Intanto sui canali social circolano le immagini della violenza, e c'¨¨ chi paga per vedere il video
Uno dei sette accusati di aver partecipato allo?stupro di Palermo?¨¨ uscito di carcere. Al tempo dei fatti era minorenne e, dopo confessato il suo coinvolgimento davanti al giudice per i minorenni, Alessandra Puglisi, ¨¨ stato rilasciato?per?resipiscenza e "rivisitazione critica dei fatti".?Nel frattempo, sul web circolano le imagini di quella orribile notte del 7 luglio, in cui si ¨¨ consumata la?violenza di gruppo nei confronti della?diciannovenne. Il tutto registrato con un cellulare che ora ¨¨ diventato una prova fondamentale nell'inchiesta, attirando per¨° l'attenzione morbosa di molti utenti che, sui gruppi Telegram, lo richiedono in cambio di denaro.
richiesta di scarcerazione
¡ª ??Tre dei sospettati, interrogati dal giudice, hanno ammesso di essere stati presenti quella sera con la giovane, ma hanno negato di aver commesso violenza. Hanno dichiarato che la ragazza era consenziente. Tuttavia, ci sono state alcune differenze nelle loro descrizioni dei ruoli. Angelo Flores, un conoscente della vittima che l'aveva contattata su Instagram e l'aveva invitata a unirsi al suo gruppo, ha affermato di essersi limitato a filmare lo stupro. Gabriele Di Trapani, un ventenne, ha ammesso di avere avuto rapporti con la ragazza, ma ha sostenuto che lei avesse capito le sue intenzioni fin dall'inizio e che gli avesse chiesto di evitare di passare davanti al locale dove lavorava il suo fidanzato per non essere visti. Per due di loro per¨° il tribunale del Riesame ha respinto l'istanza di remissione in libert¨¤. ? andata meglio al pi¨´ piccolo del branco.
resipiscenza
¡ª ?Uno dei ragazzi coinvolti nello stupro di Palermo, che all'epoca era minorenne ma che ora ha compiuto 18 anni, ¨¨ stato scarcerato e mandato in comunit¨¤. In base alle indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera, sembra che fosse ritenuto il pi¨´ violento tra i sette. La sua linea difensiva consiste nel fatto che la vittima avesse un atteggiamento provocatorio, e che sarebbe stata la ragazza a invitarlo ad avere un rapporto consensuale. Ciononostante, il giudice ha concesso la revoca della custodia cautelare, ravvisando nelle parole del ragazzo il principio di resipiscenza. Ovvero dei tratti di riflessione critica e di cambiamento nel comportamento da parte del minorenne; una decisione accolta negativamente dalla Procura dei minori, che ha annunciato l'intenzione di impugnare il provvedimento. Anche il sindacato di polizia penitenziaria ha espresso disappunto, definendo la decisione un "esempio di impunit¨¤".
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