Si ¨¨ chiusa ieri l’ultima tappa del circuito mondiale prima della pausa estiva: Cardin e Bottaro vanno a segno, la formazione di kata femminile conquista il secondo posto e Ferracuti sale sul terzo gradino del podio. Quinti posti di Crescenzo, Martina e El Sharaby
Viviana Bottaro
"Ieri il cielo turco si ¨¨ tinto di azzurro". Viviana Bottaro commenta cos¨¬ il successo alla tappa di Premier League di Istanbul. Il bottino italiano conta due ori, un argento e un bronzo grazie al suo successo in aggiunta a quelli di Sara Cardin, prima nei -55 kg, della squadra di kata femminile al secondo posto e a Clio Ferracuti che sale sul terzo gradino del podio nei +68 kg.
ORO —
La vittoria di Viviana Bottaro ¨¨ una vera e propria impresa. Supera in finale la numero uno del kata mondiale, la giapponese Kiyou Shimizu, con il punteggio di 3-2: “Mai mi sarei immaginata di arrivare qui e vincere, ma oggi sono consapevole di quello che sono. Mi sono proprio goduta questa finale, l’energia, le emozioni, gli arbitri l’hanno avvertito e sono stata ripagata”. Il primo posto arriva dopo un percorso senza rivali dove Viviana riesce a superare 4 incontri tra cui la forte giapponese Ono Hikaru (5-0) e la Campionessa Europea in carica, la spagnola Sandra Sanchez (3-2): “La prima ¨¨ sicuramente una tra le pi¨´ forti al mondo, con la seconda invece ho preso la mia rivincita dopo l’argento europeo di un mese fa. Queste campionesse le ho sempre stimate, per me batterle ¨¨ stato motivo d’orgoglio: volevo dimostrare che l’Italia c’¨¨, che la nostra scuola ¨¨ forte, che io ci sono. Adesso si continua a lavorare e da settembre riparto da protagonista”. Il secondo successo azzurro arriva per merito di Sara Cardin che nei -55 kg continua a lasciare il segno: supera cinque incontri e domina la finale contro la cinese di Taipei Wen Tzu-Yun per 2-0. “Riuscire a stare sempre ai vertici mi rende felicissima. Quando ho visto i sorteggi mi sono resa conto che sarebbe stata difficile, ma ho voluto non pensarci, entrare decisa, concentrata e con la voglia di vincere. La finale paradossalmente ¨¨ stato l’incontro pi¨´ agevole per me, l’avevo gi¨¤ incontrata e sono riuscita ad impormi anche stavolta. Adesso mi preparo per i Giochi del Mediterraneo, poi vacanze meritate”.
ARGENTO —
Si ferma ad un passo dalla gloria la squadra femminile di kata composta da Noemi Nicosanti, Sara D'Agostini e Valeria Bernardi, iscritte con il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro. Un argento ottenuto dopo la finale contro la formazione di casa che si impone nettamente per 5-0: “Siamo felici del risultato soprattutto perch¨¦ la squadra ¨¨ stata preparata in meno di un mese. Abbiamo affrontato la competizione senza nulla da perdere, ma con tanta voglia di metterci in gioco. ? stato difficile affrontare la finale con la formazione turca, ma abbiamo dato il massimo e siamo soddisfatte della nostra performance. Ringraziamo le Fiamme Oro e i nostri coach Cinzia Colaiacomo, Roberta Sodero e Cristian Verrecchia per l’opportunit¨¤ e Sara Battaglia per il grande supporto”.
BRONZO —
Clio Ferracuti torna a brillare nella +68 kg conquistando la medaglia di bronzo. Dopo quattro incontri vinti, cede in semifinale di fronte alla finlandese Titta Keinanen, poi vincitrice della tappa, per poi rifarsi nella finalina per il terzo posto contro l’inglese Amelia Harvey (1-1, senshu): “Sono soddisfatta perch¨¦ nelle eliminatorie ho battuto atlete da podio europeo e nei primi posti del ranking. Ho mantenuto la concentrazione per tutta la gara, ma soprattutto mi sono divertita, ho affrontato ogni incontro come se fosse una finale. L’inglese la conoscevo gi¨¤ ed ¨¨ abbastanza fastidiosa per il mio modo di combattere, ma sono riuscita a salire di nuovo sul podio dopo tanto tempo. Ringrazio il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro per avermi permesso di partecipare a questa gara e il coach azzurro Cristian Verrecchia che mi ha seguito, ¨¨ stata una grande emozione confermare il feeling che c’¨¨ con lui”.
QUINTI —
Sono tre gli italiani costretti a fermarsi ai piedi del podio. Il Campione Europeo in carica nei +84 kg, Michele Martina, cede proprio negli ultimi secondi della finalina contro ilgreco Georgios Tzanos che strappa il bronzo grazie alla regola del vantaggio (senshu) sul 2-2: “Penso di aver approcciato questo incontro diversamente rispetto alle eliminatorie, ha lavorato meglio lui e io non sono stato abbastanza lucido negli ultimi istanti”. Stessa sorte per il vice campione europeo Angelo Crescenzo che non riesce ad imporsi sul macedone Nenad Dulovic (3-0): “Le sensazioni erano quelle giuste, ma credo di aver avuto un calo psicologico durante l’incontro. Non avevo grandi aspettative perch¨¨ ora sto lavorando per i Giochi del Mediterraneo: l’obiettivo primario era quello di valutare il lavoro fatto finora e ne sono soddisfatto”. Quinto posto anche per Ahmed El Sharaby nei -75 kg, sconfitto 3-0 dall’atleta di casa, il turco Erman Eltemur: “Sono felice di essere tornato a potermi giocare una medaglia dopo l’argento di Parigi l’anno scorso, ¨¨ stato un lungo percorso ma ne ¨¨ valsa la pena. Sono un po’ rammaricato per la finale, ma sono sulla strada giusta”.
Chiara Soldi
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