L'Italiano battuto con onore a New York nella "sfida del secolo
Frank Chamizo non ¨¨ riuscito nell’impresa di essere re per un giorno. A vincere la “sfida del secolo”, cos¨¬ ¨¨ stata chiamata da tutti gli appassionati di lotta olimpica, ¨¨ stato l’americano Jordan Burroughs per 6-5. Un match spettacolare che ha regalato all’Italia una grande speranza grazie all’incredibile partenza dell’azzurro, in vantaggio fino a 45 secondi dal termine termine. Burroughs, Campione Olimpico a Londra 2012 e quattro volte Campione Mondiale, riesce per¨° a ribaltare la situazione e a mettere la firma sulla prima importante sfida tra i due. S¨¬, perch¨¨ il futuro si preannuncia ricco di scontri tra i due pluricampioni a partire dai Mondiali di Budapest ad ottobre, dove Frank cercher¨¤ la rivincita dal sapore pi¨´ gustoso. Il tutto culminer¨¤ a Tokyo 2020: saranno i Giochi a Cinque Cerchi a definire chi sar¨¤ davvero il re indiscusso della categoria.
Frank Chamizo nella sfida contro Burroughs
IL MATCH L’incontro inizia con una fase di studio spezzata dall’iniziativa di Chamizo che coglie di sorpresa Burrough rifilandogli i primi 2 punti. Deciso ad allungare le distanze, l’italo-cubano sferra una seconda proiezione, portandosi sul 4-0, per poi subire la stessa: il primo round termina cos¨¬ 4-2. Frank ¨¨ concentrato e risale sulla materassina centrale con la voglia di vincere: ¨¨ cos¨¬ che spinge fuori dal perimetro l’americano e il tabellone segna 5-2. Ma il padrone di casa non ¨¨ intenzionato ad abdicare al trono e inizia la sua rimonta: riparte all’attacco e accorcia le distanze siglando il 5-4, per poi andare verso la vittoria negli ultimi 45 secondi effettuando il sorpasso decisivo (6-5) gli vale la vittoria.
L'abbraccio tra Frank Chamizo e Jordan Burroughs
VALORE Uno spettacolo senza eguali quello andato in scena in occasione del Beat The Streets a New York, dove Burroughs, ormai dominatore da anni dei -74 kg, ha sfidato l’italo-cubano. Frank si ¨¨ approcciato alla categoria quest’anno, dopo un’escalation che lo ha visto primeggiare nei -65 kg prima e nei -70 kg poi: due titoli europei e due mondiali con l’ultimo assalto continentale due settimane fa a che lo ha visto salire sul terzo gradino del podio a Kaspiisk in Russia. La sfida nella Grande Mela non gli ha consegnato la corona, ma ha dimostrato il valore dell’italo-cubano al mondo, che riesce sempre a dire la sua a prescindere dalla categoria di peso e dagli avversari. La strada verso Tokyo ¨¨ appena iniziata.
Chiara Soldi
© RIPRODUZIONE RISERVATA