Wierer: "Bello vedere pi¨´ ragazze nel biathlon". Pellegrino: "Carico per la stagione"
Gli eroi della fatica e della concentrazione. C’era tantissima gente alla sala Depero per l’appuntamento con Federico Pellegrino e Dorothea Wierer, le punte azzurre del fondo e del biathlon, incalzati dalle domande di Stefano Arcobelli ed Eleonora Rossi. Due personaggi molto diversi a livello caratteriali, ma che in comune hanno l’amore dei tifosi per due sport che, soprattutto il biathlon, visti i grandi trascorsi del fondo, negli ultimi anni hanno catturato il grande pubblico. “La cosa bella ¨¨ vedere che in Coppa Italia adesso ci sono pi¨´ ragazze che maschi” racconta la Wierer, che portandosi a casa le Coppe del Mondo 2019 e 2020 ha sdoganato anche nel nostro Paese uno sport tra i pi¨´ belli e affascinanti.
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Olimpiade e Coppa del Mondo
¡ªLa stagione che sta per cominciare sar¨¤ di quelle importanti, perch¨¦ oltre alla Coppa del Mondo che per entrambi si metter¨¤ in moto tra poco pi¨´ di un mese, il 2022 sar¨¤ quello dell’Olimpiade a Pechino. E anche se Dorothea continua a ripetere scaramanticamente “non credo che lotter¨° per una medaglia, nei grandi appuntamenti ho spesso fallito”, entrambi hanno cambiato preparazione. La Wierer andando ad allenarsi con i maschi, Pellegrino, argento olimpico nella sprint a tecnica classica in Corea del Sud nel 2018 e campione del mondo nella sprint a tecnica libera nel 2017 a Lahti, andando ad allenarsi con russi, austriaci e un tecnico tedesco. “Assumersi la responsabilit¨¤ delle proprie scelte ¨¨ qualcosa che mi hanno insegnato sin da ragazzo, e finora ha pagato. Sono super motivato, abbiamo cambiato i carichi di lavoro e quello che sto facendo mi sta dando tante soddisfazioni” spiega l’atleta valdostano. Uno che della fatica e del crederci ha fatto i propri mantra. “A me piace fare fatica, non ¨¨ un peso. Spesso la fatica ¨¨ vista come qualcosa di negativo, qualcosa che fa paura, invece ¨¨ esattamente l’opposto, perch¨¦ quando vedi i risultati ti fa godere. Ricordo che agli inizi parlando con un veterano mi disse che gli italiani non vincevano nulla prima dei 30 anni. E a me questa cosa non ¨¨ mai piaciuta, cos¨¬ ci ho creduto ancora di pi¨´. E siccome ho appena compiuto 31 anni, adesso, inizier¨° a vincere davvero”. Manca un mese, poi saremo tutti pronti a emozionarci. “Le avversarie saranno sempre le stesse, la Eckoff, la Oberg, la Chevalier, ma poi ogni anno saltano sempre fuori giovani che vanno fortissimo, ¨¨ il bello del biathlon non sapere mai cosa puoi aspettarti”. Rincalza Chicco: “A me piace pensare che nelle difficolt¨¤ molti atleti inciampano. Ed ¨¨ l¨¬ che salta fuori Pellegrino”, sorride sornione.
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