Il rinvio di un anno e mezzo della riforma: perch¨¦ si ¨¨ arrivati a questo punto? Primo punto: individuare costi e platea
E adesso? Parleremo ancora dei 208.175 ¡°collaboratori sportivi¡± censiti da Sport e Salute nell¡¯era dei bonus per chi non ha potuto pi¨´ lavorare per la chiusura degli impianti sportivi? O dopo il pagamento di aprile e maggio, previsto dal decreto ¡°Sostegni bis¡±, non ce ne occuperemo pi¨´? La domanda nasce dal rinvio a sorpresa della riforma per introdurre le tutele per la categoria e l¡¯abolizione del vincolo. A sorpresa perch¨¦ appena 24 ore prima, la sottosegretaria Valentina Vezzali aveva fissato al primo luglio del 2022 l¡¯entrata in vigore delle nuove norme. A distanza di un giorno, ecco nel maxi emendamento la data del 31 dicembre 2023. In pratica, di versamenti previdenziali, ferie, diritto alla non interruzione del contratto in caso di maternit¨¤, se ne riparler¨¤ (se va bene) fra due anni e mezzo.
Paradosso
¡ª ?Il movente dei rinvii ¨¨ chiaro: in tempi di pandemia, con l¡¯associazionismo stremato dalle chiusure, come fai a scaricare addosso alle societ¨¤ ulteriori costi? Una domanda che fa a botte con un¡¯altra: si pu¨° andare avanti considerando chi lavora nello sport una sorta di serie B o C? Lo stato dell¡¯arte ha qualcosa di paradossale. Da tre anni, come minimo dall¡¯inizio della legislatura, si parla della questione con un obiettivo minimo: non considerare dei fantasmi queste persone, oggi senza alcuna tutela. Va dato atto all¡¯ex ministro Vincenzo Spadafora di avere aperto le luci su questa condizione, riuscendo a strappare un aiuto per questi lavoratori, i famosi 600 euro diventati poi 800. Ci sono stati tavoli, controtavoli, vertici, una montagna di parole per trovare un equilibrio. Per esempio: gradualit¨¤ combinata con l¡¯introduzione di aliquote inferiori, ma soprattutto tipizzazione delle diverse figure professionali. Non puoi mettere insieme lo studente che vive ancora a casa e fa l¡¯arbitro in Terza Categoria con l¡¯istruttore che da 20 anni ¨¨ in palestra e in piscina, il calciatore dilettante e la giocatrice di pallavolo che milita in serie A. Devi saper ¡°tipizzare¡±.
Sempre fermi
¡ª ?Fatto sta che fra Inps e ministero del Lavoro non ne hanno mai voluto sentire. No, si deve comunque arrivare al 33 per cento di tasse, e non ¨¨ possibile fare distinzioni. Bene, quello stesso Stato e quella stessa burocrazia che ha imposto queste regole, ovviamente pi¨´ penalizzanti per il mondo dello sport, ora dice: lasciamo perdere, rinviamo, poi si vedr¨¤. Per la gioia delle federazioni sportive, che si sono messe di traverso al provvedimento premettendo sempre l¡¯esistenza del problema, problema che per¨° da decenni ¨¨ l¨¬, immobile, sempre uguale.
Volontari
¡ª ?Ma intanto: non si potrebbe per prima cosa prendere il toro per la corna e capire quanto costa questa riforma? Si ¨¨ parlato di miliardi (di euro) o di milioni (di lavoratori), ma la situazione ¨¨ decisamente diversa. Una cosa: il decreto non abolisce (non avrebbe visto il rinvio) il volontariato sportivo, che rientra a pieno titolo nel sistema con quelle ¡°prestazioni amatoriali¡± che peraltro fino a 10mila euro consentiranno anche di percepire rimborsi esentasse. Insomma, quanti sono i collaboratori sportivi sui quali dovrebbero essere cucite le norme?
60mila
¡ª ?Prendiamo i dati di questi mesi di Sport e Salute. Si tratta di una sorta di ¡°atlante¡± di questa categoria, basato intanto su un primo criterio: chi fa un altro lavoro non ha avuto accesso ai bonus, quindi in un futuro non potr¨¤ essere inquadrato come lavoratore sportivo. Fra chi ha avuto un contratto con un datore di lavoro sportivo (societ¨¤ federali o degli enti di promozione nella maggior parte dei casi) dobbiamo sicuramente scartare chi ha percepito una cifra inferiore a 5mila euro l¡¯anno perch¨¦ si tratta di cifre che non si possono configurare come un rapporto di lavoro. Dai 5mila euro in su troviamo 45.634 figure (il 21,87 per cento) che percepiscono fra 5mila e 10mila euro, e 13.354 (il 6,40 per cento) sopra quota 10mila (dove comunque c¡¯¨¨ gi¨¤ oggi un prelievo). Il bacino di riferimento sembra dunque questo: fra i 50mila e 60mila soggetti. Per questi lavoratori si raggiungerebbe in 5 anni l¡¯aliquota del 33 per cento.
Frustrazione
¡ª ?Sono dati che ci fanno dire sostanzialmente una cosa. I 100 milioni (50 il primo anno e 50 il secondo) messi in Finanziaria non bastano e non basterebbero per poter coprire l¡¯operazione. Ma al tempo stesso, fra l¡¯istituto delle prestazioni amatoriali e la riduzione della platea dei potenziali lavoratori sportivi regolarizzati, non si tratterebbe di miliardi. In ogni caso, basterebbe una ricognizione oggettiva, con un esito pubblico e trasparente. ? frustrante, invece, risolvere tutto con la panacea di tutti i mali: il rinvio.
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