Qatargate, Kaili ancora in carcere. L’avvocato "Condizioni da tortura"

I legali della donna: "Per 16 ore è stata trattenuta in una cella di polizia, al freddo e non le è stato permesso di lavarsi"

Secondo l’avvocato di Eva Kaili, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo,? coinvolta nell’inchiesta Qatargate, è stata torturata. La donna, dal 9 dicembre detenuta nel carcere di Haren, è stata trattenuta “per 16 ore in una cella di polizia, al freddo e non le è stato permesso di lavarsi”: questo insieme di condizioni - quindi - corrisponderebbe a una tortura.

Nelle dichiarazioni a mezzo stampa che l’avvocato greco Dimitrakopoulos ha rilasciato a margine dell’udienza di oggi, la parola e il concetto di tortura sono tornati più volte, soprattutto dato il fatto che la politica (ex giornalista) rimarrà chiusa in carcere almeno per un’altro mese.

l'appello: "è innocente"

In aula l’uomo ha sostenuto la tesi secondo la quale l’ex vicepresidente del Parlamento Europeo è innocente e soprattutto non era a conoscenza degli affari nei quali sono stati ufficialmente coinvolti Antonio Panzieri - che qualche ora fa ha accettato di collaborare con i pm - e il suo compagno, Francesco Giorgi. Anche loro oggi sono detenuti con l’accusa di associazione criminale, corruzione e riciclaggio.

“Le hanno impedito di coprirsi, lavarsi e dormire”

Come detto, durante l’udienza, l’avvocato ha diverse volte richiesto “la scarcerazione di Eva Kaili con misure alternative come il braccialetto elettronico o altri tipi di misure simili”. Il tutto, con una forte protesta legata alle condizioni - a suo parere - con le quali la donna sta vivendo la sua carcerazione: “Dall’11 al 13 gennaio - dicono i legali - è stata in isolamento su ordine del giudice istruttore Michel Claise. ? stata trattenuta per 16 ore in una cella di polizia, non in prigione; al freddo, poiché le hanno rifiutato una seconda coperta e le hanno preso il cappotto; la luce era sempre accesa, il che le ha impedito di dormire; non le è stato permesso di lavarsi nonostante avesse le mestruazioni.

non ha visto sua figlia

Inoltre, la donna avrebbe visto sua figlia - di appena 23 mesi - solo due volte dalla sua incarcerazione: “Per noi - dicono i legali - questa è una rottura con il buon senso”.