Vittoria ai punti per Mohammed Maravilla Obbadi. Perdere da un campione del mondo come Rosales ci pu¨° stare, l'Importante e rialzarsi e riprendere il cammino mettendo alle spalle la delusione: cos¨¬ ha fatto “Moh” sul ring amico di Firenze
Mohammed Obbadi, 24 anni, pur se nato a Casablanca in Marocco, italiano per residenza ultradecennale, pugilisticamente fiorentino, cresciuto all’ombra di Alex Boncinelli, un maestro di qualit¨¤ doc, ha riconquistato la cintura dell’Unione Europea, gi¨¤ sua nel 2016 a spese del romeno, di stanza in Spagna Silvio Olteanu, 38 anni, in attivit¨¤ dal 2005, gi¨¤ europeo assoluto. Un ritorno alle origini di grande importanza, perch¨¦ tra le due imprese, Obbadi ha vissuto l’esperienza della prima e unica sconfitta. L’autore di quella sconfitta risult¨° Cristofer Rosales (27-3), 23 anni, di Managua in Nicaragua, per la cintura Internazionale WBC dei mosca. La sfida ebbe luogo il 21 ottobre 2017 a Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia, e si chiuse alla settima ripresa per il centro-americano. La prima sconfitta, come il primo amore, non si scorda mai. Infatti, fu dura da digerire. Ma il seguito della carriera di Rosales, rese meno amaro lo stop. Il 15 aprile a Yokohama (Gia), Rosales distrugge il fino ad allora invitto Daigo Higa (15) in nove round, diventando campione del mondo WBC mosca. Perdere da un campione del mondo ci pu¨° stare. Importante, rialzarsi e riprendere il cammino mettendo alle spalle la delusione. Cos¨¬ ha fatto “Moh” sul ring amico di Firenze.
IN SALITA L’avversario giunto in Italia, da Las Palmas nelle Canarie, Aramus Torres, 22 anni, sette vittorie e un solo pari, non aveva nascosto le ambizioni di tornare a casa con la cintura vacante. I fatti hanno confermato che le ambizioni non erano campate in aria, anche se l’inizio risultava disastroso. Colpito preciso al viso da un sinistro pi¨´ preciso che potente, lo spagnolo si ritrova seduto sul tappeto. Ma l’avvio in salita non scoraggia l’ospite, che cerca in ogni modo di recuperare lo svantaggio, attaccando alla ricerca della corta distanza. Che Obbadi evita con intelligenza tattica, allungando il vantaggio. Torres ¨¨ un torello molto forte, superiore muscolarmente, paga la migliore impostazione di Obbadi che sta ritrovando la migliore condizione e da vero talento, offre sprazzi di grande boxe. Soffre solo nel nono round, con Torres consapevole di essere in svantaggio e quindi deciso a risolvere la faccenda prima del limite. Parte all’assalto come una furia, costringe Obbadi ad una stretta difesa, mai passiva, ma non basta un round per capovolgere la situazione. Boncinelli nel minuto di riposo lo stimola e non addormentarsi e riprendere l’iniziativa. Cosa che esegue puntualmente, muovendosi e colpendo in velocit¨¤ e precisione. Il verdetto dei giudici ¨¨ emblematico: 119-109, 116-111, 118-109.
ESPERIENZA Il procuratore Mario Loreni ¨¨ soddisfatto, ma prudente: “Lo spagnolo era un duro e ha cercato per dodici round di capovolgere una battaglia che ai punti capiva di perdere. Obbadi ¨¨ stato molto bravo per aver mantenuto la concentrazione fino al termine. Ha dimostrato di aver cancellato la delusione della sconfitta ed era la cosa pi¨´ importante. La conquista della cintura UE ¨¨ importante e per questo la difenderemo almeno due volte”. Per l’europeo maggiore? “Obbadi ha disputato solo 17 incontri e ha la necessit¨¤ di fare ulteriore esperienza. Al momento al vertice europeo c’¨¨ il francese Legrand, atleta imbattuto e fortissimo, che ha aspirazioni mondiali. Aspettiamo che la situazione cambi e che Obbadi disputi altri incontri. Il talento non gli manca e aspettiamo che arrivi la cittadinanza italiana ormai prossima. Ha solo 24 anni e quindi facciamolo crescere con giudizio. Intanto ha vinto un match non scontato”.
SMALIZIATO D’accordo Alex Boncinelli il suo scopritore: “Il ragazzo ¨¨ recuperato in pieno. L’unico problema ¨¨ il rischio che si addormenti e perda la concentrazione. Per questo dopo cinque riprese l’ho stuzzicato a darsi una sveglia. Cosa che ha fatto. La sua prova mi ha soddisfatto. In pratica ha vinto almeno nove, dieci riprese, contro uno dei pi¨´ promettenti mosca in Europa. Tecnicamente non ha nulla da imparare, quello che gli manca ¨¨ l’esperienza di vertice. Deve essere pi¨´ smaliziato, pi¨´ cinico e anche cattivo. Solo quello, il resto lo ha tutto. D’altronde il talento l’hai dentro non lo inventi. E questo fa parte delle qualit¨¤ del pugile. Sono pienamente d’accordo con Loreni, questa cintura ¨¨ giusto difenderla per tutta la stagione. Nel 2019 potrebbe essere l’anno dell’assalto alla corona maggiore”.
LA SERATA Negli altri confronti, la sfida tra i supermedi Dragan Lepei (15-1-2) alla sua prima volta da italiano, ha giustiziato l’anziano Jorge Ortiz (7-65-5) colombiano di 48 anni, residente in Spagna, operativo dal 1993, ¨¨ durata due round. Complice in parte un problema al gomito, il resto per i colpi di Lepei che picchia duro e ha consigliato Ortiz alla resa. I gemelli Davide (3-18) e Lorenzo Cal¨¬ (0-12-2), hanno confermato la vocazione a collaudatori di professione. Il primo ha perduto dal beniamino di casa Angelo Ardito (11-7-2), 40 anni, sempre all’attacco, il secondo dal peruviano Romero Camacho (1), 26 anni, cresciuto a Firenze, all’esordio nei pro.
Rocky Giuliano
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