Italia, 6 bronzi agli Europei di pugilato Under 14 di Sarajevo
Bello, il futuro del pugilato italiano. I nostri ragazzi tornano con 6 medaglie dagli Europei Schoolboys e Schoolgirls, che si sono svolti dal 12 al 20 agosto scorso presso la Lukavica Sarajevo Sports Hall di Sarajevo (Bosnia). Un evento a cui hanno partecipato 78 ragazze e 238 ragazzi provenienti da 30 Nazioni. L’et¨¤ dei giovani pugili ¨¨ di 13-14 anni. Il team italiano ¨¨ stato rappresentato da 14 azzurrini e 9 azzurrine. Gli Schoolboys: Sasha Mencaroni (kg 40), Mattia Turrin (42), Alessandro Cipriani (44), Alessandro Crucilla (46), Daniele Dav¨¬ (48), Salvatore Lo Piccolo (50), Francesco Giungato (52), Christian Romasino (54), Christian Sinagra (57), Francesco Savarese (60), Antonino Falconeri (63), Federik Fe (66), Gabriel Morale (70), Salvatore Caracausi (90). Le Schoolgirls: Anna De Donato (42), Anita Borghi (46), Giulietta Marongiu (48), Brunilda Barca (51), Stella Tosadori (54), Caterina Piano (57), Ginevra Muzzi (60), Sara Scorrano (64), Amina Golinelli (70).
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IL COMMENTO DI VALERIA CALABRESE
¡ª“La fascia di et¨¤ dei 13-14 anni ¨¨ decisamente la pi¨´ delicata da allenare - commenta Valeria Calabrese, tecnico federale Fpi e responsabile delle squadre giovanili femminili e degli Shoolboys – ahim¨¨, spesso, si sottovalutano le fasce giovanili senza ricordarsi che sar¨¤ proprio da queste qualifiche che si evidenzieranno i futuri campioni ¨¦lite. Per i pugili cos¨¬ piccoli, oltre la condizione fisica e la tecnico-tattica pugilistica, ¨¨ necessario allenare anche l’aspetto psicologico perch¨¦ hanno avuto meno occasione di vivere emozioni cos¨¬ forti data la loro giovane et¨¤. In nazionale, gli azzurrini si allenano due volte al giorno nel periodo non troppo vicino al match. Hanno un margine di miglioramento tecnico molto ampio ed ¨¨ proprio nell’aspetto tecnico che ci siamo concentrati. Se non adesso, il lavoro svolto sar¨¤ un ottimo bagaglio di base per il futuro. A questa et¨¤ ¨¨ particolarmente importante conciliare lo studio con gli allenamenti – conclude Calabrese- fortunatamente gli istituti scolastici sono fieri di avere studenti impegnati nello sport. In questo modo la formazione dei giovani pugili sar¨¤ migliore”.
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