festival dello sport
Lewis da impazzire, il Figlio del Vento racconta: "Owens mi ha ispirato"
Una serata memorabile per un ospite d¡¯eccezione. L¡¯incontro con Carl Lewis, il Figlio del Vento, rester¨¤ nella memoria delle sette edizioni del Festival dello Sport come uno dei pi¨´ importanti. All¡¯Auditorium Santa Chiara vogliono esserci tutti, l¡¯evento ¨¨ tra i pi¨´ attesi tra quelli di questa settima edizione, intitolata ¡°Nati per vincere¡±. E chi pi¨´ di Lewis si merita questa definizione? Gioved¨¬, durante la Grande Inaugurazione, lo statunitense aveva offerto un sorriso che diceva tutto, a chi gli chiedeva se si sentisse davvero cos¨¬. Del resto, parla il curriculum per metterlo tra i pi¨´ grandi atleti della storia. Nove ori e un argento olimpici; otto ori, un argento e un bronzo mondiali. Sono passati quarant¡¯anni dal poker d¡¯oro a Los Angeles, quei trionfi sui 100, 200, nel lungo e con la 4x100 statunitense che lo pongono allo stesso livello di Jesse Owens, capace di fare lo stesso a Berlino 1936.
tutti in piedi
¡ª ?Al suo ingresso scatta la standing ovation, qualcosa di mai visto a Trento. Poi parte il racconto, da Los Angeles 1984 in poi. ¡°Volevamo solo vincere. Avere emulato Jesse Owens ¨¨ stato straordinario, ho avuto l¡¯opportunit¨¤ di conoscerlo da ragazzo, mi ha ispirato anche perch¨¦ ha lottato per i diritti civili. Il lungo ¨¨ la gara pi¨´ difficile, pi¨´ tecnica, ma a Los Angeles era quella in cui mi sentivo pi¨´ tranquillo perch¨¦ ero preparato. Quei successi mi permisero anche di spingere l¡¯atletica, di promuoverla. La copertina che Time mi dedic¨° l¡¯hanno vista tutti, e ho sempre pensato che fosse un compito mio lavorare non solo in pista, ma anche per la promozione del mio sport¡±. Lewis ¨¨ un istrione, per fare capire quanto difficile sia il lungo chiede la collaborazione di due persone del pubblico, racconta di come la sua passione per questa specialit¨¤ sia nata quando era bambino e la mamma portava lui e la sorella allo stadio: lei si allenava, lui giocava con la sabbia ¡°come se fossi in spiaggia¡±.
spirito di appartenenza
¡ª ?Lewis racconta di quanto sia orgoglioso di aver vinto per 4 volte l¡¯oro olimpico del lungo, fino a quello di Atlanta: ¡°Stavo per essere eliminato in qualifica, poi mi dissi se davvero volevo essere battuto da dei ragazzini. Cos¨¬ riuscii prima a qualificarmi e poi il giorno dopo a vincere con 8.50¡±. E poi il rapporto con Powell, ¡°ora uno dei miei migliori amici¡±, la frustrazione nel vedere che gli Usa da vent¡¯anni non riescono a vincere l¡¯oro nella 4x100 (¡°Manca lo spirito di appartenenza agli Usa¡±), racconta come ¡°meravigliosa¡± l¡¯Olimpiade di Parigi. E sogna per Los Angeles 2028 ¡°l¡¯edizione pi¨´ grande di sempre¡±. Magari con lui come ultimo tedoforo? ¡°Chiss¨¤, non lo si sapr¨¤ fino all¡¯ultimo¡±. Grande Carl.
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