Luppino, l'autista del boss catturato anche lui il 17 gennaio ha riferito la sua versione dei fatti, affermando di non conoscere l'uomo
C¡¯¨¨ un dettaglio su tutti che differenzia l¡¯arresto di Matteo Messina Denaro rispetto a quello dei tanti altri capimafia catturati negli anni che non ¨¨ solo legato al fatto che lui sia stato il latitante pi¨´ famoso e duraturo di sempre. Questo dettaglio sono i siciliani. In queste ore, infatti, tanto a Campobello di Mazara che a Castelvetrano, i cittadini stanno parlando con le forze dell¡¯ordine, raccontando di aver visto diverse volte l¡¯uomo che si faceva chiamare Andrea Bonafede.
Il poster di Marlon Brando, Joker e il taccuino
¡ª ?? proprio grazie a questi racconti, tra l¡¯altro, che i carabinieri sono venuti a conoscenza del terzo (e ultimo fino a ora) covo del boss di mafia. Si tratta di un appartamento vuoto, nel quale Messina Denaro ha abitato e poi abbandonato per un trasloco. Il terzo covo nel raggio di 2 km. Non poco, se si pensa che stiamo parlando del latitante pi¨´ famoso e ricercato degli ultimi 30 anni. Al momento, per¨°, gli inquirenti si stanno concentrando sul primo di questi covi, quello scoperto proprio lo scorso 16 gennaio, il giorno dell¡¯arresto. Qui, oltre al viagra e ai vari oggetti che hanno riempito le cronache dei giornali negli scorsi giorni, ¨¨ stato trovato un poster di Marlon Brando nella sua performance storica ne Il Padrino di Francis Ford Coppola, dove interpretava proprio Don Vito Corleone. Accanto a questo, poi, uno di Joker, corredato di una citazione che pare piacesse molto al boss: ¡°C¡¯¨¨ sempre una via d¡¯uscita, ma se non la trovi sfonda tutto¡±
la camera blindata
¡ª ?Tra le tante cose ritrovate nei covi, c¡¯¨¨ anche una vera e propria camera blindata, che secondo gli inquirenti ¨¨ stata usata e ¡°frequentata¡±. Oltre a questa, nello stesso covo ¨¨ stato ritrovato un taccuino che oltre a contenere diverse informazioni come numeri di telefono (sui quali le forze dell¡¯ordine stanno indagando) ci dice anche molto della psicologia di Matteo Messina Denaro.
il rapporto con sua figlia
¡ª ?"Perch¨¦ mia figlia ¨¨ arrabbiata con me??¡±, dice un appunto, riferendosi a sua figlia con la quale ha un rapporto difficile. Questo tipo di legame, infatti, ¨¨ testimoniato da una lettera che Messina Denaro avrebbe scritto a sua figlia, nella quale si legge: ¡°Io non conosco mia figlia, non l¡¯ho mai vista, il destino ha voluto cos¨¬, spero che la vita si prenda tutto da me per darlo a lei. Se io le dovessi dire cosa si prova nel non conoscere i propri figli non saprei cosa dirle, posso per¨° affermarle, con assoluta certezza, che essere genitore padre o madre che sia, e non conoscere i propri figli ¨¨ contro natura¡±.
spendeva 10mila euro al mese
¡ª ?Un altra delle cose che ci dicono le carte ritrovate nel covo di Messina Denaro ¨¨ che il boss conduceva una vita basata sulla ricchezza sfrenata. Secondo quanto riportano i giornali, le sue spese medie toccavano i 10mila euro al mese, delle quali il boss teneva traccia con una precisione maniacale. Tra queste note, anche una cena - apparentemente offerta da lui - il cui conto era di 700 euro. Dato, questo, che oltre a raccontarci quanto spendeva il boss, spiega anche conduceva una vita perfettamente normale, senza nascondersi o cercare di sfuggire, forte anche dell¡¯identit¨¤ falsa ma reale che gli consentivano i suoi documenti. In ogni caso, il terzo covo conferma come l¡¯ultimo mafioso stragista rimasto in attivit¨¤ abbia scelto di tornare nella sua terra d¡¯origine per curarsi, ma anche per continuare a gestire i suoi traffici.
la versione dell'autista
¡ª ?In tutto questo, c¡¯¨¨ un ultimo dettaglio che riguarda la sua cattura che ¨¨ venuto alle cronache solo oggi. Il suo autista, Giovanni Luppino, arrestato luned¨¬ col capomafia, ha reso alle forze dell¡¯ordine una versione che non ¨¨ stata ritenuta credibile. L¡¯uomo ha detto di non essere a conoscenza della reale identit¨¤ di Messina Denaro, e che anzi Andrea Bonafede si ¨¨ presentato la mattina presto alla sua porta per ottenere un passaggio fino alla clinica per le sue sedute di chemioterapia. ¡°L¡¯ho conosciuto mesi fa - ha raccontato Luppino -, me lo present¨° Bonafede come Francesco e non l¡¯ho pi¨´ rivisto. La sera prima del viaggio a Palermo l¡¯ho incontrato ancora e mi ha chiesto un passaggio per la clinica in cui doveva andare a curarsi il cancro¡±. Vedendo avvicinarsi i carabinieri, Luppino si ¨¨ reso conto che l¡¯uomo che aveva accanto non era Francesco e avrebbe chiesto a Messina Denaro: ¡°Cercano te?¡±. Alla domanda, quindi, il boss avrebbe risposto ¡°S¨¬. ? finita¡±.
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