"L'amore vero non umilia, non delude non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore" ¨¨ il messaggio condiviso su Facebook dal pap¨¤ di Giulia
Filippo Turetta sar¨¤ presto estradato in Italia. Il 22enne, accusato di aver sequestrato e ucciso l'ex fidanzata Giulia Cecchettin, sua coetanea, si trova ora rinchiuso nel carcere di Halle, cittadina tedesca a pochi chilometri da Lipsia, in attesa della decisione del Tribunale regionale superiore sulla richiesta di estradizione arrivata dall'Italia, gi¨¤ accettata dallo stesso Turetta nel corso dell'udienza di convalida dell'arresto.
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L'attesa per l'estradizione di Turetta
¡ª ?Il s¨¬ del giudice tedesco dovrebbe arrivare entro le prossime 48 ore, come anticipato anche dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, e solo a quel punto il 22enne potr¨¤ fare ritorno in Italia, scortato dai Carabinieri, e assicurato alla giustizia nel nostro Paese, dove in base alle accuse che gli vengono al momento contestate potrebbe essere condannato al carcere a vita.
I punti ancora da chiarire
¡ª ?Turetta ¨¨ accusato di omicidio volontario premeditato, ma molti aspetti di questo ennesimo femminicidio sono ancora da chiarire e non ¨¨ escluso che sar¨¤ proprio il 22enne a fugare gli ultimi dubbi degli inquirenti italiani, dalla dinamica del delitto alla decisione di gettare il corpo di Giulia Cecchettin in un burrone nell'area del lago di Bracis, passando per il coltello usato per colpire pi¨´ e pi¨´ volte la sua ex fidanzata.
Qualche certezza in pi¨´ arriver¨¤ anche grazie all'autopsia sul corpo della giovane vittima, prevista per la giornata di oggi. Ieri il medico legale, dopo una prima ispezione cadaverica, aveva parlato di almeno 20 coltellate in diverse parti del corpo, dalla testa al collo, ma solo l'esame autoptico potr¨¤ confermare quali sono stati i colpi rivelatisi fatali e aiutare a stabilire l'ora del decesso di Giulia.
Le analisi ancora in corso
¡ª ?C'¨¨ attesa anche per i risultati dell'analisi su una lama di coltello spezzata che i carabinieri hanno rinvenuto nella zona industriale di Foss¨°, il luogo in cui Turetta, stando ai filmati delle telecamere in possesso delle autorit¨¤ italiane, ha aggredito Giulia dopo che la giovane aveva provato a fuggire. In corso di analisi anche dei sacchi di plastica neri ritrovati a poca distanza dal corpo della giovane vittima.
Mai pi¨´ femminicidi: il caso di Giulia scuote l'Italia
¡ª ?Questo ennesimo femminicidio, intanto, sembra aver scosso l'opinione pubblica come forse non era mai successo prima e la consapevolezza che inasprire le pene serva a ben poco ¨¨ sempre pi¨´ diffusa. Le parole di Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, al Corriere della Sera sono chiarissime: "Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non ¨¨. Un mostro ¨¨ un'eccezione, una persona esterna alla societ¨¤, una persona della quale la societ¨¤ non deve prendersi la responsabilit¨¤. E invece la responsabilit¨¤ c'¨¨. I mostri non sono malati, sono figli sani del patriarcato, della cultura dello stupro".
Gli annunci del governo in ricordo di Giulia Cecchettin
¡ª ?Il governo italiano ha gi¨¤ annunciato omaggi e iniziative in ricordo di Giulia, dal minuto di silenzio nelle scuole deciso dal ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara alla decisione del ministro Tajani di istituire la dedica alla giovane di "una serie di borse di studio agli studenti stranieri che vengono a studiare in Italia e sognano quello che sognava Giulia", passando per l'annuncio del Ministro della Giustizia Carlo Nordio della preparazione di un opuscolo per "riconoscere i segnali spia" nei femminicidi da diffondere nelle scuole e nei posti di lavoro.
Gli appelli per una rivoluzione
¡ª ?Dall'opposizione, a cominciare dalla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, si rinnovano invece gli appelli a una vera rivoluzione a partire dall'educazione dei pi¨´ giovani: "Non bastano il dolore e l¡¯indignazione. Non possiamo continuare ad assistere giorno dopo giorno a questa strage. La cultura tossica del patriarcato e della sopraffazione ha attecchito anche nei pi¨´ giovani. Se non ci occuperemo di educazione al rispetto e all¡¯affettivit¨¤ sin dalle scuole non fermeremo mai questa mattanza".
Parole, quelle di Schlein, in linea col duro messaggio lanciato da Elena Cecchettin che si ¨¨ chiuso con un invito a qualcosa di pi¨´ drastico: "Serve un'educazione sessuale e affettiva capillare, serve insegnare che l'amore non ¨¨ possesso. Bisogna finanziare i centri antiviolenza e bisogna dare la possibilit¨¤ di chiedere aiuto a chi ne ha bisogno. Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto".
Questa mattina la nuova puntata di Viva Rai2! con Fiorello si ¨¨ aperta con la citazione condivisa sul proprio profilo Facebook da Gino Cecchettin, il padre di Giulia ed Elena: "L'amore vero non umilia, non delude non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L'amore vero non urla, non picchia, non uccide", un messaggio semplice e chiaro che deve essere diffuso e insegnato a tutti affinch¨¦ quello di Giulia possa essere l'ultimo femminicidio di una serie ormai troppo lunga.
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