Le pi¨´ recenti novit¨¤ normative in tema di contenimento del Covid-19 lasciano aperti dubbi e incertezze. Piscine e palestre, la situazione ¨¨ assai confusa
Si fa presto a dire ¡°interesse nazionale¡±. Poi bisogna declinare questa espressione sul territorio, fra disciplina e disciplina, fra ente di promozione ed ente di promozione. E allora nascono i tanti dubbi interpretativi. La Federnuoto ha diffuso sul sito federale la sua linea: ¡°A seguito della pubblicazione del nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre scorso e alle relative FAQ, la Federazione Italiana Nuoto - attenendosi scrupolosamente a quanto disposto - comunica che le attivit¨¤ di interesse nazionale sono quelle che coinvolgono gli atleti tesserati alla Federazione Italiana Nuoto (di ogni settore e categoria di et¨¤) nell'ambito delle competizioni inserite nei calendari e nei regolamenti federali delle singole discipline¡±.
ESTENSIVA In pratica, potranno nuotare tutti coloro che ¡°hanno la possibilit¨¤ di partecipare un campionato nazionale¡± e la norma include sia i giovanissimi sia i master. Restano fuori, invece, tutte le scuole nuoto e il nuoto libero. Si parla comunque di decine di migliaia di tesserati. Un modo ¨C secondo la Fin ¨C anche per tenere in vita la possibilit¨¤ che qualche gestore tenga aperto. ¡°Dobbiamo considerare che avevamo gi¨¤ perso una montagna di praticanti ¨C spiega il presidente Paolo Barelli - gente che purtroppo non era rientrata in piscina alla fine del lockdown e dopo la prime riaperture¡±. Insomma, questa interpretazione estensiva potrebbe impedire una chiusura generalizzata degli impianti, che impedirebbe peraltro anche agli atleti di vertice di allenarsi. Di fronte alla crisi e ai mancati introiti, Barelli ritiene necessaria la cifra di un miliardo di contributi dello Stato allo sport per non impedire che le attivit¨¤ muoiano.
E LE PALESTRE? Il problema non riguarda soltanto le piscine. Ma anche le palestre. Il concetto di palestra in realt¨¤ ¨¨ molto vago. Sotto l¡¯ombrello di questa parola ci sono infatti situazioni molto diverse. Da una parte i luoghi dove, molto spesso individualmente o con il personal trainer, si sale su una bici da spinning, si utilizzano dei pesi, si corre sul tapis roulant. Questi sono gi¨¤ chiusi tanto che diversi gestori di centri sportivi stanno cercando di proporre almeno una parte dell¡¯attivit¨¤ all¡¯aperto. Ma la palestra ¨¨ anche, per esempio, il luogo dove si pratica la ginnastica artistica o il tennis tavolo o la scherma o il badminton. Tutte discipline che non fanno parte degli ¡°sport di contatto¡± e della lista specifica diffusa la scorsa settimana dal ministero dello Sport. Ecco che allora si incrociano due norme che rischiano di fare a pugni fra loro: da una parte la chiusura delle palestre (nelle FAQ si dice chiaramente che sono chiuse anche quelle scolastiche), dall¡¯altra la salvaguardia dell¡¯attivit¨¤ di ¡°interesse nazionale riconosciuta da Coni, Cip, Federazioni ed Enti di promozione¡±. Ieri la scherma ha diffuso un comunicato in cui riconduce a livello nazionale tutta l¡¯attivit¨¤ e dello stesso orientamento ¨¨ la ginnastica per ci¨° che non ¨¨ ¡°contatto¡±. Anche qui, un¡¯interpretazione estensiva, anche qui la possibilit¨¤ per alcuni gestori di mantenere in vita un minimo di attivit¨¤ e di entrate.
Ma questo tipo di interpretazioni provoca la reazione degli enti di promozione (che hanno attivit¨¤ quasi esclusivamente territoriale). Vincenzo Manco, presidente dell¡¯Unione Italiana Sport per Tutti, attacca: ¡°No a Federazioni sportive che predispongono norme per eludere Dpcm. Stiamo assistendo in queste ore a comunicati, dichiarazioni, da parte di Federazioni sportive nazionali che stanno predisponendo norme per eludere le disposizioni del Dpcm. Gridiamo vergogna¡±.
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