Quadarella e Detti, Tokyo ¨¨ gi¨¤ qui: “Un avvicinamento strano, ma alla fine si vedranno i valori”
La strada per Tokyo passa per il Festival dello Sport. Simona Quadarella e Gabriele Detti rispondono alle domande di Stefano Arcobelli e Antonino Morici prima di raggiungere stasera Livigno, dove si apre il primo raduno azzurro organizzato dopo il lockdown. I nostri mezzofondisti si raccontano a partire da una parola: fatica. “Ma io sono abituato a questi chilometri. Mi viene quasi naturale”, spiega Gabriele. Simona ora ha una “consapevolezza diversa” anche sugli 800, non solo sui 1500. Avrete capito che Tokyo ¨¨ in cima a tutti i pensieri. Detti, un consiglio alla Quadarella che esordir¨¤ ? “Stiamo parlando di una campionessa del mondo, consigli zero. Comunque l’importante ¨¨ stare tranquilli, in fondo ¨¨ una gara che si chiama Olimpiade, ma noi sappiamo il lavoro che abbiamo fatto per arrivarci”. Simona racconta anche la delusione della mancata partecipazione di Rio. Voleva smettere, poi il suo tecnico la convinse : “Cristian ¨¨ bravo a consolare e a provocare gli atleti. Io ero gi¨´ mentalmente, ma poi ho ricominciato pi¨´ forte di prima”.
La prima volta
¡ªE gli inizi? Ecco Gabriele: “A otto mesi mi buttarono in acqua come succede sempre, io finii sotto come tutti ma risalii sorridendo. A quel punto era tutto gi¨¤ scritto: farai nuoto, sicuro”. Per Simona fondamentale ¨¨ stata la sorella : “La imitavo in tutto, non solo nel nuoto. Feci un tema a scuola in cui dicevo che volevo nuotare come mia sorella. Poi a un certo punto l’ho superata”.
LEGGI ANCHE
Lockdown
¡ªI due campioni del mondo azzurri vengono da mesi complicati come tutti. Il lockdown, l’Olimpiade rinviata, l’obbligo di restare a casa. “Io cucinavo - ricorda Simona - Piatto forte ? Nessuno, con mia sorella pizza, dolci”. “Io invece - ecco Gabriele - facevo delle grandi paste in bianco e al pomodoro”. “Ho studiato tanto”. “E io ho visto gente che non vedevo tanto e ho comunque pensato ad altro, un modo per non avere sempre il chiodo fisso dell’Olimpiade in testa”.
Avversari
¡ªIl rinvio dei Giochi ha creato un meccanismo strano. Ci sono meno tempi da commentare, meno prove degli avversari da tenere in conto. “Ma io guardo soprattutto me stessa - risponde la Quadarella - Non voglio dare importanza ai risultati delle altre. ? solo alla fine che si vedono i valori”. Detti i suoi rivali li conosce, “non c’¨¨ bisogno di vederli su YouTube. Magari si decide tutto negli ultimi 10 metri dei 400 o degli 800, ai 1500 poi ci pensiamo”. E tu Simona, che ne dici di un testa a testa negli ultimi 10 metri con la Ledecky? “E no, per vincere dovrei avere a quel punto un po’ di vantaggio”. Come dire: ci devo pensare prima a staccarla. Arrivano le domande del pubblico da casa. Gabriele, ma come sar¨¤ ora sfidare Paltrinieri che ha un allenatore diverso? “Ragazzi, non ¨¨ morto nessuno. Non ¨¨ cambiato nulla, siamo amici come prima, nessuna polemica. Solo che arriveremo alle gare da posti diversi”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA