C'era una volta la pallacanestro... vita, interviste e miracoli di Gandolfi
Julius Erving firma la prefazione. E scrive: “Giorgio ¨¨ un vero e proprio ambasciatore del basket. E un amico speciale”. Poi ci sono le dediche di Ettore Messina: “Devo a Giorgio la mia passione per le storie degli allenatori Usa” e di Sergio Scariolo: “Giorgio? Un visionario”. Niente male il biglietto da visita del libro: C’era una volta la pallacanestro… E non solo, dichiarazione d’amore che Giorgio Gandolfi, giornalista e scrittore, ha voluto dedicare alla palla a spicchi.
Viaggio nella storia
¡ªFotoreporter sui parquet della Nba in giovent¨´, dal 1987 al 1993 ¨¨ stato capo del marketing della Converse in Europa (con Doc J testimonial). Tornato in Italia, ha diretto la rivista I Giganti del Basket (per decenni una bibbia per gli appassionati) e organizzato centinaia di eventi e clinic per l’Eurolega e in giro per il mondo (Cina, Qatar, Kuwait, Oman, Russia). “Il libro ¨¨ un mix di ricordi, interviste e storie inedite raccolte in oltre 40 anni di lavoro" racconta Gandolfi, 71 anni. Ampia la sezione fotografica: gli scatti, ovviamente, sono tutti di Giorgio. C’era, a Las Vegas, il giorno in cui Kareem Abdul Jabbar entr¨° nella storia stabilendo il nuovo record di punti Nba in carriera (all'epoca 31.420). Era il 1984: Lakers contro Utah. Gandolfi era l’unico fotografo europeo accreditato: “Feci la mia foto dall’angolo opposto. Assist di Magic, Kareem fint¨° a destra eludendo il raddoppio e sky hook sulla testa di Eaton. La partita fu interrotta per le celebrazioni”.
Il Colombo del basket
¡ªLa passione di Giorgio ha lasciato un segno indelebile. Se la Nba ¨¨ uno degli sport pi¨´ seguiti in Italia, lo si deve a lui. Sua l’idea di chiedere udienza presso la sede della Cbs, a New York, nel 1981, per parlare di diritti televisivi: “Non presi nessun appuntamento. Mi presentai e basta. Mi risposero: parliamone. Tornai la settimana successiva con Bruno Bogarelli e trovammo l’accordo”. Un anno fa, proprio in occasione dei 40 anni della Nba trasmessa nelle tv del nostro paese, il Times di Los Angeles ha dedicato a Gandolfi un ampio ritratto intitolato "Il Cristoforo Colombo del basket!". Tante, infine, le interviste ai grandi del passato presenti nel libro. “Il primo ¨¨ stato John Havlicek, a Boston. Poi Erving al Madison, e anche nella sua casa di Villanova, ricordo l’ultimo piano pieno di flipper, biliardi e videogames. Ma ci sono pure Magic, Bird… L’elenco ¨¨ lungo”. Giorgio non intascher¨¤ un euro dalle vendite. Il ricavato andr¨¤ al Baskin, primo sport inclusivo al mondo in cui normodotati e disabili giocano insieme, nato nel 2003 a Cremona, citt¨¤ natale di Gandolfi, ma molto diffuso anche in Europa, specie negli ultimi anni: “Dopo aver ricevuto tanto, ho voluto restituire qualcosa al basket: credo che devolvere l’incasso del libro a questa disciplina sia il modo migliore possibile”.
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