Il presidente Domenico Falcone illustra l'impegno federale verso il mondo dello sport integrato: "Abbiamo molti progetti sia sperimentali che agonistici, siamo pronti ad offrire il nostro contributo"
L'importanza dello sport nella vita di tutti i giorni come promotore di benessere e di una migliore qualit¨¤ di vita, ¨¨ entrata a gran voce anche nella vita delle persone con disabilit¨¤, non solo come una sorta di terapia riabilitativa, ma anche come momento di emancipazione e accrescimento. Le grandi potenzialit¨¤ psico-motorie delle Arti Marziali, potendo essere praticate da tutti, si prestano in maniera adeguata ad un lavoro specifico con persone che presentano disabilit¨¤ di diverso tipo e a diverso livello, dando loro la possibilit¨¤ di conoscere il proprio corpo e ad esprimersi con esso. Ecco che la Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali si sta muovendo oggi con passione verso questo mondo attraverso vari progetti anche in visione agonistica: “Il nostro compito – sottolinea il Presidente Domenico Falcone - ¨¨ quello di fornire ai tecnici interessati gli strumenti giusti per lavorare nel campo e agli atleti la possibilit¨¤ di migliorarsi e concorrere verso il sogno olimpico”. Domenica, al PalaPellicone di Ostia, si svolger¨¤ il 1¡ã Campionato Italiano di Para-Karate di kata dedicato alle categorie carrozzina, non vedenti ed ipovedenti, intellettivo relazionali.
Un'atleta del para-karate
Presidente Falcone, come vi siete avvicinati al mondo dello sport integrato?
“Il primo momento in cui abbiamo preso contatto con la disabilit¨¤ ¨¨ stato con la Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi (FISPIC) con la quale abbiamo stipulato delle convenzioni. Nell’ultimo periodo abbiamo ribadito la volont¨¤ di offrire la nostra collaborazione per far s¨¬ che gli atleti potessero allenarsi con i normodotati cos¨¬ da migliorarsi e sperare ancor pi¨´ in una qualificazione alle Paralimpiadi: vorremmo trasferire l’attivit¨¤ al nostro Centro Olimpico Federale di Ostia e aiutare gli atleti di spessore”.
“Il primo momento in cui abbiamo preso contatto con la disabilit¨¤ ¨¨ stato con la Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi (FISPIC) con la quale abbiamo stipulato delle convenzioni. Nell’ultimo periodo abbiamo ribadito la volont¨¤ di offrire la nostra collaborazione per far s¨¬ che gli atleti potessero allenarsi con i normodotati cos¨¬ da migliorarsi e sperare ancor pi¨´ in una qualificazione alle Paralimpiadi: vorremmo trasferire l’attivit¨¤ al nostro Centro Olimpico Federale di Ostia e aiutare gli atleti di spessore”.
Quindi vi state attivando anche dal punto di vista agonistico?
“La Federazione gi¨¤ lavorava in attivit¨¤ di carattere amatoriale con i disabili. L’evoluzione ¨¨ avvenuta di recente attraverso un accordo con la FISPIC che firmeremo ed entrer¨¤ in vigore dal 2019. L’anno scorso il Comitato Italiano Paralimpico ha emanato delle direttive chiare, dichiarando la FISPIC come l’unica federazione adibita a questo tipo di attivit¨¤, cos¨¬ ci siamo incontrati con loro e si ¨¨ aperto un mondo: loro svolgevano anche l’attivit¨¤ agonistica con Campionati Italiani e selezioni per gli Europei e i Mondiali. ? stata un’esperienza bellissima e abbiamo deciso di voler collaborare. Questo mi fa estremamente felice perch¨¨ cos¨¬ facendo ci stiamo inserendo in maniera pi¨´ incisiva rispetto al passato aumentando la nostra sensibilit¨¤ per questa tematica”.
“La Federazione gi¨¤ lavorava in attivit¨¤ di carattere amatoriale con i disabili. L’evoluzione ¨¨ avvenuta di recente attraverso un accordo con la FISPIC che firmeremo ed entrer¨¤ in vigore dal 2019. L’anno scorso il Comitato Italiano Paralimpico ha emanato delle direttive chiare, dichiarando la FISPIC come l’unica federazione adibita a questo tipo di attivit¨¤, cos¨¬ ci siamo incontrati con loro e si ¨¨ aperto un mondo: loro svolgevano anche l’attivit¨¤ agonistica con Campionati Italiani e selezioni per gli Europei e i Mondiali. ? stata un’esperienza bellissima e abbiamo deciso di voler collaborare. Questo mi fa estremamente felice perch¨¨ cos¨¬ facendo ci stiamo inserendo in maniera pi¨´ incisiva rispetto al passato aumentando la nostra sensibilit¨¤ per questa tematica”.
Quale sar¨¤ il prossimo passo?
“Formare i tecnici attraverso corsi di aggiornamento specifici. Il nostro compito ¨¨ quello di fornire loro gli strumenti giusti per questo tipo di attivit¨¤”.
“Formare i tecnici attraverso corsi di aggiornamento specifici. Il nostro compito ¨¨ quello di fornire loro gli strumenti giusti per questo tipo di attivit¨¤”.
Una recente esibizione di para-karate: domenica 1¡ã Tricolore
Domenica ci sar¨¤ il tricolore di Para-Karate, una grande novit¨¤
“Fino ad oggi si parlava di attivit¨¤ riguardanti il judo, questo perch¨¦ il karate era fuori da un contesto di attivit¨¤ paralimpica. Prendendo spunto dalla Federazione Mondiale (WKF) che sta incentivando la specialit¨¤ del kata anche nel mondo delle disabilit¨¤, abbiamo deciso di promuovere anche noi questo movimento ecco perch¨¦ ci siamo incontrati con il CIP e firmeremo un protocollo a giorni”.
“Fino ad oggi si parlava di attivit¨¤ riguardanti il judo, questo perch¨¦ il karate era fuori da un contesto di attivit¨¤ paralimpica. Prendendo spunto dalla Federazione Mondiale (WKF) che sta incentivando la specialit¨¤ del kata anche nel mondo delle disabilit¨¤, abbiamo deciso di promuovere anche noi questo movimento ecco perch¨¦ ci siamo incontrati con il CIP e firmeremo un protocollo a giorni”.
Quanto ¨¨ importante l’aspetto agonistico?
“Molto perch¨¦ significa parit¨¤ a tutto tondo e nessun tipo di discriminazione: anche chi soffre di disabilit¨¤ vuole mettersi in gioco e noi dobbiamo dare loro questa opportunit¨¤. Mi ¨¨ capitato di conoscere molti atleti e di ascoltare molte storie incredibili agli incontri al CONI durante le Olimpiadi, saranno parole banali ma sono trascinanti, hanno una carica ed un entusiasmo unici”.
“Molto perch¨¦ significa parit¨¤ a tutto tondo e nessun tipo di discriminazione: anche chi soffre di disabilit¨¤ vuole mettersi in gioco e noi dobbiamo dare loro questa opportunit¨¤. Mi ¨¨ capitato di conoscere molti atleti e di ascoltare molte storie incredibili agli incontri al CONI durante le Olimpiadi, saranno parole banali ma sono trascinanti, hanno una carica ed un entusiasmo unici”.
Una recente esibizione tra atlete di para-karate
Ci sono altri progetti in cantiere?
“Abbiamo un accordo con l’unit¨¤ spinale di Montecatone, nelle Marche, dove i pazienti praticheranno karate per il recupero e la riabilitazione. Mentre per il judo stiamo portando avanti un progetto sperimentale con i tetraplegici grazie a Ciro Scarpati, un Maestro che ¨¨ stato colpito da un incidente che lo ha costretto sulla sedia a rotelle. Lui con il comitato regionale stanno sviluppando un’attivit¨¤ meravigliosa e noi come Federazione siamo pronti ad offrire il nostro contributo. Fra pochi giorni poi cadr¨¤ l’anniversario della scomparsa di Giorgio Sozzi, un grande Maestro molto si ¨¨ speso a favore delle persone diversamente abili ed il cui insegnamento viene ora portato avanti dai figli Andrea ed Ilaria con immutata passione. Vorrei ricordarlo perch¨¦ ¨¨ grazie a lui e al suo contributo che il judo e il mondo delle disabilit¨¤ si sono incontrati”.
“Abbiamo un accordo con l’unit¨¤ spinale di Montecatone, nelle Marche, dove i pazienti praticheranno karate per il recupero e la riabilitazione. Mentre per il judo stiamo portando avanti un progetto sperimentale con i tetraplegici grazie a Ciro Scarpati, un Maestro che ¨¨ stato colpito da un incidente che lo ha costretto sulla sedia a rotelle. Lui con il comitato regionale stanno sviluppando un’attivit¨¤ meravigliosa e noi come Federazione siamo pronti ad offrire il nostro contributo. Fra pochi giorni poi cadr¨¤ l’anniversario della scomparsa di Giorgio Sozzi, un grande Maestro molto si ¨¨ speso a favore delle persone diversamente abili ed il cui insegnamento viene ora portato avanti dai figli Andrea ed Ilaria con immutata passione. Vorrei ricordarlo perch¨¦ ¨¨ grazie a lui e al suo contributo che il judo e il mondo delle disabilit¨¤ si sono incontrati”.
Chiara Soldi
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