Dall'inizio del torneo, i biancorossi sono stati ripresi sette volte dopo aver chiuso i primi 45' in vantaggio. L'ultima a Cesena... Avessero vinto, sarebbero in zona promozione diretta
Coi se e coi ma non si cominciano nemmeno i ritiri estivi. Per¨° qualche "what if" spesso aiuta a individuare le tendenze e a correggerle, se necessario. In casa Bari ad esempio va in onda da giorni un refrain: ma quanti sarebbero i punti in classifica senza i cali del secondo tempo? Risposta istintiva: un'enormit¨¤. Esatto: i pugliesi, se le partite finissero al 45', sarebbero secondi alle spalle del Pisa a quota 42. Con 12 lunghezze in pi¨´ rispetto al bottino attuale.?
due volti
¡ª ?Nella corsa playoff del Bari ci sono due volti. Quello spigliato in fase di approccio alla gara e quello impaurito quando si supera la met¨¤ del guado. Le rimonte incassate in stagione sono gi¨¤ sette, le ultime due consecutive. Il copione? Bari avanti all'intervallo (2-1 col Brescia, 0-1 a Cesena) e poi riagguantato sulla situazione di parit¨¤ nel finale di gara. In Romagna, i pugliesi erano avanti di un gol e persino di un uomo, ma hanno incassato all'83' il rigore di La Gumina. Che in B non segnava da un anno e mezzo. E il passo dei biancorossi ha conosciuto l'ennesimo rallentamento di un 2025 trascorso solo nel segno della X: tre gare, tre pareggi con Reggiana e, appunto, Brescia e Cesena.?
film gi¨¤ visto
¡ª ?Le apnee dei secondi tempi baresi hanno conosciuto il loro apice forse il 2 novembre scorso: avanti 2-0 a 10' dalla fine contro la Reggiana, i pugliesi si sono incagliati sul pi¨´ bello. Vedendo una partita sostanzialmente archiviata riaprirsi e terminare 2-2. L'interruttore si ¨¨ spento spesso nell'infinita serie di pareggi tra fine settembre e Halloween. Un comune denominatore delle rimonte subite? Il gol arriva sempre nei 20 minuti finali. ? accaduto contro il Cosenza: avanti con Pucino, ripresi all'87' dal rigore di Fumagalli. Stesso risultato e copione contro il Catanzaro (1-1 di Iemmello a un quarto d'ora dalla fine) e Cremonese (sempre 1-1, quando a guastare la festa ¨¨ stato Sernicola). La madre delle rimonte, per¨°, ha fatto capolino gi¨¤ lo scorso agosto alla seconda giornata. Teatro: il Braglia di Modena. Svolgimento: Bari avanti con Novakovich, pari di Palumbo su rigore e sorpasso firmato Pedro Mendes nel cuore della ripresa. Un film che dalle parti del San Nicola vedono e rivedono dall'estate. E che per ora non accenna a interrompersi.?
lo sfogo di longo
¡ª ?A premere il tasto "stop" vuole essere ovviamente Moreno Longo. Che deve fare i conti con il braccino che sembra caratterizzare i suoi da inizio stagione: solo in 7 occasioni su 23 i biancorossi hanno segnato pi¨´ di un gol nell'arco di una partita. Pochissime, se si hanno i playoff come obiettivo. Non solo: ¨¨ gi¨¤ accaduto cinque volte che il Bari abbia vissuto situazione di superiorit¨¤ numerica. Ma ¨¨ riuscito a concretizzarla, aggiudicandosi i tre punti, soltanto contro il Mantova. Facendo gridare al rimpianto in ogni altra circostanza. Moreno Longo lo sa e non lo ha nascosto dopo il pari beffardo di Cesena: "Sembra stupido ripetere sempre le stesse cose. Dobbiamo e devo trovare un modo diverso per farlo capire alla squadra. Sono il primo a prendermi le responsabilit¨¤, ma non ¨¨ accettabile non chiudere le partite e lasciandola aperta agli episodi. ? arrivato il momento che ognuno si prenda le proprie responsabilit¨¤". E ancora: "Manca coraggio negli ultimi 25 metri, ¨¨ un problema mentale. Non abbiamo mai puntato l'uomo. Abbiamo pochi giocatori in grado di vincere l¡¯uno contro uno. Voglio vedere pi¨´ ricerca della giocata, pi¨´ aggressivit¨¤, pi¨´ uomini che riempiono l¡¯area". E per finire: "? inutile fare un buon palleggio se poi non si finalizza". Messaggio forte e chiaro.
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