, soddisfazione, senso di incertezza, etc.), sar¨¤ possibile essere nel qui e ora e vivere consapevolmente la gara sportiva. Quindi consapevolezza come effetto/fine di un approccio corretto e non come strumento da utilizzare per uno scopo. L'atleta interiore ¨¨ il risultato di un viaggio, fatto con coraggio e curiosit¨¤, che ognuno di noi fa nel suo corpo, nella sua mente e nel suo vissuto emozionale.
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