Tutti a lezione da Jury Chechi: "La mia palestra a cielo aperto"

Ormai ci siamo: domani a Trento si apre la 7? edizione del Festival dello Sport, organizzato dalla Gazzetta dello Sport. E in piazza Dante, fino a domenica, giorno di chiusura, è allestito il Gazzetta Active Village, uno spazio dedicato al fitness. Jury Chechi e la sua Academy, con la collaborazione dell’Asi, aspettano gli appassionati. Ma non solo. Ci sarà anche McFit con i suoi ospiti come il pugile Clemente Russo e i trainer Paola Mastrosimone, Giulia Altemani e Alessandro Cascione. E Cisalfa che domenica organizza la "Cisalfa Active Walk", camminata non competitiva di 7 km alla quale prenderanno parte anche Rachele Sangiuliano, l’influencer Davide Campagna e gli atleti di Special Olympics Italia.

Chechi, il tema del Festival è “Nati per vincere”. In questo slogan riconosce la sua storia?

"In realtà sono nato per andare in bicicletta (ride). Ho cominciato sulle due ruote, mio padre era un grande appassionato. Ma l’amore per la ginnastica artistica è stato più forte di tutto. Lì ho trovato la bellezza, il sacrificio, l’equilibrio, i sogni. E in tutti gli anni di attività ho pensato solo a vincere, un’ossessione. Quando ho smesso, ho riscoperto il piacere di andare in bicicletta".

A Trento ci sarà la sua “Jury Chechi Academy”. Con Andrea Valtorta, trainer dell’Academy, offrirete un’esperienza di allenamento unica, il Calisthenics.

"? un metodo di allenamento che riprende l’attività della ginnastica artistica. ? una disciplina aperta a tutti i livelli, sia per atleti alle prime armi, ma anche di livello intermedio e avanzato. In una palestra a cielo aperto lavoriamo sulle tecniche e posizioni a corpo libero, agli anelli, alle parallele, alla sbarra. L’obiettivo, attraverso esercizi guidati, è attivare le skills per aumentare la forza, l’equilibrio, il controllo e la stabilità".

Quando è entrato nella sua vita il Calisthenics?

"Qualche anno fa, confrontandomi con ragazzi che la praticavano. L’idea era quella di dargli una struttura, un protocollo. Oggi la Jury Chechi Academy si avvale di quattro fondatori e una settantina di tecnici. Al Festival dello Sport partirà anche il primo campionato, diviso per categorie con una vera e propria classifica. Trento sarà la prima tappa, poi ci muoveremo anche in altre città".

Calisthenics, in italiano Callistenia, è una parola greca, che si compone di Kallos, “Bellezza”, e Sthenos, “Forza”. Dove ha trovato lei la bellezza e la forza?

"La bellezza è nel gesto ginnico, così la forza. Ogni gesto ben fatto celebra l’eleganza del corpo ed esalta la potenza dell’uomo. E non c’è niente, per davvero, di più bello. E poi c’è il divertimento: quando capisci che il tuo corpo può fare cose che non immaginavi la gratificazione è massima".

Lei è un’icona dello sport italiano, il Signore degli anelli. Ha smesso 20 anni fa: se si volta indietro cosa e chi vede?

"Vedo una persona che ha fatto scelte difficili e sacrifici. Credo di essere riuscito a trasformare le criticità in opportunità. Oggi sono un uomo appagato, ho già. vinto e questo mi fa star bene".

L’oro ai Giochi di Atlanta 96, il rimpianto del bronzo di Atene 2004, gli infortuni che le hanno fatto saltare due Olimpiadi, i cinque ori Mondiali e i quattro Europei. Che bilancio può fare?

"Mi rivedo in gara, e mi vedo felice, sugli anelli, vincente, come quel giorno ad Atlanta. Ma non dimentico le sconfitte e la rabbia che ne è derivata. Ho una certezza: se ho vinto qualcosa, è perché ho perso tanto".