Gama: "Nella vita gioco da punta"

Difensore sul campo, la juventina si sente attaccante in politica. Ora quella sportiva, domani chiss¨¤. "Nel calcio femminile sono una guida, ho combattuto per il professionismo ma c¡¯¨¨ ancora da fare"

La madre di tutte le domande nasce spontanea a fine intervista, dopo aver sentito parlare Sara Gama per quasi un¡¯ora con idee chiare e senza sconti: Sara, ma non ¨¨ che ti butti in politica? Lei, sicura, volitiva, decisa, modello per un paio di generazioni di calciatrici e fonte di ispirazione per tutte le ragazzine che ambiscono a calciare un pallone sul serio (e probabilmente per l¡¯universo femminile tout court) grazie alle battaglie portate avanti allo scopo di ottenere pari diritti rispetto ai colleghi uomini, sorride e risponde cauta, ma neanche poi tanto: "Valuto ogni tipo di proposta che mi viene presentata. Ne esamino i contenuti. A me piace pensare di costruire qualcosa, qualsiasi essa sia. Il senso della vita ¨¨ questo: fare qualcosa di positivo, che sia far star bene qualcuno o realizzare un progetto. La politica ¨¨ tante cose. Tutti noi facciamo politica. Io l¡¯ho fatta nello sport. E, per come la intendo io, la politica ¡°alta¡± ¨¨ quella dell¡¯antica Grecia e dell¡¯antica Roma, intesa come cura dei bisogni del cittadino".

Trentaquattro anni, 140 presenze in Nazionale e oltre 100 con la Juve, capitano di entrambe, 6 scudetti, 4 Coppe Italia e 6 Supercoppe italiane, membro della commissione atleti del Coni e vicepresidente dell¡¯Assocalciatori, un contratto con il club bianconero che scade a giugno. Dopo, chi vivr¨¤, vedr¨¤. Intanto, riavvolgiamo il nastro. Padre congolose, mamma triestina. "Si incontrano a Trieste. Mio padre studiava Ingegneria all¡¯universit¨¤. Poi sono nata io, figlia unica. Lui, quando avevo 6 anni, ¨¨ tornato in Africa e, da allora, i contatti si sono interrotti. Sono stata cresciuta da mamma e dai suoi genitori".?

? stato tuo nonno a regalarti il primo pallone, vero??

"S¨¬, era tutto colorato. Purtroppo l¡¯ho distrutto, ma ¨¨ durato tanto. In famiglia la passione sportiva era per¨° indirizzata ai motori: nonno portava i suoi due figli maschi, i fratelli di mamma, meccanici, a vedere le corse di auto e di moto. Erano tifosi del Milan, questo s¨¬, e mi parlavano di Ancelotti".?

E la tua voglia di calcio??

"Mi ¨¨ sempre piaciuto, non so perch¨¦. Fin da piccola ero per strada a giocare con gli amici. Per i miei ¨¨ sempre stato normale, e anche per i maschi con cui giocavo: i bambini non fanno differenze. Facevamo grandi sfide di ¡°tedesca¡±, un gioco in cui colpisci la palla solo al volo e i gol che valgono un punteggio diverso a seconda della maniera in cui segni. Dalla strada alla squadra del quartiere, lo Zaule Rabuiese, prima calcio a sette, poi 2 anni nei Pulcini e 2 negli Esordienti. insomma tutta la trafila nello stesso club. Ruolo gi¨¤ definito, difensore esterno, anche se poi negli anni sono passata a fare il centrale. Anche l¨¬, ero uno del gruppo per i compagni e i loro genitori. Semmai era quando andavamo a giocare fuori, che per qualcuno la mia presenza rappresentava un problema. Mai importato nulla. Per me le cose non sono mai state difficili, altrimenti non avrei fatto il percorso che ho fatto. Su di me, certi commenti, che peraltro sentiamo ancora oggi, non hanno avuto effetto; magari su altre ragazze s¨¬, ma io non ho mai speso tempo per star dietro a pregiudizi e banalit¨¤".?

Ti consideri un modello per le colleghe pi¨´ giovani??

"Una guida, s¨¬. Del resto, quando hai davanti una che segue una strada fino in fondo e alla fine ce la fa, raggiunge gli obiettivi che si era prefissa, diventa quel che voleva essere, viene naturale provare a imitarla. Se sei visibile, gli altri ti guardano. Poi, certo, il calcio femminile italiano ha ricevuto una spinta forte grazie al Mondiale di cinque anni fa, quando arrivammo ai quarti, ma quel risultato non ci sarebbe stato se non ci fossero stati i passi avanti del 2015 e 2016, con l¡¯arrivo dei grandi club, l¡¯obbligo di creare i vivai, la minaccia di sciopero perch¨¦ ci fossero riconosciuti diritti essenziali alla nostra attivit¨¤".?

Cosa resta da conquistare??

"Siamo solo all¡¯inizio. Il vertice del movimento femminile ha fatto grossi passi in avanti; ora, paradossalmente, bisogna costruire la base. Siamo sotto le 40 mila tesserate, ben lontani da Paesi come Inghilterra, Francia o Spagna: dobbiamo far crescere i settori giovanili, ma non tanto quelli dei club di A, quanto delle societ¨¤ dilettantistiche, che rappresentano il serbatoio da cui attingere. Quando io ho iniziato, nella mia regione, il Friuli-Venezia Giulia, c¡¯erano 18 squadre che facevano la C femminile. Oggi sono due o tre. Le ragazze vogliono giocare ma non hanno modo di farlo".?

Perch¨¦ quelle societ¨¤ sono scomparse??

"Per gli stessi motivi economici per cui sono svanite nel settore maschile. Bisogna aiutare i club a trovare i campi, allestire gli spogliatoi, risolvere insomma tutti quei problemi logistici che frenano l¡¯attivit¨¤".?

E il pubblico che viene alle partite del calcio femminile ¨¨ cresciuto, oppure c¡¯¨¨ ancora chi viene allo stadio per curiosit¨¤ morbosa o pensando di farsi due risate??

"Oddio, spero che nessuno si disturbi a partire da casa per cos¨¬ poco¡­ D¡¯altra parte, il calcio ¨¨ la cartina di tornasole della societ¨¤, enfatizza i suoi malesseri, compresi i pregiudizi di vario tipo. Il pubblico ¨¨ cresciuto nei numeri e credo, spero, anche nell¡¯atteggiamento, perch¨¦ nel nostro vede un calcio d¡¯altri tempi, meno schematico, pi¨´ ¡°libero¡± e fantasioso, dai ritmi pi¨´ lenti, anche se ci stiamo rapidamente adeguando a quello maschile dal punto di vista fisico e tattico. Ma noi non dobbiamo assomigliare a niente e nessuno. Smettiamo di paragonare calcio maschile e femminile: pratichiamo lo stesso gioco, ma con caratteristiche diverse. Giusto esaltare i punti in comune, inutile sottolineare le naturali differenze. Le porte pi¨´ basse, le misure ridotte del terreno di gioco? Prima di cambiare le regole, facciamo che tutti si allenino nelle migliori condizioni possibili. Iniziamo a dare le stesse opportunit¨¤ a tutti, poi parliamo di abbassare le porte ¡°perch¨¦ tu donna sei pi¨´ bassa e non arrivi a toccare la traversa¡±. Un ragionamento del genere ¨¨ alla base di discriminazioni pi¨´ profonde".?

Perch¨¦ guardare una partita femminile??

"Perch¨¦ ¨¨ divertente, perch¨¦ c¡¯¨¨ agonismo, ma anche lealt¨¤".?

Vero: nel calcio femminile ci sono pi¨´ correttezza e sportivit¨¤ rispetto a quello maschile, a dimostrazione che le donne sono migliori degli uomini.?

(si irrigidisce) "Non ¨¨ affatto cos¨¬. Proprio per niente. Le donne non sono meglio degli uomini, e viceversa. Siamo uguali nelle diversit¨¤, il resto dipende dalle condizioni che ci sono intorno, dai riflettori pi¨´ o meno puntati addosso. Il calcio femminile ¨¨ nato insieme a quello maschile, la differenza ¨¨ che il secondo ¨¨ andato dritto per la sua strada, l¡¯altro ¨¨ vissuto di oscillazioni. Tra le donne c¡¯¨¨ maggiore correttezza, nei confronti dell¡¯avversario e dell¡¯arbitro: speriamo di non prendere certe brutte abitudini, ma non enfatizzerei".?

Hai detto: ho visto una collega lasciare per cercare un lavoro vero. Oggi una donna pu¨° vivere di calcio??

"Col professionismo, introdotto due anni fa, le cose vanno meglio. Le giovani avranno una pensione che noi, che abbiamo iniziato prima, non vedremo. Ma non stiamo parlando di stipendi milionari, e quella compagna che lasci¨° per dedicarsi ad altro giocava in Nazionale; quindi, s¨¬, avrebbe potuto vivere grazie al calcio, ma ¨¨ sempre una questione di prospettive, e quelle che le dava lo sport non erano evidentemente abbastanza rassicuranti. Gli stipendi? Mi limito a dire che oggi abbiamo garantito il minimo stipulato con la Federazione, equiparabile a quello che prendono gli uomini in Serie C. Un bel passo avanti, se consideriamo che ancora dopo quel Mondiale del ¡¯19 in Serie A le ragazze prendevano solo un rimborso spese. Il professionismo ¨¨ un vantaggio anche per i club, che ora finalmente ricevono un corrispettivo economico per la cessione del cartellino di una calciatrice: nell¡¯ultima sessione di mercato l¡¯Italia era tra i primi dieci Paesi per numero di trasferimenti".?

Ti sembra normale che nel 2024 si debba ancora parlare di razzismo nel calcio??

"Tante cose non mi sembrano normali. E la cosa peggiore ¨¨ che l¡¯uomo sembra non ricordare i suoi errori del passato, e non impara da essi".?

Avevi un idolo calcistico??

"No, anche se da bambina guardavo le partite pi¨´ di oggi. Tifavo Juve, perci¨° mi piacevano Del Piero, Vialli, Nedved¡­".?

Quasi 30 anni di calcio cosa ti hanno dato e cosa tolto??

"Tantissime gioie e la possibilit¨¤ di conoscere e legarmi a tantissime persone. Il calcio ¨¨ una palestra di vita, insegna a stare al mondo. Cosa mi ha tolto? Tempo con famiglia e amici".?

Cosa ti rende pi¨´ orgogliosa di te stessa??

"La coerenza ai miei valori. Fare le cose in cui credo".?

Il complimento pi¨´ bello che ti ¨¨ stato rivolto come persona??

"Mi fa piacere quando qualcuno mi fa un complimento dimostrando di capirne il motivo".?

Sara, sei alla fine del viaggio??

"La fine del viaggio¡­ Abbiamo appena dato l¡¯addio alla Nazionale¡­ Io dico sempre che procedo day by day, giorno per giorno, anche perch¨¦ ho un sacco di cose da fare. Sono tanti anni che seguo la politica sportiva".?

E dopo, cosa ci sar¨¤??

"Dopo ¨¨ oggi. Ci sono quelli che dicono: io voglio diventare cos¨¬ e cos¨¤, e si ingegnano per riuscirci. Li ammiro, ma io non ragiono in questo modo. Non mi pongo obiettivi, mi occupo e lavoro sulle cose che mi si presentano ogni giorno, che sia anche un hobby. L¡¯importante ¨¨ stare in movimento".?

Difensore nel calcio, attaccante nella vita??

"Mi piace pensarla cos¨¬".?

Una come te come resiste tra i parrucconi del calcio italiano??

(sorride) "Parrucconi l¡¯hai detto tu¡­ La politica ¨¨ l¡¯arte del compromesso e le cose si cambiano dall¡¯interno. Ma da soli non si fa nulla. Io ho rappresentato i bisogni di un insieme di persone, ma non ero sola. E non esistono risposte semplici a problemi complessi. Diffidate di chi ve le propone".