Il pilota italiano ora nel team Dragon Penske nel mondiale di Formula E, racconta il primo approccio con il Mondiale elettrico dopo tre anni in F1 con Alfa Romeo: " E' difficile arrivare qui e competere subito. L'auto che amo? La 500 Abarth e la Ferrari 488 Pista"
"Roma ¨¨ uno dei circuiti pi¨´ spettacolari. Un tracciato bello e difficile, tanti saliscendi, tante elevazioni, curve strette e veloci, un circuito che non perdona, ma sicuramente il pi¨´ emozionante dell'intera stagione". Esordisce cos¨¬ Antonio Giovinazzi a poco meno di un mese dall'atteso E-Prix di Roma, tappa valida per il campionato di Formula E 2022. Abbiamo incontrato, proprio a Roma, il pilota italiano dopo il debutto nella serie ad emissioni zero con il team statunitense Dragon Penske. Tre gare dove Antonio Giovinazzi ha pagato lo scotto dell'adattamento alla nuova vettura e al nuovo format, ma che fa ben sperare in vista dei prossimi appuntamenti. Ecco cosa ci ha raccontato.
Durante le prime tre gare del campionato 2022 ha faticato un po'... E' pronto per l'E-Prix di Roma??
"Pronto ¨¨ un parolone perch¨¦ non voglio alimentare false aspettative per il weekend. Posso dire che i miglioramenti avvenuti tra la prima e la seconda gara sono stati molto importanti. Un format non ti da tanto tempo per prepararti, abbiamo fatto tutto in un giorno, non abbiamo giorni di test, siamo arrivati a questo campionato ai primi di dicembre. E' difficile arrivare qui e competere subito con piloti che sono molto forti e hanno tantissima esperienza. Il mio obiettivo non ¨¨ quello di puntare subito al podio e vincere gare, lo so che ¨¨ impossibile, ma punto a migliorare gara dopo gara, cosa gi¨¤ avvenuta. Posso migliorare ancora e lo far¨° a Roma. Per¨° dire ora quando potremmo vedere Giovinazzi sul podio non so dirlo, ancora non mi sento a mio agio con tutto, con la vettura, con il format, quando questo accadr¨¤ ¨¨ l¨¬ che potr¨° pormi degli obiettivi importanti".
Quest'anno possiamo dire che correr¨¤ ben 3 E-Prix casalinghi, Roma, Monte Carlo e Giacarta... Circuiti diversi emozioni differenti...?
"S¨¬, ¨¨ vero. Anche negli ultimi anni ho fatto pi¨´ Gran Premi casalinghi, nel 2020 in Italia abbiamo fatto Imola, Monza e Mugello. Quest'anno mi ritrovo con affetti ed emozioni diverse. Roma ¨¨ in Italia, dove sono nato e cresciuto e dove ho sicuramente un affetto importante. Montecarlo ¨¨ dove in questo momento vivo e dove dormir¨° durante la gara, comodamente a casa mia. Giacarta ¨¨ importante perch¨¦ ho vissuto l¨¬ quasi un anno, un paese che mi ha dato tanto, perch¨¦ quell'esperienza unita alle persone indonesiane che in quel momento mi sono state vicine mi ha offerto la possibilit¨¤ di andare avanti nella mia carriera. Ci ritorno super volentieri. S¨¬ saranno tre gare con affetti importanti ed emozioni diverse".
Qual ¨¨ l'auto che ha posseduto e che non dimenticher¨¤ mai, quella che le ha dato pi¨´ emozioni?
"L'auto alla quale sono sicuramente pi¨´ affezionato ¨¨ la mia prima auto, quella che mi sono comprato con i miei primi "soldini", una Fiat 500 Abarth acquistata a 19 anni, un'auto che non scorder¨° mai".
E quella che ha guidato??
"Difficile da dire... Sicuramente come sensazioni le auto della Formula 1 dello scorso anno erano bellissime da guidare, tanto carico aerodinamico, tanta velocit¨¤, ¨¨ stato bello. Ma l'auto che ho provato e che mi ha impressionato di pi¨´ ¨¨ stata sicuramente la Ferrari 488 Pista Spider, un'auto stradale, ma che sembrava, a tutti gli effetti, un'auto da gara".?
I piloti della MotoGP spesso dichiarano di non guidare le moto in strada, con l'auto ¨¨ diverso, difficile farne a meno... Lei come guida in strada? E' disciplinato??
"Lo devo essere (ridendo). Sono un po' un'ambasciatore per i giovani, se dovessi guidare per strada come un pazzo e non rispettare i limiti non sarebbe un buon esempio. Devo essere io il primo a dare l'esempio. Guidare veloce ¨¨ bellissimo, per¨° in pista. Per strada ci sono molti pericoli, pu¨° succedere qualsiasi e io sono il primo a saperlo".
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