Una serata da segnare col circolino rosso. Al Foro Italico di Roma, il pubblico ha risposto alla grande al richiamo della Boxe Buccioni e della Campagnano Boxing Team, i due organizzatori, confermando che quando la locandina ¨¨ di qualit¨¤ la boxe mantiene l’antico fascino. Anche se i tempi di Benvenuti, Mazzinghi e De Piccoli sono lontani, l’avvocato Davide Buccioni sta facendo crescere pugili di Roma e i risultati gli danno ragione. Ormai la sua organizzazione ha l’esaurito assicurato.
PUGILATO
Pugilato show a Roma: Bevilacqua e Geografo, vittorie da circolino rosso
Al Foro Italico grande spettacolo e successo di pubblico. Il superwelter Vincenzo Bevilacqua ha mantenuto l’imbattibilit¨¤ e incassato il secondo titolo della carriera pro. Mirko Geografo ha difeso il titolo italiano dei medi battendo un sorprendente Marco Boezio
LA RICOSTRUZIONE Il pugilato italiano ¨¨ vittima di una crisi di personaggi, oltre alla mancanza di un’emittente importante e di sponsor che sostennero la boxe italiana come fu negli anni ’70 con la Ignis del cavalier Borghi, della Fernet Branca con Arcari e Oliva e della Totip che fu sempre al fianco della colonia Branchini, in particolare dopo i Giochi di Los Angeles del 1985, quando Stecca colse l’oro e Damiani l’argento a cinque cerchi. Buccioni sta cercando con mezzi molto limitati di far risorgere il pugilato romano, che ebbe la sua esaltazione negli anni ’30 e ’40 con i Venturi e i Proietti, ma anche con Tamagnini, Urbinati, Botta, Cerasani, Festucci e tanti altri. Al momento il lancio riguarda Vincenzo Bevilacqua e Mirko Geografo e dopo i loro successi, l’operazione sembra svilupparsi per il verso giusto.
INTELLIGENZA Il superwelter Vincenzo Bevilacqua (14), 29 anni ha mantenuto l’imbattibilit¨¤ e incassato il secondo titolo della carriera pro, a spese del francese Gregory Trenel (9-4-2), disputando un match di grande intelligenza come ci ha abituati da tempo, rendendo l’avversario inoffensivo, grazie alla giusta tattica: “Il francese – spiega il nuovo campione del Mediterraneo superwelter – lo avevamo studiato a fondo con i miei maestri D’Alessandro e Miscali e sul ring ho messo in pratica le direttive impartite. Una tattica indovinata subito, prendendo il tempo al transalpino con spostamenti e rientri veloci”.
TRAGUARDO Chiedo: ti ha creato qualche difficolt¨¤? “Nessuna e avessi spinto a fondo avrei potuto anche batterlo prima del limite. Ma volevo disputare i dieci round, per avere pi¨´ autonomia e non intendevo sprecare energie e trovarmi stanco alla fine. All’ottavo tempo Trenel ha accusato vistosamente ma ¨¨ stato bravo a non cedere. Io ho finito con parecchia riserva. Avrei potuto disputare almeno altre tre o quattro round. Ho fatto la prova per quando dovr¨° disputarne 12”. Quando? “Adesso mi riposo una settimana, dopo essermi allenato per mesi. Poi sar¨¤ il mio manager Buccioni del quale ho grande fiducia e stima a indicarmi il percorso successivo. L’Unione Europea ¨¨ il prossimo traguardo”. Buccioni conferma la fiducia sul giovane romano: “Ha eseguito il compito alla perfezione. Migliorando ad ogni incontro”. Per gli appassionati dei numeri: 100-90 per due giudici, 98-92 per il terzo, chiaramente per Bevilacqua.
TUTTO IL CONTRARIO L’altro romano in cerca di gloria e popolarit¨¤ ¨¨ Mirko Geografo (12-1-1), che difendeva il fresco titolo italiano dei medi, conquistato sempre a Roma, lo scorso maggio, battendo il pi¨´ esperto e quotato Domenica Spada (43-7) costretto al KO nel sesto tempo. Sulla carta lo sfidante, il tarantino Marco Boezio (6-2-2), sembrava rivale piuttosto inferiore, sul ring ¨¨ stato tutto il contrario o quasi. Boezio ha tenuto botta dal primo all’ultimo minuto delle dieci riprese finendo sulla stessa linea del campione. Il tarantino si ¨¨ presentato in una condizione atletica a dir poco perfetta, il che gli ha consentito di imporre un ritmo di scambi infernale, costringendo il pi¨´ tecnico Geografo a non perdere mai la concentrazione, per evitare che la continua pressione prendesse il sopravvento.
INCREDIBILE Il campione ha dimostrato un repertorio pi¨´ vasto e la giusta mobilit¨¤ per evitare buona parte delle bordate di Rauseo, il cui limite ¨¨ quello di aver un solo piano e le qualit¨¤ per variarlo. Detto questo, Rauseo ha dato tutto e ha meritato gli applausi del pubblico. Dove trovasse le energie era incredibile. Un giudice gli ha concesso il pari, che ci poteva anche stare, anche se tra i due la cose migliori tecnicamente le ha espresse Geografo, ma ¨¨ stata una faticaccia. Sicuramente il pubblico si ¨¨ entusiasmato. E non poco. “Non lo avevo sottovalutato – ha detto il campione – e ho fatto bene. Boezio non ha molta fantasia ma fisicamente ¨¨ davvero forte. Penso di aver vinto in modo chiaro, anche se non ¨¨ stata una passeggiata”. Per Geografo una conferma importante, anche se Boezio merita una seconda opportunit¨¤. Complimenti ai suoi maestri della “Quero-Chiloiro”, Nicola Loiacono e Cataldo Quero che lo hanno preparato al meglio, studiando nei dettagli le caratteristiche del campione. Sono arrivati vicinissimo al miracolo.
GRAN CONTORNO Non ¨¨ venuto meno neppure il contorno. Buccioni, mi aveva confessato di essere rimasto impressionato in allenamento dalla potenza del supermedio Francesco Russo. “Se riesce a tradurre sul ring quello che mostra in allenamento, saranno pochi gli avversari che resteranno in piedi. Giuseppe Chianello (1-1), italiano residente a Malta, si presentava con ottimo credito, ma sotto le mazzate di Russo ha ceduto in meno di tre minuti. Un round in pi¨´ ha retto il croato Josip Perkovic (4-6-1) contro un motivato Adriano Sperandio (10) che rientrava dopo quasi un anno di fermo per un guaio al ginocchio destro. Il mediomassimo romano sembra deciso a recuperare il tempo perduto. Le qualit¨¤ non gli mancano. La sfida nei piuma tra Christopher Mondongo (4-1) pugile romano di colore e di grande temperamento e il giovane mancino sardo Matteo Lecca (4-2) valeva anche per i quarti di finale per il Trofeo WBC-FPI. Match abbastanza combattuto che Mondongo ha meritato di vincere, non solo per i due richiami all’isolano, ma per la maggiore iniziativa. Lecca si ¨¨ svegliato nell’ultimo round, dimostrando di non essergli inferiore. Ma un solo round non basta per vincere.
DA RIVEDERE Debutto per i colori della BBT, del massimo Gianmario Cardillo, che ha lasciato il tricolore per puntare a traguardi superiori. Avversario, il georgiano Giorgi Urjumeslashvili (4-5) imponente ma con qualche kg. in pi¨´ ai fianchi. Match piacevole, condotto sempre dall’italiano, che senza avere il punch, ha un repertorio discreto e buona velocit¨¤ di braccia. Vittoria netta, in attesa di rivederlo con rivale pi¨´ impegnativi.
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