Passione pickleball: tutto quello che devi sapere sulla preparazione

L’universo delle discipline con la racchetta in Italia è in fermento. Dopo l’invasione del padel, sempre in grande spolvero, la tenuta del tennis, dagli USA è arrivato il pickleball che promette di divenire un must. Anche se sport per tutti, fondamentale un allenamento preventivo per non incorrere in inutili e pericolosi infortuni. Quali i passaggi necessari in un corretto percorso? Lo abbiamo chiesto a Marco Verzura, istruttore di pickleball Por Tres Academy in Aspria Harbour Club, Milano. Ecco i suoi consigli.?

Perché è importante prepararsi al campo??

“Giocare a pickleball vuol dire allenare tutto il corpo: non solo il braccio con cui si tiene in mano la racchetta, il più interessato certo: anche quello opposto è coinvolto nel mantenere l’equilibrio e nella finalizzazione del movimento. Le gambe sono protagoniste per colpi, corsa, scatti. Le spalle accompagnano, gli?addominali?aiutano a stabilizzare le posizioni. E i benefici non si limitano ai muscoli. ? un perfetto mix di atletica e tecnica in cui hanno ruolo da protagonisti agilità e destrezza, prontezza di riflessi, resistenza allo sforzo, forza e coordinazione. Senza tralasciare i risultati positivi sull’apparato cardiocircolatorio, sulla cui efficienza il pickleball ha effetti significativi”.?

Cosa non deve mancare prima del campo??

“Un lavoro specifico su gambe, addominali, glutei, ma anche esercizi per braccia e spalle. Per un approccio consapevole al campo, necessario prevedere almeno un paio di sedute in palestra a settimana. E poi il fiato: anche se lo specchio di gioco è ridotto rispetto a Padel o tennis, gli scambi sono veloci. La componente cardiovascolare ha un ruolo fondamentale”.?

Come impostare la preparazione?

“Bisogna distinguere tra giocatore amatoriale e professionista. Il programma di allenamento è diverso, anche se la maggioranza, oggi, è di livello amatoriale. Qualunque sia la tipologia di praticante, è importante prevedere un minimo riscaldamento, da farsi direttamente sul campo, se si ha già un’impostazione, si è abituati all’attività fisica. Cosa fare? Una corsetta, saltelli sul posto, skip, burpees. Le gambe devono essere ben riscaldate: la pallina nel pickeball è di plastica, rimbalza poco. Per colpirla occorre piegarsi tantissime volte sulle ginocchia, un gesto che stimola in modo particolare i muscoli degli arti inferiori. Importante anche il defaticamento, a fine partita, lo stretching: sufficienti 10 minuti con esercizi che prevedano l’allungamento degli arti inferiori e superiori. L’atleta agonista, con impegni calendarizzati, avrà un programma adatto a sviluppare forza esplosiva, resistenza, coordinazione”.?

Quale può essere?un programma di allenamento da fare a casa?

“Si possono prevedere e realizzare con attrezzature comuni mini scatti, saltelli, corsa sul posto, jumping jack e, in caso si avessero dei manubri, allenare le braccia. Con scalette o cerchi, si possono effettuare esercizi di coordinazione attraverso saltelli laterali e interni e, grazie a coni o oggetti comuni appoggiati al pavimento, definire piccoli esercizi di slalom”.?

Il pickleball è sport per tutti??

“Sì: il livello di intensità di questo sport di racchetta è estremamente variabile: i giocatori che approcciano per la prima volta, iniziano con un ritmo meno sostenuto e scambi lenti e più vicini alla rete. Man mano che si progredisce, anche l’attività motoria aumenta di intensità con scambi molto più veloci, spostamenti avanti-indietro e laterali più dinamici e frequenti”.