Bus¨¤, la Bottaro e le medaglie nate in famiglia: “Sul tatami le nostre magie”
Dietro all’oro olimpico di Luigi Bus¨¤ e al bronzo di Viviana Bottaro non ci sono solo i sacrifici di due atleti, ma anche di due famiglie che hanno dato tutto per i figli, lavando karategi, stendendo calzini e sogni. Quello che era un bambino un po’ grassottello ha scelto di diventare il numero uno seguendo i consigli di pap¨¤ Nello: “? stato il primo e unico a vedere il talento dentro di me”. Mentre quella bambina cos¨¬ timida da non riuscire a salire sul podio dopo una vittoria, ha scoperto il karate proprio grazie a pap¨¤ Roberto: “Parlare della famiglia sembra scontato, ma ¨¨ fondamentale. A mio padre faceva piacere che imparassimo a difenderci. Ha iniziato mia sorella Valeria e io ne ho seguito l’esempio”.
Il riscatto
¡ªIl tatami ha fatto la magia: “Il karate mi ha aiutata - spiega Viviana- perch¨¦ quando eseguivo un kata la timidezza spariva, ero al centro del palazzetto, sotto gli occhi di tutti, ma mi sentivo bene”. Per chi come Luigi veniva preso di mira dai compagni di classe il successo di Tokyo ¨¨ stato il riscatto pi¨´ grande: “Mi chiamavano ‘l’arancina con i piedi’. Essere sempre giudicato ti crea insicurezze, ma quando da piccolo salivo sul tatami sentivo che nessuno poteva fermarmi”. Sul palco del Palazzo Geremia, nella cornice del Festival dello Sport, i due olimpionici si sono raccontati a cuore aperto tra difficolt¨¤, affetti pi¨´ cari e la realizzazione di grandi successi. “Sono orgoglioso di te”, sono state le parole di pap¨¤ Nello Bus¨¤ in un videomessaggio toccante che ha sorpreso Luigi: “La sua figura pesa parecchio. ? un esempio per me, non smetter¨° mai di ringraziarlo. Dopo Tokyo gli ho chiesto di poter coltivare pi¨´ il rapporto padre-figlio che quello di maestro-allievo. Sento di averne bisogno per rendere ancora pi¨´ forte questo nostro legame magnifico”.
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L’unione
¡ªMa esistono anche le famiglie appena formate, quelle che scegli di costruire sposando il compagno di tante avventure: “Il 17 settembre io e Nello (Maestri, ex azzurro ora coach della nazionale) ci siamo detti s¨¬ all’altare - racconta Viviana-. Lui ¨¨ stata la mia forza in quest’ultimo anno difficile”. S¨¬ perch¨¦ non ¨¨ stato semplice per loro due arrivare alle Olimpiadi. I mesi precedenti li hanno visti affrontare diverse difficolt¨¤ sia fisiche che d’animo. “Non lo sanno in molti, ma io e mio marito abbiamo avuto un brutto incidente stradale - ricorda in lacrime Bottaro -. Mi era stato detto che non era certo il mio ritorno sul tatami. Ecco perch¨¦ il mio bronzo in realt¨¤ vale pi¨´ dell’oro per me. Sono fiera di ci¨° che ho fatto”. “Invece per me si ¨¨ spezzato l’amore di una vita - racconta Luigi-, poi ho avuto il Covid e infine delle persone a me care hanno avuto importanti problemi di salute. Ero a terra, ma vedere Viviana rialzarsi con una forza indescrivibile, senza mai lamentarsi, mi ha fatto capire che se ce la faceva lei, io non potevo tirarmi indietro”. Una volta a Tokyo ¨¨ arrivata per entrambi la consapevolezza di potercela fare: “Nella finalina per il bronzo ero serena, avevo gi¨¤ incontrato altre volte la mia avversaria, sapevo che il podio sarebbe stato mio”. Luigi invece l’aveva gi¨¤ capito dalla semifinale: “Ho visto l’ucraino molto teso, io ero rilassato e concentrato sul mio obiettivo. Ero pronto alla svolta dopo delle eliminatorie non andate proprio come volevo. E in finale, mi sentivo sicuro di me. Volevo l’oro e nessuno al mondo me lo avrebbe tolto”.
Si riparte
¡ªE ora? Beh non finisce qui, perch¨¦ Luigi e Viviana, dopo il successo olimpico non riescono comunque a stare lontani dal tatami: “A novembre ci saranno i mondiali a Dubai, noi ci saremo - ha affermato Bus¨¤ -. Siamo gi¨¤ al lavoro e sar¨¤ spettacolo puro, ne sono certo”. A chiusura dell’evento una grande festa per il campione olimpico che proprio oggi compie 34 anni: preso il microfono ha fatto cantare tutto il pubblico sulle note di “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, canzone simbolo di questa Olimpiade, mentre in sala veniva portata una di torta a forma di karategi con una medaglia d’oro di zucchero dedicata alla sua impresa. “Devo esprimere un desiderio? Attenzione che l’ultimo si ¨¨ avverato…”. E chiss¨¤ che non lo scopriremo presto.
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