L¡¯esperto tour operator racconta le sue esperienze e la sua filosofia: "La bici ¨¨ lo strumento attraverso cui ci esprimiamo"
I trail in Alaska, i viaggi in bicicletta nel deserto, prima solitari e poi come guida di gruppi organizzati. Le ruote della bici di William Mulonia hanno percorso migliaia e migliaia di chilometri, visto tantissime bellezze in giro per il mondo, testimoniato momenti di crisi e di estrema bellezza. Cos¨¬ tanti che non basterebbe un libro, e forse neanche una vita, per raccontarli tutti.
narratore
¡ª ?Oggi William Mulonia, che ha scoperto la bellezza della bicicletta come mezzo di riabilitazione a seguito di un infortunio (come Evenepoel, per intenderci) fa il tour operator per gruppi di persone intenzionate a fare viaggi ai limiti dell¡¯estremo in bicicletta, in totale sicurezza. Le sue tantissime esperienze, tra i deserti e le zone pi¨´ fredde dell¡¯America, sono state raccontate nel suo libro ¡°Chino verso nord¡± e durante?
bam!
¡ª ?l¡¯evento di successo che si ¨¨ tenuto a Mantova dal 10 al 12 giugno, con la partecipazione di tanti viaggiatori a raccontare il proprio vissuto per condividerlo con tutti. La storia di Willy in Alaska e nei viaggi estremi ¨¨ iniziata a fine anni ¡¯90, alla ricerca di qualcosa di nuovo e di un obiettivo. La vocazione per fare il tour operator macinando chilometri in sella alla bicicletta, in compagnia di persone meno esperte, ¨¨ arrivata di conseguenza.?
il viaggio nel deserto deserto
¡ª ?Una vocazione nata nel lontano 2001, mentre da solo attraversava il deserto di Atacama in bicicletta per risalire dal Cile all¡¯Alaska: ¡°Una notte, vedevo la mia ombra riflessa per terra. In quel momento mi sono dispiaciuto di non essere con qualcuno per condividere quel momento, anche solo per dire ¡®Guarda che bello viverlo¡¯. Mi sono detto che ci sarei tornato portando qualcuno¡±. Giusto il tempo di finire il viaggio fino in Alaska e organizzarsi, e nel 2004 Willy ¨¨ effettivamente tornato nel deserto di Atacama, stavolta come tour operator. L¨¬ la sua esperienza di viaggiatore in bicicletta ¨¨ diventata strumento per insegnare: ¡°Ci sono due momenti importanti nella vita di una persona. Quando nasci e quando capisci per cosa sei nato, qual ¨¨ il tuo ruolo in questa vita terrena. Durante un viaggio in America, ho capito il mio ruolo nella vita: aiutare le persone a superare le paure, e quindi a essere felici. E la bicicletta, in questo senso, per me rimane uno strumento attraverso cui esprimermi. Su quello ho costruito i vent¡¯anni successivi. Quella ¨¨ stata una pietra miliare del viaggio interiore che mi ha portato a fare la bici. Ora non ricerco altro se non vivere pienamente quello che ho oggi¡±.?
COSA PORTARE NELLO ZAINO
¡ª ?William ha diversi consigli per chi si prepara a un lungo viaggio. A cominciare dall¡¯annosa questione di cosa portare nello zaino: ¡°Dico sempre a tutti: fai il letto e mettici sopra tutte le cose che vuoi portarti perch¨¦ pensi di averne bisogno. Una volta che lo hai fatto, mettile in borse di plastica per vedere quanto volume occupa il materiale. Quando lo sai, vai a cercare borse che abbiano questa volumetria. Allora l¨¬ si iniziano a togliere le cose meno importanti¡±. Anche perch¨¦ nella maggior parte dei casi molti oggetti sono inutili: ¡°Una volta finito il viaggio, faccio tirare fuori tutto dallo zaino e dico: ¡®Ok, ora ditemi quante cose di queste non avete mai utilizzato e quante ne avete usate solo perch¨¦ le avevate gi¨¤ l¨¬¡¯. Einstein diceva: ¡®Imparare ¨¨ esperienza, tutto il resto ¨¨ informazione¡¯. Il viaggio serve per mettere un seme che possa durare negli anni¡±. Secondo William infatti il problema spesso ¨¨ di mentalit¨¤: ¡°Lo zaino pi¨´ pesante ¨¨ quello delle insicurezze, delle paure. E lo si colma riempiendosi di cose inutili. Il segreto non ¨¨ insegnare, ma aiutare a imparare. Quando insegni dai un insegnamento tecnico. Ma tu sai gi¨¤ cosa devi fare, ce l¡¯hai dentro. Io ti aiuto solo a capire come farlo. Ti aiuto a imparare attraverso l¡¯azione, perch¨¦ ¨¨ l¡¯azione che ti fa imparare¡±.?
RESPONSABILIT?
¡ª ?Durante le sue esperienze in Alaska, Patagonia, nel caldo dei deserti e nel gelo di alcune zone proibitive, Willy ha sviluppato un certo senso di responsabilit¨¤ nei confronti dei suoi compagni: ¡°Quella pi¨´ impegnativa ¨¨ la responsabilit¨¤ di renderti conto che qualcuno sta mettendo nelle tue mani un suo sogno, un suo desiderio, che pu¨° essere di andare in Patagonia o nel deserto. Mi faccio depositario di un sogno e faccio di tutto perch¨¦ questo si possa realizzare. Quello che io sento ¨¨ far di tutto perch¨¦ chi viene con me a fare un si apra al nuovo, allo sconosciuto. Cos¨¬ non ¨¨ lui ad attraversare la Patagonia, ma la Patagonia ad attraversare lui. In molti hanno cambiato vita dopo il viaggio¡±. Anche perch¨¦, assicura William: ¡°Noi non vediamo il mondo come realmente ¨¨, ma come siamo noi. Ci relazioniamo al mondo per come siamo fatti noi. Il mondo ¨¨ lo specchio della nostra personalit¨¤. Se tu vedi il mondo ostile e difficile, ¨¨ perch¨¦ tu sei ostile e difficile. E questo vale per tutto. ? il modo in cui tu sei che ti fa percepire quello che hai intorno a te¡±. Un insegnamento che vale nella vita di tutti i giorni, e non solo per chi affronta migliaia di chilometri in bicicletta.
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