Judo, Grand(issimo) Slam a Parigi Lombardo: "Lo sogno da una vita!”
Anche Parigi ha la sua quota 100? S¨¬, e si tratta di quella maturata dal Grand Slam in programma sabato e domenica nell’Arena Bercy a Parigi! Sono cento le nazioni rappresentate nel grande torneo francese, oltre seicento gli atleti, praticamente tutti i migliori, tutti quelli che viaggiano ‘alti’ nella classifica mondiale e presentano anche le credenziali di medaglie recenti e pesanti. E da tenere d’occhio, ovviamente, ¨¨ soprattutto il Giappone, che arriva con 23 fenomeni, Takato, Abe, Hashimoto e via cos¨¬. A dire il vero ne mancherebbero due di nazioni per fare un ‘centino’ tondo tondo, ma 98 rappresentative nazionali in una gara che non sia un mondiale ¨¨ davvero cosa rara, se non unica. ? questo il torneo di Parigi, la gara di judo pi¨´ vibrante, entusiasmante, prestigiosa e, soprattutto, dura e difficile dell’intero circuito mondiale.
"PER VINCERE" Ma Parigi ¨¨ anche la pi¨´ sognata, la pi¨´ amb¨¬ta dagli atleti ed ¨¨ cos¨¬ anche per i nostri che, seguiti dai tecnici Francesco Bruyere e Roberto Meloni con la supervisione del direttore tecnico nazionale Kyoshi Murakami, fra sabato e domenica sul tatami del Bercy ci saliranno in nove, Manuel Lombardo, Matteo Medves (66), Fabio Basile (73), Antonio Esposito, Matteo Marconcini (81), Nicholas Mungai (90), Odette Giuffrida (52), Edwige Gwend (63), Alice Bellandi (70). “Sogno di fare questa gara da una vita... – ha commentato Manuel Lombardo, oro nel Grand Prix a Tel Aviv 10 giorni fa - la mia “#10yearschallenge” potrebbe essere proprio questa: io a 10 anni (forse anche prima) che guardo i video di Sobirov, Hiraoka, Zantaraia che competono in gare come Parigi e, sabato prossimo, proprio Zantaraia lo potrei incontrare al primo incontro... Penso di aver dimostrato di essere all’altezza di una gara come il Grand Slam di Parigi e sabato salir¨° su quel tatami come ho sempre fatto. Per vincere!”.
"CARICO A PALLA" “Sono molto contento di rappresentare la mia nazionale sul tatami di una delle competizioni pi¨´ belle e difficili – ha detto Matteo Medves, argento agli Europei - ho voglia di rifarmi dopo il Grand Prix a Tel Aviv e quindi salir¨° sul tatami carico a palla con qualsiasi avversario che dovessi trovarmi davanti”. “Per questa gara sono tranquillo – ha detto Antonio Esposito, bronzo agli Europei - mi aspetto semplicemente di essere me stesso al top e divertirmi! Sono pronto ancora una volta a “morire” su quel tatami per vincere!”. “Sono carico e motivato, ho lavorato nel modo giusto ed ¨¨ il momento di andare a combattere – ha commentato invece Matteo Marconcini, argento mondiale 2017 - avere in Italia altri 81 kg molto forti come Christian e Antonio mi d¨¤ la forza e la grinta per esprimere il meglio di me!”. “Sono carico ed emozionato – ha detto Nicholas Mungai, argento a Tel Aviv dieci giorni fa - perch¨¨ questa ¨¨ la mia prima partecipazione al Grand Slam di Parigi. Le sensazioni che sto avendo sul tatami in questo periodo sono molto buone, quindi cercher¨° soltanto di rimanere tranquillo e dare il massimo domenica in gara”.
"SONO PRONTA" “Sono molto contenta ed entusiasta di partecipare a questa gara – ha detto Alice Bellandi, oro mondiale U21 – che ¨¦ il mio primo Grand Slam, ed ¨¦ proprio Parigi, la gara che fin da piccola ho sognato di poter fare. Quel momento, a quanto pare, ¨¨ arrivato ed a parte qualche acciacco, sono molto fiduciosa del lavoro fatto, mi sento pronta! Ma, in ogni caso, si vedr¨¤ come andr¨¤ solo sul tatami!”. “Ormai manca davvero poco alla prima gara dell’anno (e che gara!!) – ha detto Odette Giuffrida, argento olimpico a Rio – la ho preparata a denti stretti, dando tutta me stessa durante ogni singolo allenamento. Sono molto motivata, c'¨¨ qualcosa che solo al pensiero brucia forte dentro di me e che spero sabato possa “infiammare” tutto il Bercy”. E poi c’¨¨ anche Fabio Basile, duecentesimo oro olimpico dello sport italiano, che scalpita e da giorni ha annunciato: “9 febbraio a Parigi torner¨° a combattere… waiting this day!”.
ESTREMA “Parigi ¨¨ Parigi! – ¨¨ stato il commento conclusivo del coach Francesco Bruyere - Forse la gara pi¨´ complicata dell’anno, ma sicuramente anche la pi¨´ spettacolare. Ottima la preparazione eseguita dai ragazzi in queste due settimane di avvicinamento in cui, come al solito, tutti hanno dato il massimo e dimostrato estrema professionalit¨¤. Io sono ottimista come al solito, onorato di accompagnare questa bella squadra alla ricerca dei propri sogni. ”. I migliori del mondo, compresi i nostri. Suona bene…
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