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Spazi, accessi ridotti, niente corsi, guanti e mascherine: come ripartiranno le palestre

Quasi 20 milioni di italiani dal 25 maggio potrebbero tornare ad allenarsi al chiuso, ma le incognite sono moltissime. Il personal trainer: ¡°Cambier¨¤ tutto, anche il modo di fare esercizio fisico¡±

Jacopo Gerna

Attrezzi sanificati subito dopo l¡¯uso di ogni singolo cliente, spogliatoi chiusi cos¨¬ come le aree comuni. Nelle palestre pi¨´ piccole si potrebbe andare solo su appuntamento e nelle altre in base a scaglioni ferrei o a gruppi. Si potr¨¤ essere seguiti solo a distanza di due metri dall¡¯istruttore (in guanti e mascherina). Ci fermiamo qui perch¨¦ chiunque sia mai stato in una palestra avr¨¤ gi¨¤ capito che le indiscrezioni sulle norme da seguire per la possibile riapertura (attese entro sabato), che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane, sarebbero difficilmente applicabili sul campo. Secondo le ultime indicazioni del ministro Spadafora, il 25 maggio dovrebbe essere la data della ripresa. Ripartire s¨¬, ma come?

LE DIFFICOLTA¡¯

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Impensabile che una piccola palestra possa ricevere solo per appuntamento quando gi¨¤ nell¡¯era precedente al virus faticava a reggere i costi. Un paio di clienti all¡¯ora, quando prima ne entravano cinquanta? La chiusura degli spazi comuni? La palestra ¨¨ uno spazio comune per eccellenza, anche se in una prima fase dovessero essere vietati i corsi di gruppo. L¡¯allenamento per molti ¨¨ anche un momento di socialit¨¤: si fatica insieme, si fanno due chiacchiere e, perch¨¦ no, si attacca bottone con la ragazza o il ragazzo carino. La palestra ¨¨ socialit¨¤ in tutte le sue declinazioni, proprio quella che il covid-19 ci ha tolto.

COME FARE?

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Lo abbiamo chiesto a Christian Cervizzi, personal trainer in molte palestre di Milano con esperienza ventennale e che dunque conosce questo mondo in tutte le sue angolazioni. ¡°Il problema ¨¨ innanzitutto economico. La riapertura deve coincidere con un bilancio positivo tra ricavi e costi. Pi¨´ distanziamento significa meno ingressi e meno guadagni per strutture che hanno uscite importanti. Occhio anche allo smart-working: molte persone scelgono la palestra perch¨¦ vicina all¡¯ufficio, ma se in ufficio non ci devono pi¨´ andare... Sar¨¤ complesso mantenere la distanza tra le persone all interno delle strutture e a oggi non possiamo sapere quante persone siano pronte a ricominciare ad allenarsi in uno spazio al chiuso e con la mascherina, che sotto sforzo ¨¨ oggettivamente fastidiosa. E con l¡¯arrivo del caldo i dubbi sull¡¯aria condizionata come diffusore del virus andranno chiariti¡±.

LA SPERANZA

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In molti non ce la faranno, pare di capire. ¡°Per¨° - prosegue Christian - la voglia di riprendere in mano la propria vita e recuperare il proprio benessere fisico non svaniranno . Di sicuro cambier¨¤ il modo di allenarsi, sia da soli che per chi lavora con noi trainer. Si dovr¨¤ tenere conto del tempo che ogni utente avr¨¤ a disposizione all¡¯interno della struttura, che potrebbe essere inferiore rispetto a prima. Per noi sar¨¤ anche pi¨´ stimolante: ogni fisico ha un telaio e un motore diversi, noi professionisti dovremo farli rendere al massimo¡±.

PIU¡¯ ATTENZIONE

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La percezione ¨¨ che il mondo delle palestre sia stato lasciato solo: molti centri sono chiusi dai primi di marzo e attendono indicazioni precise sul come ripartire. Molte strutture si appoggeranno alle app per provare a contingentare gli ingressi senza far aspettare fuori i propri iscritti, che perderebbero la pazienza in 5¡¯. ¡°La nostra categoria - ammette Cervizzi, che tramite Instagram (_chry_pt) ha lavorato virtualmente con alcune delle persone che allena - ¨¦ stata letteralmente messa in ginocchio da questa pandemia. Entrate azzerate o quasi, agende da ristrutturare. Ma noi siamo pronti a ripartire perch¨¦ siamo sportivi (Christian ¨¨ triatleta di buon livello) e siamo consci che per raggiungere gli obiettivi bisogna lavorare duro e soffrire. Ma spero proprio che dopo questo disastro ci sia maggior attenzione da parte delle istituzioni verso la nostra categoria. Lo sport e il benessere dovrebbero venire considerate come un pilastro su cui costruire una societ¨¤ di persone che stanno bene, fisicamente e mentalmente¡±.

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