il focus
La meditazione per sportivi spiegata scientificamente: intervista a Steven Laureys
Steven Laureys ¨¨ un ricercatore in contatto dal 2011 con il Dalai Lama che ha scientificamente spiegato i meccanismi della meditazione, del controllo della mente e della concentrazione. Lo scorso aprile aveva rilasciato un'intervista su come la meditazione potrebbe anche essere d'aiuto per i casi di Covid-19. Lo incontriamo per Gazzetta Active per l'uscita di un suo bestseller gi¨¤ tradotto in 20 lingue: La meditazione spiegata dalla scienza (red! 2021).
Gli sportivi spesso si fanno affiancare e aiutare da mental coach, ma quanti sono quelli che praticano la meditazione?
"In Canada, dove vivo, gli sportivi hanno molte pi¨´ esperienze meditative rispetto ai colleghi europei. Nel mio libro cito Michael Jordan, ma su internet gira anche un video con Lebron James che medita mentre sta in panchina durante una partita delle fasi finali del 2012. Stare nel flow in una gara da 10'' pu¨° fa la differenza tra vincere o perdere, ma dando il meglio di s¨¦".
Cosa pensa della maggiore presenza dei mental coach al fianco degli atleti?
"? un'evoluzione che continuer¨¤ negli anni. Per ora vedo ancora confusione, potrei dire che percepisco ancora una sorta di 'paura da psicologo', ma a breve i coach, gli insegnanti di meditazione o la meditazione in movimento come lo yoga saranno parti integranti dell'allenamento di squadre di calcio, hockey e altro. Faccio l'esempio di Phil Jackson che ha portato tutta la sua squadra a praticare con regolarit¨¤ la meditazione. In alcuni club sportivi come il Cercle des nageurs a Marsiglia, il mental coach ¨¨ presente 2 o 3 volte alla settimana per una met¨¤ giornata".
Come pu¨° la meditazione cambiare la nostra performance sportiva?
"Per lo sportivo il primo obiettivo ¨¨ vincere che per¨° sarebbe l'esatto opposto di quello che insegna la meditazione, ovvero non avere aspettative. Eppure, se non siamo in uno stato di piena consapevolezza difficilmente vinceremo. Nel mio centro, che ¨¨ un centro d'eccellenza Fifa, vedo passare molti sportivi infortunati per i quali la meditazione ¨¨ fondamentale. Diciamo che la meditazione serve a gestire la pressione se si deve parare, fare gol, conquistare punti o ricercare il migliore tempo in una gara di corsa. Uno come Djokovic probabilmente non ne ha bisogno, sa molto bene quanto la respirazione serva alla gestione dello stress".
Lo sportivo che medita dorme anche meglio?
"Se ci prendiamo maggiore cura del nostro stile di vita, di come controlliamo i nostri pensieri, sicuramente avremo anche un sonno pi¨´ riposante. Credo che ogni atto quotidiano possa contribuire al sonno rigenerante ed ¨¨ per questo che suggerisco sempre ai miei pazienti di non vivere la salute o la malattia, o la performance come una fatalit¨¤ ma come il risultato di una serie di scelte".
La pratica meditativa plasma il corpo e la mente, potrebbe venire introdotta come materia nelle scuole?
"Il mio incontro con il braccio destro del Dalai Lama, Matthieu Ricard, mi ha reso molto ottimista da questo punto di vista. Sono convinto che come ci sono i corsi di educazione fisica e i professori di sport, ci saranno in un futuro prossimo, professori per il benessere mentale anche dei pi¨´ piccoli. Per le scuole, ci sono stati dei progetti sperimentali pedagogici di gestione delle emozioni. Si apre una nuova frontiera dove uomo e natura possono trovare un rinnovato equilibrio. Questo ¨¨ il giusto investimento da fare per il futuro. Il Dalai Lama ne ha fatto un slogan 'pi¨´ meditazione, meno guerre'".
Se tutti imparassero a meditare, secondo lei anche la frequenza delle malattie potrebbe ridursi?
"La meditazione non ¨¨ un vaccino, ma un complemento delle regole sanitarie e delle terapie farmacologiche necessarie. La meditazione, per esempio, genera empatia, e quando ci mettiamo al posto dell'altro di sicuro siamo meno aggressivi. L'effetto delle buone relazioni sulla nostra salute ¨¨ comprovato da molte esperienze di tipo comunitario".
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