Imbattibile, sul campo e fuori. Francesca Schiavone, protagonista al Festival dello Sport targato Gazzetta, ha raccontato al vicedirettore Gianni Valenti della decisione di scrivere un libro, un’autobiografia per raccontare e raccontarsi. "? stata una decisione sofferta - ha spiegato la campionessa del Roland Garros 2010 -, ma alla fine mi sono resa conto che avevo bisogno di lasciare qualcosa dopo questa mia esperienza, e allora insieme a tutte le persone che mi vogliono pi¨´ bene ho deciso di raccontarmi". Tre vite raccontate in un libro “La mia rinascita” edito da Mondadori e che sar¨¤ in libreria da marted¨¬. Francesca ¨¨ una vincente, una donna che ha vinto tutto nel tennis ma soprattutto nella vita, quando ha sconfitto il tumore.
a cuore aperto
Francesca Schiavone: "Un anno fa l'ultima chemio. La paura c'¨¨, ma l'affronto come facevo nel tennis"
La campionessa del Roland Garros 2010 racconta come ha sconfitto la malattia e come ¨¨ cambiata la sua vita, ma non solo. "Chi mi piacerebbe allenare? La Halep, ha potenzialit¨¤ immense, ma le si inceppano degli ingranaggi"
Tutto ¨¨ possibile
¡ªIl motto che da sempre accompagna Francesca ¨¨ “Tutto ¨¨ possibile”. Una frase fondamentale che l’ha aiutata durante la carriera e anche nei momenti duri della malattia: “Ognuno di noi ha sogni che attraverso disciplina, ordine e lavoro si possono raggiungere, e questo ti fa cambiare l’approccio nelle avversit¨¤. Poi accadono cose che tu non puoi governare, e allora sei in balia. Per¨° quel motto me lo sono sempre ricordato anche quando dovevo affrontare i momenti pi¨´ duri”. Il 5 novembre sar¨¤ un anno dalla sua ultima chemio: “Lo ricordo come un giorno molto particolare. Ero in contrasto tra il sollievo di non doverci pi¨´ pensare per un po’ e il timore per il futuro, perch¨¦ il timore che possa tornare e anche peggio, c’¨¨ sempre”.
Affrontare la paura
¡ªAffrontare la paura di un match l'ha aiutata molto nei momenti difficili: “Ricordo la paura paralizzante nel giorno della finale del Roland Garros che ho vinto. Una paura che non avevo mai conosciuto. Non volevo andare, non volevo nemmeno giocare. Ma ¨¨ affrontando la paura, prendendo coraggio che poi si vivono i momenti pi¨´ belli della vita”. Una vita che ora apprezza in tutta la sua pienezza: “Quanto rischi di perdere tutto, dai molto pi¨´ valore a ogni cosa. A un raggio di sole, una passeggiata, capisci quanto sono importanti le persone intorno a te, la tua famiglia”. Oggi Francesca, che ha aperto un bistrot sui navigli a Milano, ¨¨ tornata sul campo da tennis, dove potrebbe tornare un giorno come coach. “Chi mi piacerebbe allenare? Se potessi scegliere una big, direi Simona Halep. Ha potenzialit¨¤ immense, ma le si inceppano degli ingranaggi che non le permettono di vincere tutti gli Slam che potrebbe”.
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