Basile di nuovo sul tatami: "Spadafora, ottimo lavoro con Malag¨° e Falcone"
Il judo finalmente riparte. E se le gare per il momento rimangono ancora lontane, il valore emotivo per un judoka, che dopo pi¨´ di quattro mesi ritorna ad afferrare i baveri del judogi del partner, non ha prezzo. ? immenso! E luned¨¬ prossimo, il 13 luglio, per gli atleti della squadra olimpica si ritorna a respirare l’aria del Centro Olimpico Federale di Ostia per quello che ¨¨ il primo collegiale indetto dopo la lunghissima pausa Covid-19. Solo Manuel Lombardo, leader della classifica mondiale dei 66 kg, non sar¨¤ presente, ma sar¨¤ ugualmente sul tatami a Torino. Ci saranno invece cinque ragazze e sei ragazzi: Francesca Giorda, Odette Giuffrida, Maria Centracchio, Edwige Gwend, Alice Bellandi, Matteo Medves, Giovanni Esposito, Fabio Basile, Antonio Esposito, Christian Parlati e Nicholas Mungai. Tutti rigorosamente muniti della prevista autodichiarazione sul proprio stato di salute, cos¨¬ come i partner, che ciascuno ha potuto scegliere ed invitare allo scopo di potercisi allenare, nel rispetto di quanto indicato dalle linee guida.
I PARTNER
¡ªUn passaggio non proprio banale quello di poter scegliere e portare un partner, essendo logico immaginare che una scelta di questo tipo sia condizionata dalle affinit¨¤, sia di capacit¨¤, ma anche di empatia tecnica ed emotiva. Lo si comprende anche dalle risposte alla domanda "con chi hai scelto di condividere la pratica in questo collegiale?": "Come partner ho chiesto l’aiuto di Martina Esposito – ha detto Maria Centracchio - che oltre ad essere un’atleta molto forte, la considero una ragazza molto simile a me per la voglia di lavorare e per la seriet¨¤ sul tatami". "Ho scelto di condividere la pratica nel collegiale con Davide Ripandelli – ha detto Matteo Medves - ¨¨ sempre stato pronto e disponibile a venire in ritiro ed ¨¨ comunque un amico e con lui mi trovo bene a fare judo". "Ho deciso di convoare come mia partner Linda Politi – ha detto Alice Bellandi - mi ha sempre aiutato tanto in questo percorso che sto facendo di avvicinamento alle Olimpiadi". "Mi sono sempre allenato con mio fratello con cui faccio coppia fissa da 4 mesi ormai – ha detto Antonio Esposito - e con lui ho avuto modo di studiare i miei avversari e analizzare alcuni errori che facevo in gara". "Ho chiesto di convocare Gennaro Pirelli – ha detto Nicholas Mungai - perch¨¦ ¨¨ un bravo judoka ed i suoi risultati lo dimostrano, soprattutto ha molta voglia di lavorare. Inizialmente l’avevo chiesto al friulano Kenny Bedel, ma ¨¨ impegnato con il corso in Polizia". "Verr¨¤ con me Salvatore D’arco – ha detto Christian Parlati - ho scelto lui perch¨¦ ci alleniamo molto bene insieme ed ¨¨ un mio grande amico".
IL SUPPORTO
¡ª"Sento i miei amici di Torino che, come tutti i judoka in Italia, vogliono tornare sul tatami a fare lo sport che amano – ha detto Francesca Giorda – a loro dico sempre di tenere duro, e che questo periodo ci ¨¨ servito sicuramente per capire quanto questo sport faccia davvero parte di ognuno di noi". Ma non ¨¨ stato banale nemmeno l’incoraggiamento che i campioni della squadra azzurra, consapevoli della loro posizione, hanno voluto rivolgere agli sportivi italiani ed ai judoka in particolare. "Questo periodo ci ha fatto capire che siamo in grado di sopportare ben pi¨´ di quanto avremmo immaginato – ha detto Odette Giuffrida – e l’incitamento che vi faccio, ¨¨ di sognare ancora pi¨´ in grande, perch¨¦ siamo pronti e siamo capaci di fare grandi cose. Si pu¨° fare e, per ultima cosa, non dimentichiamoci di apprezzare anche le cose pi¨´ piccole, come gli allenamenti con gli amici o andare in palestra e indossare il judogi. Apprezziamo tutto e sogniamo in grand". "Adesso dobbiamo soltanto rimanere tutti sereni e non farci prendere dall’ansia, perch¨¦ le gare sono ancora lontane – ¨¨ stato il pensiero di Fabio Basile -pensiamo soltanto ad allenarci serenamente, con il massimo impegno possibile. ? stato certamente un periodo molto particolare, ma se ne esce anche se si ragiona in maniera equilibrata e lucida. Come sul tatami, senza farsi prendere dall’ansia. E poi voglio aggiungere anche sono contento per come si ¨¨ mossa la nostra Federazione, il presidente Domenico Falcone ed il segretario generale Massimiliano Benucci per velocizzare i tempi e ricominciare ad allenarci. Per com’¨¨ stata gestita questa complicata vicenda, mi sento di dire che il nostro ministro Spadafora crede veramente in noi e non ci ha mai lasciati soli, cos¨¬ come Malag¨° e Falcone. Hanno fatto davvero tutti un ottimo lavoro".
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