La discobola azzurra ha raccontato dell'incidente mentre stava facendo shopping a Torino e ha dovuto esibire il tesserino della Guardia di Finanza: "? racial profiling, basato su preconcetti"
Brutto episodio per Daisy Osakue, discobola della nazionale italiana, che sui social ha raccontato un grave episodio di discriminazione vissuto in un negozio di Torino. "Momento sfogo", ha esordito nelle sue storie Instagram, descrivendo un accaduto che l'ha profondamente turbata. Tutto ¨¨ iniziato con una tranquilla domenica di shopping pre-natalizio quando le ¨¨ stato chiesto, in modo non troppo delicato, di pagare l'economico prodotto che teneva in mano. "Pensavano stessi rubando, perch¨¦ nera", si ¨¨ sfogata l'atleta sui social.
la dinamica dei fatti
¡ª ?L'episodio ¨¨ avvenuto nell'Apple Store di via Roma, nel cuore di Torino. Daisy Osakue si era avventurata nel negozio per acquistare un adattatore per il suo nuovo cellulare. Dopo aver selezionato il prodotto al piano superiore, ¨¨ scesa a quello inferiore per valutare ulteriori acquisti, tra cui delle nuove cuffie. Proprio mentre stava scendendo le scale, per¨°, un addetto alla sicurezza si ¨¨ avvicinato per chiederle di pagare immediatamente i prodotti in suo possesso.
Incredula, Osakue ha cercato di spiegare che avrebbe pagato dopo aver finito di scegliere gli altri articoli di suo interesse. Tuttavia, l'insistenza dell'addetto e il suo atteggiamento aggressivo hanno generato una scena che ha immediatamente attirato l'attenzione degli altri clienti e degli addetti alle vendite. "Siamo seri, guardiamoci in faccia. Hai bloccato me e non altra gente con cose in mano, perch¨¦?", ha chiesto l'atleta. Dopo essersi qualificata come finanziere e dopo aver mostrato il tesserino delle Fiamme Gialle, l'addetto alla security?non ha pi¨´ replicato. L'intervento di una dipendente del negozio, che ha confermato la possibilit¨¤ di pagare anche al piano inferiore, ha messo fine all'incidente, ma l'amarezza ¨¨ rimasta.
Lo sfogo sui social
¡ª ?Dopo l'accaduto, la campionessa si ¨¨ lasciata andare ad un lungo monologo sui social: "Trovarsi in questa situazione mi ha dato molto, molto fastidio. Capisco che l'addetto stava lavorando, capisco che ¨¨ Natale e nei negozi c'¨¨ caos, capisco che ci siano furti, ma il 'racial profiling' resta 'racial profiling' e quando ci sono pi¨´ persone dimostri che ti basi su preconcetti e non su fatti. Sono stati carinissimi i ragazzi di Apple che si sono scusati", ha concluso l'azzurra.
i precedenti
¡ª ?Purtroppo, non ¨¨ la prima volta che Daisy Osakue si trova al centro di episodi di palese discriminazione. Nel 2018, mentre tornava a casa a Moncalieri, ¨¨ stata colpita al volto da un uovo lanciato da un'auto in corsa. L'aggressione le caus¨° una lesione alla cornea che ha rischiato di compromettere la sua partecipazione agli Europei di atletica leggera. "Ho temuto che fosse acido", aveva dichiarato all'epoca, sottolineando la natura discriminatoria del gesto: "Mi hanno scambiata per una prostituta".
"Daisy ¨¨ stata vittima di una aggressione che intendo definire nell¡¯unico modo possibile, ovvero, imbecille e vigliacca", fu al tempo il commento?del presidente della Federatletica Alfio Giomi. "L¡¯Atletica Italiana ha tra i suoi valori fondanti l¡¯integrazione?e da sempre il nostro movimento opera affinch¨¦ tutti coloro che la vivono si sentano sempre nel posto giusto. Daisy, a sua volta, ¨¨ un punto fermo della nostra atletica, orgogliosamente azzurra fin dal suo debutto, e da sempre schierata a difesa dei diritti civili. Sono certo che tutta l¡¯Atletica Italiana sia in questo momento idealmente al suo fianco, le esprima piena solidariet¨¤ e la sostenga nel suo sogno di atleta azzurra".
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