Spagna, le calciatrici fanno sciopero: “Atlete al 100%, non per mezza giornata”
Il calcio femminile spagnolo ¨¨ pronto allo sciopero. Si parlava di dicembre, ma potrebbe iniziare, e prolungarsi sine die, gi¨¤ il primo weekend di novembre.
Contratto nazionale
¡ªLe calciatrici vogliono essere riconosciute come tali: chiedono un contratto nazionale, che ancora non c’¨¨, e che siano trattate come lavoratrici a tempo pieno e non part time. La cosa comporterebbe un salario minimo da 12.000 euro netti. Si potrebbe arrivare a un accordo con la considerazione della giornata lavorativa al 75% e non al 50% come chiedono i club, con l’idea di passare al 100% nel 2020. Il problema ¨¨ che dopo 18 riunioni tra le parti l’accordo ¨¨ lontano, ed ¨¨ per questo che ieri circa 200 calciatrici della Liga si sono riunite in un albergo madrileno e il 93% delle ragazze presenti ha firmato il manifesto di protesta che annuncia lo sciopero.
Calciatrici tutto il giorno
¡ªI club resistono perch¨¦ dovrebbero adeguare al nuovo salario minimo qualcosa come 175 contratti e ritengono la spesa eccessiva. “Siamo calciatrici tutto il giorno, e non per mezza giornata – ha detto a Radio Marca la portavoce Ainoa Tirapu, tesserata dell’Atletico Madrid –. Da quando ci alziamo a quando andiamo a dormire. Ci alleniamo, siamo sempre a disposizione per questioni promozionali, facciamo attenzione a ci¨° che mangiamo e beviamo, viaggiamo. Non siamo delle kamikaze nelle nostre richieste, ma vogliamo essere riconosciute per ci¨° che siamo: calciatrici al 100%”. Effettivamente la grande popolarit¨¤ e la continua espansione del movimento obbligano le ragazze a un impegno completo. Che i club non vogliono riconoscere.
Sciopero in Colombia
¡ªIl 3 novembre ¨¨ anche la data fissata per l’inizio dello sciopero dal calcio colombiano. Uomini e donne si fermeranno per protestare contro il numero eccessivo di partite che si giocano in una stagione, per migliorare le regole della compravendita dei giocatori e le leggi che regolano i rapporti tra calciatori e societ¨¤.
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