In Italia le bici a pedalata assistita spopolano, come testimoniano i dati di vendita e produzione
? ormai un termine di utilizzo comune. E-bike, ovvero la bicicletta a pedalata assistita, uno strumento diventato in pochi anni un fenomeno di massa anche alle latitudini italiane.
Non un motorino o qualcosa di simile. La bicicletta a pedalata assistita, infatti, si pu¨° intendere come una forma di alleanza tra il mezzo (che agevola la pedalata grazie a un motorino elettrico collegato a una batteria) e il ciclista (che deve faticare, azionando appunto i pedali). Senza pedalare lĄŻe-bike non si muove, e al biker ¨¨ consentita (nella maggior parte dei modelli in commercio) solamente la scelta tra i livelli di assistenza. Di norma compresi tra una modalit¨¤ base (spesso chiamata Eco) e quelle Ą°superioriĄą, che agevolano maggiormente la pedalata.
ECLETTICA
Ecco perch¨Ś lĄŻe-bike, apparsa nel Belpaese nellĄŻultimo decennio, ha presto scalato le classifiche di gradimento. In citt¨¤ e in montagna, sui percorsi pianeggianti e sui saliscendi collinari, sullĄŻasfalto e nellĄŻoff-road. LĄŻe-bike, infatti, si trova a proprio agio (a seconda della tipologia di bici) tanto nellĄŻutilizzo urbano, dove la bici assistita costituisce unĄŻalternativa alla scooter oppure ai mezzi pubblici, nel quotidiano tragitto casa-ufficio; quanto nel fine settimana, durante le vacanze e in generale nellĄŻutilizzo ludico/sportivo, dove rappresenta un mezzo perfetto per macinare molti pi¨´ chilometri (pensiamo a un tour di pi¨´ giorni consecutivi) o per superare salite molto impegnative (nella classica ambientazione dei sentieri di montagna).
BOOM
Sempre pi¨´ e-bike in Italia. A certificare il trend espansivo i dati, diffusi da Confindustria Ancma ¨C Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori -, che trasmettono la radiografia di questa bicicletta innovativa. In Italia, nel 2018 la vendita di e-bike si ¨¨ attestata a quota 173.000 unit¨¤ (+16,8% rispetto al 2017), la produzione ¨¨ stata pari a 102.000 unit¨¤ (+290%), il valore economico dellĄŻexport ha toccato i 42 milioni di euro (+300%) e quello dellĄŻimport i 91 milioni di euro (+24,7%).
FUTURO
Gli effetti di questo trend espansivo si possono gi¨¤ Ą°toccareĄą con mano. In citt¨¤, nelle metropoli cos¨Ź come nei centri minori, le bici a pedalata assistita non sono pi¨´ un oggetto misterioso. E vengono scelte da molti appassionati di ciclismo (ma anche dai neofiti) per un motivo funzionale: agevolano gli spostamenti, evitano gli ingorghi nel traffico, permettono di fare dellĄŻattivit¨¤ fisica. Proprio le Ą°pedelecĄą (altro nome in voga per definire questi mezzi) cittadine sono ormai parte integrante di una mobilit¨¤ modulare e integrata, esempio di una rivoluzione culturale in atto. In funzione allĄŻesigenza si ha la possibilit¨¤ di scegliere il mezzo migliore (tra auto e scooter privati oppure in sharing, e mezzi pubblici) per raggiungere la meta. E qui lĄŻe-bike gioca gi¨¤ un ruolo centrale.
TEMPO LIBERO
Nel tempo libero, invece, lĄŻe-bike (da montagna, da trekking quindi particolarmente adatta ai lunghi viaggi, da strada, oppure le gravel bike pensate per ghiaia e strade bianche) raccoglie molti consensi per motivi differenti. Del resto a Ą°scardinareĄą la resistenza dei puristi delle due ruote sono state proprio le e-mtb, che si sono diffuse prima e con maggior impeto in Italia e in Europa. Qualche esempio? Fuori dai centri urbani la pedelec permette di moltiplicare le proprie performance, consentendo tour pi¨´ lunghi o su percorsi con dislivelli che il solo allenamento faticherebbe a reggere; riduce le distanze tra gruppi di biker, permettendo di organizzare una giornata in sella con amici o partner pi¨´ (o meno) allenati; permette a chi aveva abbandonato le due ruote, magari per motivi dĄŻanagrafe, di riscoprire il bello della bici.
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