il cannibale
Sebastien Loeb, lĄŻuomo dei miracoli: storia di un campione senza tempo
Se ¨¨ vero che nel 2021 Sebastien Loeb ¨¨ stato coinvolto nello sviluppo della Puma Rally1 da parte del team Ford M-Sport, ¨¨ anche vero che il francese ¨¨ tra i piloti ad aver testato per meno tempo e meno chilometri le vetture di nuova generazione, dal momento che altri impegni sportivi (la Dakar su tutti) gli hanno portato via parecchio tempo ed energie. E questo non fa altro che ampliare lĄŻeco del suo successo al Rally di Montecarlo 2022, arrivato a quasi 48 anni e un decennio dopo il suo ritiro full time dal Wrc. Fa senso constatare che il trionfo in terra monegasca sia arrivato con una vettura totalmente differente non solo dalla Xsara Wrc, dalla C4 o anche dallĄŻultima DS3 1.6 con la quale Loeb vinse il 9Ąă titolo. Ma differente persino dalla C3 Wrc Plus del 2018 da lui stesso sviluppata e portata in trionfo nel Rally della Catalogna, essendo stato ¨C quello di Montecarlo ¨C il primo Rally dellĄŻera ibrida. Segno di una capacit¨¤ di adattamento alla vettura che pochi altri al mondo hanno. Senza tralasciare lĄŻaspetto del navigatore: con il ritiro di Daniel Elena dalle corse, Sebastien Loeb ha da subito trovato lĄŻintesa con Isabelle Galmiche, unĄŻinsegnante di matematica con la passione per i rally. Una storia nella storia che meriterebbe un articolo a parte.
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Sebastien Loeb: i numeri
ĄŞ ?Una vittoria, quella di Loeb al Rally di Montecarlo 2022, che spiega e conferma a tutti perch¨Ś Sebastien Ą°Il CannibaleĄą ¨¨ il pi¨´ grande rallista di tutti i tempi. Non ¨¨ solo per una questione numerica, fatta tra lĄŻaltro di 9 Mondiali, 80 gare vinte, 119 podi e 925 volte il pi¨´ veloce su una prova speciale. Ma perch¨Ś, a quasi 48 anni, scende dal prototipo Brx dopo due settimane nel deserto dellĄŻArabia Saudita, si cambia la tuta e ancor stanco dalle fatiche della Dakar va a conquistare lĄŻottavo successo personale nel Rally pi¨´ famoso del pianeta. UnĄŻimpresa immensa, che rende solo in parte lĄŻidea della duttilit¨¤ del francese, rapido pi¨´ dei suoi colleghi che corrono il Mondiale full time ad adattarsi a una nuova vettura ed a una nuova tecnologia. Insomma, una sorta di Benjamin Button dei rally. Ma per arrivare a questo successo, la strada ¨¨ stata lunga (e altres¨Ź ricca di successi).
Sebastien Loeb: lĄŻascesa
ĄŞ ?Sebastien Loeb si mette in mostra nel Trofeo Citroen Saxo: ¨¨ il 1998, al suo fianco cĄŻ¨¨ gi¨¤ Daniel Elena, conosciuto lĄŻanno prima. I due non lo sanno ancora, ma formeranno la coppia pi¨´ famosa e vincente della disciplina. In quel 1998 lĄŻequipaggio Loeb-Elena vince tutte e quattro le gare alle quali il duo partecipa, ma per mancanza di fondi il francese ed il monegasco non possono prendere parte a tutti gli appuntamenti in calendario. I trionfi attirano lĄŻattenzione della Casa madre, che per la stagione 1999 fornisce il proprio appoggio al promettente alsaziano, il quale ricambia con il successo della competizione. Loeb entra gradualmente nel Mondiale Wrc, ma il 2Ąă posto a Sanremo nel 2001 e la vittoria ¨C poi trasformatasi in medaglia dĄŻargento a causa di unĄŻinfrazione in regime di parco chiuso ¨C del Rally di Montecarlo 2002 non fanno che puntare i riflettori su di lui. ? proprio nel 2002, infatti, che Loeb coglie la sua prima vittoria in carriera, in occasione del Rally della Germania.
Sebastien Loeb: i titoli
ĄŞ ?Se il 2002 ¨¨ servito per capire chi ¨¨ lĄŻastro nascente della disciplina, nel 2003 Sebastien Loeb si gioca il Mondiale. Per sua sfortuna il titolo iridato sfuma per un solo punto a causa di unĄŻuscita di strada al Tour de Corse e di una scelta sbagliata di pneumatici in Catalogna. Petter Solberg su Subaru Impreza Wrc festeggia cos¨Ź il suo unico titolo iridato (fa impressione constatare che ora sia il figlio Oliver a sfidare Loeb). Il norvegese ¨¨ lĄŻultimo pilota in grado di vincere un Mondiale prima di Ott Tanak, questĄŻultimo capace nel 2019 di mettere la propria firma in mezzo ai 17 titoli iridati di Sebastien Loeb e Sebastien Ogier. Nel 2004 ha ufficialmente inizio lĄŻera del Cannibale, capace di dominare in modo incontrastato per anni. Anche nel 2006, quando percorrendo un sentiero in mountain bike si frattura lĄŻomero del braccio destro. Un infortunio che lo porta a saltare le ultime quattro gare del Campionato del Mondo, ma complice lĄŻuscita di strada nel Rally dĄŻAustralia del rivale Marcus Gronholm su Ford Focus Wrc, Loeb si assicura matematicamente il titolo dal divano di casa. Nel 2007 la C4 Wrc sostituisce la Xsara, ma i risultati non cambiano: dominio nel 2008, vittoria sudatissima per un solo punto contro Mikko Hirvonen lĄŻanno successivo. Nel 2011 la C4 va in pensione per far spazio alla nuova DS3 con motore turbo da 1.6 litri, secondo il nuovo regolamento: ancora una volta ¨¨ lĄŻalsaziano a guardare tutti dallĄŻalto al basso fino alla conquista del nono titolo iridato consecutivo. Una striscia vincente che lo proietta dritto sul gradino pi¨´ alto del podio nellĄŻolimpo dei grandissimi piloti della disciplina, conquistando cinque titoli in pi¨´ di Juha Kankkunen e Tommi Makinen, i finlandesi che negli anni ĄŻ80 e ĄŻ90 dominavano nel Rally.
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Sebastien Loeb: il ritiro non ritiro
ĄŞ ?Dopo aver fatto indigestione di titoli iridati, Sebastien Loeb sente che ¨¨ il momento di cambiare vita e abitudini. Ha bisogno di nuove sfide, anche in discipline diverse. Ma nonostante ci¨° non abbandona mai i rally, la sua grande passione e ci¨° per cui ¨¨ diventato uno dei piloti pi¨´ famosi al mondo in termini assoluti. Nel 2013, infatti, prende parte solamente a quattro appuntamenti del calendario Wrc. Uno stop parziale, quello dellĄŻalsaziano, molto simile a quello che stiamo vivendo nel 2022 con Ogier: conclusa la stagione precedente con lĄŻennesimo titolo, il francese riparte da dove aveva terminato pochi mesi prima, con la vittoria del Rally di Montecarlo (settimo centro nel Principato). Nel 2015 si ripresenta al via del rally monegasco e solamente un errore sulla PS8 gli impedisce di tornare al successo. Nel 2018 Loeb viene coinvolto da Citroen per lo sviluppo della C3 Wrc Plus, la nuova generazione di vetture protagoniste del Mondiale Rally con potenza di quasi 400 Cv e aerodinamica esagerata. Delle tre gare in programma, il francese sfiora il successo in Messico (una foratura gli impedisce di salire sul gradino pi¨´ alto del podio) ma centra unĄŻincredibile vittoria ¨C la 79esima in carriera ¨C in Catalogna allĄŻet¨¤ di 44 anni e 8 mesi. Dopo 20 anni di successi, le strade di Citroen e Loeb si dividono, con il 9 volte iridato che trova un accordo con Hyundai Motorsport per disputare qualche gara del Mondiale, salendo sul podio nel 2019 in occasione del Rally del Cile.
LĄŻultima perla
ĄŞ ?Il matrimonio che nessuno avrebbe mai pensato si concretizzasse, in realt¨¤ diventa effettivo nella seconda met¨¤ del 2021, quando Sebastien Loeb viene coinvolto da Ford M-Sport ¨C squadra rivale ai tempi della Xsara prima e della C4 poi ¨C per lo sviluppo della nuovissima Puma Rally1. Un cambiamento epocale per il Mondiale Rally, che abbraccia la tecnologia ibrida e con essa una nuova filosofia. Poco prima di partire per la Dakar 2022, conclusa al 2Ąă posto dietro a Nasser Al Attiyah, viene comunicata la partecipazione di Sebastien Loeb al Rally di Montecarlo. Ad affiancare il 9 volte iridato non cĄŻ¨¨ il fido compagno di avventure Daniel Elena, idolo locale nellĄŻinsolita figura di pilota per aver parcheggiato, nel 2011, la propria DS3 R3T e aver salutato la folla sul Col de Turini (quellĄŻanno Ą°il MonteĄą era valido per lĄŻIrc e non per il Mondiale). Al suo posto la cinquantenne insegnante di matematica Isabelle Galmiche, copilota esperta ma non professionista. Il resto ¨¨ storia recente, con Loeb subito in scia di Ogier nella prima giornata, la continua lotta tra i due nelle giornate di venerd¨Ź e sabato e la foratura del Campione del Mondo in carica, sommata ai 10Ąą per jump start in occasione della Power Stage che hanno consegnato lĄŻottavo successo in terra monegasca a Sebastien Loeb. A 47 anni, 10 mesi e 28 giorni Loeb diventa il pilota pi¨´ anziano ad aver mai vinto una tappa del Mondiale Rally, battendo il precedente record di Bjorn Waldegard che resisteva dal 1990.
Il pi¨´ duttile
ĄŞ ?Ma come fa un pilota alla soglia dei 48 anni a vincere la tappa pi¨´ impegnativa del Mondiale Rally 10 anni dopo il proprio ritiro a tempo pieno dalla disciplina? Sicuramente ¨¨ merito della sua duttilit¨¤, della sua freddezza e della sua grandissima esperienza maturata negli anni non solo nel rally ma anche in molte altre discipline del motorsport. Tanto da partecipare alla 24 ore di Le Mans stampando tempi fotocopia dei colleghi esperti della disciplina e chiudendo la gara al 2Ąă posto assoluto nel 2006. Oppure battendo Valentino Rossi nel testa a testa del Master Show, evento conclusivo del Monza Rally Show 2011. O, ancora, sfidando Ken Block e Tanner Foust agli X-Games di RallyCross, per poi vincere la medaglia dĄŻoro davanti ai due specialisti. E chi dimentica il record alla Pikes Peak nel 2013 con la Peugeot 208 appositamente preparata, demolendo il precedente record per 1ĄŻ32Ąą? E poi ancora il quarto posto in campionato nel Fia GT Series nel 2013, i due terzi posti nella classifica generale del Wtcc nel 2014 e nel 2015, le due medaglie dĄŻargento e quella di bronzo alla Dakar (un successo che manca nella bacheca dellĄŻalsaziano ma che prover¨¤ a far suo) e il 2Ąă posto nella stagione dĄŻesordio dellĄŻExtreme E. Insomma, una vastit¨¤ di campionati, avversari e vetture che rende solo in parte idea della professionalit¨¤ e delle abilit¨¤ di un campione capace di andare forte con tutto ci¨° che abbia un volante. Indipendentemente dallĄŻet¨¤.
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