Nissan Formula E Team: "Pronti per Misano. Nei piani futuri anche l'intelligenza artificiale"

A Misano, il team Nissan Formula E intende confermare quanto fatto di buono fino ad ora e punta a allungare la striscia di risultati positivi durante il sesto e il settimo round della decima stagione. La squadra è di buon umore e pronta ad affrontare la sfida dopo le ottime prestazioni di Oliver Rowland a Diriyah, San Paolo e Tokyo, gare che hanno permesso la conquista di due pole position e tre podi consecutivi. Ma a Misano sarà tutta un'altra storia. Il circuito romagnolo è stato adattato alla Formula E, in particolare nel primo settore, in particolare prevede una chicane al posto di una curva a destra ad alta velocità sul rettilineo posteriore. Il tracciato di 3,381 chilometri risulta molto veloce, con 14 curve che possono offrire ampie opportunità di sorpasso, ma tutto si baserà su un’attenta gestione dell'energia, gestione che giocherà un ruolo fondamentale. Abbiamo scambiato due chiacchiere con Tommaso Volpe, General Manager Nissan Formula E e Managing Director Nissan Formula E Team e questo è quello che ci ha racontato: "La nostra performance nelle ultime tre gare è stata forte, in particolare da parte di Oliver Rowland con i tre podi. Abbiamo ottenuto buoni punti e mostrato un ottimo ritmo, il che dimostra che la nostra auto funziona bene su diversi tipi di tracciati. La velocità c'è, il che è incoraggiante in vista di Misano, dove dovremo affrontare una nuova sfida. Il tracciato non è come quelli che abbiamo affrontato finora in questa stagione, è piuttosto veloce e largo. La gestione dell'energia sarà un aspetto importante per tutti i team, quindi cercheremo di massimizzare il nostro ritmo di gara rimanendo più efficienti possibile, un equilibrio che non è mai facile da raggiungere. ? difficile avere costanza in questo campionato, ma noi stiamo riuscendo a trovarla e stiamo lavorando duramente per mantenerla e continuare questo trend positivo".?

La Formula E è nata per correre in circuiti cittadini, quest'anno si alterneranno delle piste vere e proprie, Misano, Shanghai, Portland, se vogliamo Messico e Montecarlo. Come si sono preparati i piloti e quali sono le differenze??

"Per piloti attuali della Formula E è come tornare alle origini, tutti i piloti della Formula E hanno iniziato a girare in circuito, arrivano dal Motorsport tradizionale, il percorso è lo stesso della Formula 1. Dal punto di vista tecnologico, invece, si tratta di una vera sfida dal punto di vista della gestione dell'energia. Si tratta di una "Energy Race", non è una gara pura sul giro, lo sono le qualifiche che si basano sulla velocità, ma in gara bisogna pensare alla gestione dell'energia. Quando si utilizzano queste auto in circuito il problema principale durante la gara è la gestione dell'energia. Le auto evitano, nella prima parte della corsa, di stare davanti, come accadde lo scorso anno a Portland, per evitare di "bruciare" più energia. Un po' come avviene nel ciclismo, ma questo comportamento mette in maggiore evidenza la logica della Formula E rispetto al Motorsport tradizionale. I puristi all'inizio non apprezzano questa logica, ma in realtà è questo che rende la Formula E interessante per i costruttori. Dietro questa logica che usiamo per competere c'è di fatto la stessa logica dello sviluppo dei sistemi di un'auto elettrica per massimizzare l'autonomia. Molti team stanno iniziando ad usare l'intelligenza artificiale, software auto learning, per adattarsi al modo di guida del pilota per massimizzare l'energia. La massimizzazione dell'energia è il punto fondamentale per la Formula E".?

L'intelligenza artificiale quanto conta nella Formula E??

"Siamo tutti un po' all'inizio, anche perché lavoriamo in un regime di budget cap, come in Formula 1. Le prime forme ufficiali di auto learning arriveranno a partire dalla prossima stagione, ma stiamo già iniziando ad investire".