Le sequenze ottenute dai controlli effettuati in ingresso dalla Cina parlano sostanzialmente di varianti della Omicron, che in Europa esiste e contagia gi¨¤ da mesi (e che per questo potrebbe fare meno paura)
Niente allarmi: a un primo sguardo, la maggior parte delle varianti del Covid che arrivano dalla Cina sembrano essere tutte figlie della Omicron. Si tratta ovviamente di una variante gi¨¤ nota in Europa e rispetto alla quale siamo preparati o gi¨¤ immuni, tra vaccini e infezioni pregresse.
le sequenze depositate
¡ª ?Stando a quanto riportano diverse fonti, per¨°, ¨¨ bene precisare che le sequenze depositate nei database internazionali sono pochissime rispetto alla mole di contagi che si sospetta in atto nel Paese asiatico. Di queste, per¨°, pare che una grossa fetta sia composta da contagi da Omicron e sue sotto-varianti.?La tesi ¨¨ stata confermata anche dai primi sequenziamenti che sono stati effettuati in Lombardia su passeggeri che provengono dalla Cina.
La variante ¡°Gryphon¡±
¡ª ?La variante che in realt¨¤ preoccupa ¨¨ la XBB, soprannominata ?Gryphon?. Si tratta di una sottovariante gi¨¤ presente in Italia (come riporta il Corriere, nell¡¯ultimo report ISS ne sono state riportate 36 sequenze), ma che finora ha destato pochi sospetti. A New York, invece, parlando nella fattispecie della XBB.1.5, questa ¨¨ aumentata del 140% nell¡¯ultimo mese, facendo segnare un tasso di ricoveri ospedalieri da Covid superiore a quello registrato nell¡¯ondata dell¡¯estate 2021. La reale preoccupazione degli scienziati riguarda il fatto che questa variante contiene una mutazione - chiamata F486P - che le consente di sfuggire agli anticorpi formati con vaccini o infezione e ha un elevato tasso di trasmissibilit¨¤. Nelle regioni del Nord Est degli Stati Uniti ¨¨ diventata dominante in poco tempo, con un balzo di contagi nell¡¯ultima settimana.
i richiami dei vaccini
¡ª ?Anche in questo caso, per¨°, una buona notizia: uno studio della Emory University, della Stanford University e del NIAID mostra che i vaccini bivalenti a Rna (in uso anche in Italia come richiami vaccinali) sono risultati efficaci nella maggior parte di casi.
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