Dalla delusione del quinto posto alla gioia infinita della medaglia d’oro in quattro mosse. Veronica Toniolo, triestina di quindici anni, l'atleta pi¨´ giovane della delegazione azzurra alle Olimpiadi giovanili a Buenos Aires, ha saputo reagire e dopo l’amarezza per una medaglia sfuggita d’un soffio nella gara individuale dei 52 kg, ¨¨ arrivata la felicit¨¤ per il primo posto nella gara a squadre. Un ‘mixed-team’ che, pur parlando sette lingue diverse, ha saputo trovare un’intesa perfetta, ed ¨¨ proprio questa la grande forza dello sport e di questa bellissima giovent¨´. Oltre che di una formula di gara semplice quanto geniale.
GIOCHI GIOVANILI
Judo, oro Toniolo con il "mixed-team" "Grande intesa tra perfetti sconosciuti"
Dall'amarezza per la sconfitta nella gara individuale al trionfo nella prova a squadra "mixed-team": si chiude con il sorriso l'avventura di Veronica Toniolo ai Giochi Giovanili di Buenos Aires
IL CONTRIBUTO “Ieri quella medaglia ¨¨ arrivata grazie ad un team in cui mi sono trovata davvero a mio agio – ha detto felice Veronica Toniolo - tra noi s’¨¨ creata un’intesa perfetta nonostante fino a ieri fossimo quasi dei perfetti sconosciuti: ci siamo sostenuti a vicenda e abbiamo combattuto davvero per lo stesso obiettivo, superando insieme anche i momenti pi¨´ critici che non sono mancati neanche per me… tutto per¨° ¨¨ andato per il meglio”. Per quattro volte la squadra, cui ¨¨ stato assegnato il nome Pechino si ¨¨ schierata sul tatami con questo ordine: nei 44 kg, Ana Viktorija Puljiz, croata, nei 55 kg Artsiom Kolasau, bielorusso, nei 52 kg l’azzurra Veronica Toniolo, nei 66 kg Jaykhunbek Nazarov, uzbeco, nei 63 kg Itzel Pecha, messicana, negli 81 kg Carlos Paez, venezuelano e nei 78 kg Liu Li Ling di Taipei. Non c’era un atleta nei 100 kg, ma questo fatto non ha penalizzato il risultato, essendo stato il sorteggio a comporre le formazioni e cos¨¬ Pechino si ¨¨ imposta per 5-2 su Montreal, 4-3 su Nanchino, 7-0 su Londra ed in finale per 4-3 su Atene.
Il contributo di Veronica si ¨¨ fatto sentire, avendo vinto per ippon con la panamense Nemesis Candelo, ¨¨ stata sconfitta dall’uzbeca Nilufar Ermaganbetova (waza ari), poi ancora ippon con la peruviana Noemi Huayhuameza Ornata ed in finale con Mireille Adriamifehy del Madagascar.
LA DEDICA “Questa medaglia la dedico a tutti quelli che da sempre mi supportano – ha detto ancora Veronica Toniolo - e in particolare la dedico ai miei fantastici genitori e a mia sorella, a mio Zio Piero e il maestro Comi, che mi sostengono anche nei momenti no, anche dall’altra parte del mondo, ai maestri Sandro, Vito e Corrado e a tutti i miei compagni della nazionale, che oggi ho portato con me sul podio, perch¨¦ ¨¨ anche grazie a loro e a quello che abbiamo condiviso quest’anno se ¨¨ arrivata questa medaglia”. “Sono state emozioni incredibili – ha detto Raffaele Toniolo, coach e padre di Veronica – che ci hanno portato dallo sconforto di luned¨¬, quando abbiamo lasciato qualcosa sul tatami, all’entusiasmo di queste ore in cui Veronica, per la prima volta per l’Italia, si ¨¨ aggiudicata una medaglia d’oro ai Giochi Olimpici Giovanili. Siamo orgogliosi perch¨¨ il Judo italiano ha arricchito il medagliere del Coni a questi Giochi. ? doveroso ricordare i colleghi della Commissione Nazionale Attivit¨¤ Giovanile, Sandro Piccirillo, Corrado Bongiorno, Vito Zocco e Alessandro Comi con i quali voglio condividere questo risultato. Li ringrazio per la professionalit¨¤ dimostrata e per il supporto sempre puntuale che, nonostante la distanza di questi giorni, ci ha fatti sentire una grande squadra”.
LA SVOLTA Ed ¨¨ stato proprio Alessandro Comi, il componente pi¨´ polivalente della Commissione giovanile che, facendo da cerniera dall’Italia con Veronica, Raffaele Toniolo e Monica Barbieri, ¨¨ riuscito a vivere e far vivere a tutti un’appassionante diretta. “Questa medaglia d’oro del mixed team nel quale ha gareggiato anche Veronica Toniolo – ha detto Alessandro Comi - nasconde una bellezza meno evidente del risultato, ma forse pi¨´ importante. In questi due giorni infatti, tra la delusione del torneo individuale e il successo del mixed team, Veronica ha fatto un grande passo in avanti in termini di crescita, imparando a rileggere un passo falso in termini propositivi, un’opportunit¨¤ per migliorare. Questa volta Veronica ¨¨ ritornata sul tatami agguerritissima e, rispetto a luned¨¬, la sconfitta patita dall’uzbeca non ¨¨ stata la fine di tutto, anzi... ¨¨ cambiata quella convinzione che fa la differenza: quando si cade, ¨¨ necessario rialzarsi meglio e pi¨´ velocemente degli altri! Veronica ritorner¨¤ da Buenos Aires con una splendida medaglia al collo, ma soprattutto con un bagaglio di esperienza che, per il suo futuro di donna e di atleta, ¨¨ importantissimo”.
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