Judo, lotta e karate: sono 15 gli azzurri alla conquista delle Olimpiadi
Due nella lotta, cinque nel karate, otto (pi¨´ uno per il mixed team) nel judo. Sono i pass olimpici che la Fijlkam ha ottenuto per Tokyo e che ieri, nel Salone d’Onore del Coni al Foro Italico, ha presentato ufficialmente con una cerimonia cui hanno preso parte anche il presidente del Coni Giovanni Malag¨° ed il presidente della federale Domenico Falcone. Anche se partiranno per il Giappone fra pochi giorni, nessuno dei 15 azzurri ¨¨ venuto meno all’impegno, con loro anche i direttori tecnici, i coach, i medici e i fisioterapisti: tutte le componenti di una delegazione su cui pendono anche tante aspettative. “Dovete portare grandi risultati -ha detto senza mezzi termini Giovanni Malag¨°- perch¨¦ sono quelli che io mi aspetto da voi, e perch¨¦ dobbiamo e possiamo fare meglio di quanto fatto a Rio. Vi metto pressione - sottolinea scherzosamente il numero uno del Coni - poi fate come volete, distribuitele pure fra di voi, ma portate a casa tante medaglie. Vi ho seguiti in tutto il percorso di qualificazione, so quante difficolt¨¤ e quanti sacrifici avete affrontato e quanti ne affronteremo anche a Tokyo causa Covid, ma so che potete fare tanto e che siete in grado di superare tutte le difficolt¨¤”.
JUDO
¡ªFrancesca Milani, Odette Giuffrida, Maria Centracchio, Alice Bellandi, Manuel Lombardo, Fabio Basile, Christian Parlati, Nicholas Mungai: ecco gli otto judoka che saliranno sui tatami giapponesi. A rappresentarli tutti, sul palco del Salone d’Onore del Coni, Fabio Basile e Odette Giuffrida, rispettivamente oro e argento olimpico a Rio 2016. “Sono orgogliosa di questa mia seconda Olimpiade -ha detto con emozione Odette - oggi sono diversa da quella di Rio, ho cinque anni di pi¨´ e una nuova consapevolezza. Auguro a tutti noi di divertirci e di dare tutto, dobbiamo puntare al massimo. Mi piace chiamarla 'Olimpiade della motivazione' perch¨¦ abbiamo superato mille difficolt¨¤ e siamo pronti. Ho un sogno e per realizzarlo sono sfacciata, ma dico al presidente Malag¨° che vorrei un giorno portare la bandiera tricolore”. “Mi sento in grande forma -ha detto invece Fabio -, mi sono allenato giorno e notte, lavoro e impegno verso un solo obiettivo: vincere per la seconda volta in una categoria di peso diversa e diventare leggenda” .
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MIXED TEAM
¡ªIl judo pu¨° vantare una qualifica aggiuntiva, quella della squadra che parteciper¨¤ al Mixed-Teams: il primo torneo olimpico a squadre miste composte dagli atleti di tre categorie femminili (57, 70 e +70 kg) e tre categorie maschili (73, 90 e +90 kg) che, piccolo dettaglio, devono essere qualificati per la gara individuale. Il regolamento apposito consente il doppio salto di categoria e, solo per fare un esempio pratico, l’Italia potr¨¤ schierarsi cos¨¬: Francesca Milani e Odette Giuffrida nei 57 kg, Maria Centracchio nei 70 kg, Alice Bellandi nei +70 kg, Manuel Lombardo e Fabio Basile nei 73 kg, Christian Parlati nei 90 kg e Nicholas Mungai nei +90 kg. Gara impegnativa? Certamente. Ma non ¨¨ soltanto un appuntamento con la storia del judo alle Olimpiadi che, per la prima volta, assegner¨¤ medaglie anche per un torneo a squadre, ma ¨¨ anche e soprattutto l’orgoglio ed il prestigio concreto di essere una di quelle dodici nazioni al mondo che sono riuscite a qualificare gli atleti per poter partecipare. Assieme al Giappone, Brasile, Francia, Germania, Israele, Mongolia, Olanda, Corea del sud, Russia, Uzbekistan e la squadra dei Rifugiati, che ¨¨ subentrata al Canada.
LOTTA
¡ª“Indipendentemente dallo sport che facciamo -¨¨ stato il commento di Frank Chamizo, bronzo a Rio- noi siamo una squadra e sono convinto che insieme siamo pi¨´ forti che da soli. Ringrazio per questa seconda opportunit¨¤, ma non voglio dire nulla se non che mi sono allenato forte. Il 2020 ¨¨ stato veramente difficile, essere fermi per un anno ¨¨ stata dura, una botta enorme per un atleta. Ma oggi siamo tutti pronti e siamo una bella squadra: andiamo a prenderci Tokyo”. Un Chamizo sempre pi¨´ determinato, insomma, che insieme a Abraham Conyedo voler¨¤ in Giappone per dare il massimo sulla materassina.
KARATE
¡ªSono invece cinque i qualificati del karate: Viviana Bottaro, Silvia Semeraro, Mattia Busato, Angelo Crescenzo e Luigi Bus¨¢. E proprio il capitano azzurro ieri ha raccontato il difficile percorso degli azzurri verso quella che sar¨¤ la prima Olimpiade della storia della disciplina. “La Fijlkam ¨¨ la mia famiglia -ha sottolineato Bus¨¤- ho passato pi¨´ tempo con i miei colleghi in nazionale che con i miei famigliari, abbiamo fatto tanti sacrifici insieme ed ovunque vado, loro sono con me. Ci stiamo allenando benissimo e sono sicuro che ci andremo a prendere quello che ci spetta, gioendo e condividendo insieme, come la famiglia che siamo”.
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