crescere con lo sport
Baby campione o "poltrone"? L¡¯errata idea che lo sport sia solo per chi ¨¨ dotato
Noi adulti quando parliamo di sport per i bambini, siamo portati a pensare che esistano bambini pi¨´ dotati fisicamente che quasi spontaneamente sceglieranno una disciplina, in cui solitamente eccellono, e bambini meno dotati, per fisicit¨¤ o indole, che quindi prediligeranno altre attivit¨¤ ludiche. Secondo questo pensiero ci saranno quindi bambini che praticheranno uno sport e altri che non praticheranno attivit¨¤ motoria di alcun tipo, in quanto semplicemente non dotati. Questo pensiero ¨¨ del tutto errato per diverse motivazioni. Vediamole.
Niente sport per i Bambini non dotati fisicamente?
¡ª ?Questo pensiero ¨¨ del tutto errato per diverse motivazioni. In primis bisogna tenere conto che nella categoria 6-10 anni sono pochissime le discipline sportive che richiedono gi¨¤ una specializzazione del gesto tale da decretare che un bambino sia pi¨´ o meno dotato per quello sport. Discipline come la ginnastica artistica, i tuffi e il pattinaggio iniziano a specializzarsi molto presto, ma per tutti gli altri sport si parla di preatletismo. Per quanto riguarda il preatletismo, le capacit¨¤ che si sviluppano nel bambino sono di base, non richiedono pertanto un particolare livello di abilit¨¤ o "dote naturale" per essere sviluppate. Parliamo di attivit¨¤ a met¨¤ tra gioco e sport, come correre, saltare, calciare, lanciare, rotolare, arrampicarsi.
Ovviamente esistono casi di bambini particolarmente dotati gi¨¤ in et¨¤ precoce, per cui ¨¨ possibile osservare una particolare predisposizione di alcuni elementi verso alcune caratteristiche gi¨¤ nelle classi elementari. Questo per¨° non significa che tutti gli altri non siano in grado di portare a termine il compito in modo corretto e nemmeno che quel bambino, che appare particolarmente dotato, abbia diritto a un'attenzione maggiore rispetto agli altri.
bambini dotati e bambini non dotati?
¡ª ?Non ¨¨ raro osservare come genitori e insegnanti si rapportino in modo diverso con i bambini che appaiono pi¨´ dotati fisicamente rispetto agli altri. Facciamo un esempio. Un bimbo che gi¨¤ a 6 anni si dimostra molto abile a calciare la palla perch¨¦ ha un'ottima coordinazione viene tendenzialmente considerato un futuro calciatore. Pertanto lo si iscrive a una scuola calcio, sfruttando l'idea che svilupper¨¤ cos¨¬ la sua abilit¨¤. In questo modo per¨° gli si precludono altre possibilit¨¤ di sviluppo motorio e soprattutto non si asseconda la sua volont¨¤. Allo stesso modo se vediamo un bambino poco abile, tendiamo a classificarlo come poco adatto all'attivit¨¤ sportiva e pertanto lo si sottopone a minori stimoli motori. Giudichiamo cio¨¨ le abilit¨¤ dei bambini come caratteristiche fisse che vanno o meno sviluppate, eliminando cos¨¬ l'idea invece corretta che le abilit¨¤ motorie siano capacit¨¤ in evoluzione che possono essere stimolate.
l'attivit¨¤ motoria come "fondamentale"
¡ª ?L'et¨¤ della scuola primaria ¨¨ un terreno fertile per lo sviluppo di quelli che si chiamano i "fondamentali", cio¨¨ gli schemi motori di base che andranno ad influenzare le nostre capacit¨¤ motorie per tutta la vita. Spesso quello che si pensa invece ¨¨ che la separazione da fare sia "bravo in uno sport" o "non bravo in uno sport", quando in questa et¨¤ l'obiettivo non ¨¨ quello di far nascere i futuri campioni della Nazionale, ma piuttosto dare ai bambini gli strumenti per un corretto sviluppo fisico e cognitivo. Apprendere a correre, lanciare, saltare, calciare, arrampicarsi, non significa diventare pi¨´ o meno bravi in una disciplina, ma crescere con una buona padronanza delle funzionalit¨¤ del proprio corpo.
l'importanza di coinvolgere tutti i bambini
¡ª ?Cosa dovrebbero quindi fare i genitori e gli insegnanti? Promuovere le attivit¨¤ di base, con finalit¨¤ educativa ma anche ludica, cercando di coinvolgere tutti i bambini. Essere in grado di lanciare una palla significa non solo lanciarla pi¨´ o meno lontano, ma soprattutto costruire forza muscolare, coordinazione e destrezza che saranno utili a quel bambino, ma anche nelle attivit¨¤ del futuro adulto. Se stessimo parlando di un ragazzo di 15 anni che si allena nella pallamano ovviamente la valutazione sarebbe pi¨´ specifica: valuteremmo cio¨¨ la sua abilit¨¤ nel lancio, la distanza, la precisione. Se invece stiamo parlando di un bambino della scuola elementare dovremmo astenerci da queste valutazioni sapendo che quel lancio avrebbe tra i suoi "effetti secondari" apprendimenti ancor pi¨´ importanti della tecnica del lancio stesso.
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In buona sostanza, quando si parla di sport per i bambini dai 6 ai 10 anni bisogna considerare non la loro abilit¨¤, ma il fatto che apprendere schemi motori di base ¨¨ uno step fondamentale della crescita. Pertanto a questa et¨¤ ¨¨ bene non precludere nessuna via e scegliere attivit¨¤ il pi¨´ possibile varie e non specialistiche. Astenendosi da valutazioni di capacit¨¤ tecniche che andremo, eventualmente, a sviluppare in et¨¤ successive.
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