Un European Open con i fiocchi, quello che sabato e domenica ha visto sfilare oltre 400 atleti di 35 nazioni al Playhall di Riccione. Fra tre settimane ci saranno i Mondiali a Tashkent, in Uzbekistan, appuntamento importantissimo sulla rotta di Parigi 2024, cos¨¬ la competizione andata in scena sulla riviera romagnola si ¨¨ dimostrata essere un’ottimo banco di prova anche per molti top player, riscontrando una partecipazione che nulla ha da invidiare ad un Grand Slam. Il fattore casa ha portato bene all’Italia, che ¨¨ riuscita a piazzare ben 12 atleti nei primi sette posti con quattro medaglie, quattro quinti ed altrettanti settimi, nonostante la presenza di soli 5 degli atleti selezionati per la prossima rassegna iridata. Lorenzo Agro Sylvain, argento nei +100 kg, Gabriele Sulli (73 kg), Giorgia Stangherlin (78 kg) e Giacomo Gamba (81 kg) di bronzo, questi i quattro alfieri azzurri saliti sul podio a Riccione. Ad un passo dalla medaglia, chiudendo al quinto posto, Simone Aversa (60 kg), Luca Caggiano (66 kg), Martina Castagnola (52 kg), Miriam Boi (63 kg), mentre Mario Petrosino (60 kg), Edoardo Mella (73 kg), Carola Paissoni e Flavia Favorini (63 kg) al settimo.
le medaglie
Judo, l’Italia brilla all’Open di Riccione: obiettivo Mondiali sempre pi¨´ vicino
Sul podio quattro giovani azzurri: argento per Agro Sylvain, bronzo per Sulli, Gamba e Stangherlin
l'argento
¡ª“Sono venuto a Riccione per ritrovare le sensazioni di gara e sinceramente non mi aspettavo andasse cos¨¬ bene -ha dichiarato Lorenzo Agro Sylvain-. Nonostante i problemi alla spalla pian piano ho acquisito sicurezza e, anche se mi sono beccato la testa di serie numero uno, ¨¨ andato tutto bene. Poi il dolore alla spalla si ¨¨ fatto sentire e abbiamo preferito evitare di rischiare, scegliendo di non disputare la finale. Per me che sono di Parma, vincere questo argento in casa ha un sapore diverso, unico. Dedico questa medaglia al Centro Sportivo Carabinieri ed al Kyu Shin Do Kai Parma, che ¨¨ la mia societ¨¤ di provenienza, ma anche al mio maestro Luigi Crescini, la presidente Lucia Rubini e al coach Luca Ravanetti, che mi hanno seguito e sostenuto durante tutta la competizione”.
i bronzi
¡ª“Non ero al top fisicamente -ha sottolineato Gabriele Sulli-, ma c’ero con la testa e volevo salire sul podio. Dopo tanti quinti posti negli Open ¨¨ arrivata finalmente questa medaglia di bronzo. Ma sto gi¨¤ puntando alla prossima gara e da domani si torna al lavoro. Ringrazio le Fiamme Gialle, i coach Salvatore Ferro, Antonio Ciano e Ylenia Scapin che mi hanno supportato, mio padre e mia sorella che sono venuti da Frosinone fino a qui, la mia famiglia e tutti quelli che mi sostengono. Ma questa medaglia va a me perch¨¦ ho superato tante situazioni brutte: agli Assoluti un infortunio non mi ha permesso di finire la finale, poi per ritrovare la condizione ci ho messo un po’ per¨°… me la sono meritata!”. “Sono contento per la gara di oggi -ha detto Giacomo Gamba- perch¨¦ questo Open era un gradino sopra rispetto ai precedenti. Il livello alto e ho disputato incontri in sofferti, ¨¨ stata una gara molto faticosa e sono contento di questo bronzo. Mi alleno da tanti anni e piano piano inizio a prendere sempre pi¨´ confidenza. Ringrazio i miei compagni di allenamento, i miei allenatori, il mio comandante Luigi Guido, i coach Matteo Marconcini e Giovanni Carollo, i miei compagni di squadra di Brescia ai quali sono ancora molto legato, la mia ragazza, mia mamma e mia sorella che sono venute a Riccione, sono felice di aver conquistato una medaglia con loro sugli spalti”. “Ho faticato un po’ -ha ammesso Giorgia Stangherlin-. Arrivavo da un pesante carico di lavoro in vista dei Mondiali, per¨° mi sono divertita ed ¨¨ quello l’importante. Ho affrontato la gara senza il pensiero della medaglia, incontro dopo incontro mi sono messa in gioco sempre al massimo. Questo bronzo lo dedico a me stessa in particolare, ma ringrazio il Centro Sportivo Carabinieri ed i tecnici Matteo Marconcini e Giovanni Carollo che ci sostengono e supportano”.
prima volta
¡ªL’Open a Riccione, che ha registrato un chiaro successo della Francia con 12 medaglie (di cui 4 ori), ha registrato anche una prima assoluta: in occasione della cerimonia di premiazione dei 57 kg, con l’oro al collo della britannica Nekoda Smythe-Davis, ha risuonato per la prima volta anche nel mondo del judo il nuovo inno inglese “God Save The King”, cos¨¬ modificato in seguito alla morte di Elisabetta II e la proclamazione di Re Carlo III.
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